- Parte seconda.
- V. - RACCOLTA DI VARI ESEMPI APPARTENENTI A MARIA SANTISSIMA
Precedente - Successivo
Clicca qui per attivare i link alle concordanze
- 709 -
47. *
Nelle parti della Teutonica una giovine chiamata Agnese cadde in peccato col
proprio padre. Uscì gravida e se ne fuggì in un deserto, dove partorì. Indi le
apparve il demonio in forma di religioso e le fece buttare il parto in uno
stagno. Dopo l'esortava a buttarsi ancor ella. Sentendo ciò la donna, disse: Maria, aiutami: e 'l demonio disparve
(Spec. ex., verb. B. Maria, ex. 10).
* Esempio 47. - Magnum speculum exemplorum, dist. 5,
exemplum 61. Venetiis, 1618, pag. 318, 319. - Fonte: THOMAS CANTIPRATANUS, O.
P., Miraculorum et exemplorum
memorabilium sui temporis libri duo, lib. 2, cap. 29, n. 21. Duaci,
1605, pag. 300-304. - Agnese aveva dovuto fuggire dal suo convento,
completamente distrutto in una guerra. Quando fu liberata dalle mani del
demonio, rimase cinque anni presso una ricca ed onesta signora ebrea, di nome
Sara, la quale, per opera di Agnese, venne istruita nella fede cattolica. Il
marito, per questo, diede tre mortali coltellate ad Agnese, la quale fu, da
Maria SS., o preservata dalla morte o risuscitata, e fuggì da quella casa.
Sara, sequestrata per due anni, riuscì anch'essa a fuggire, ricevette, con
alcuni suoi figli, il battesimo, e prese il nome di Geltrude. Dopo qualche
anno, ritrovò Agnese, che erasi ricoverata in un convento, e da essa creduta
morta: riconobbe le cicatrici delle coltellate. Morì santamente Agnese nel
1265. Geltrude viveva tuttora in una città della diocesi di Colonia, «miro
fidei calore succensa,» quando scriveva il Cantipratano.
Precedente - Successivo
Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
IntraText® (V89) © 1996-2006 EuloTech