- Parte seconda.
- V. - RACCOLTA DI VARI ESEMPI APPARTENENTI A MARIA SANTISSIMA
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83. *
S. Tommaso Cantuariense ritrovandosi un giorno, mentr'era giovine, in una
conversazione d'altri giovani, de' quali forse ciascuno si vantava di qualche
pazzo amore, il santo giovinetto palesò ch'egli ancora amava una gran signora
ed era da lei amato, intendendo parlare
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della SS. Vergine. Indi gli
venne qualche rimorso d'essersi di ciò vantato. Stando in quest'angustia ecco
l'apparve Maria e con dolce grazia gli disse: «Tommaso, di che temi? hai avuto
ragione di dire che tu m'ami e che sei amato da me. Confermalo a' tuoi
compagni, e in segno dell'amore che ti porto, porta loro a vedere questo dono
che ti fo.» Il dono fu una cassettina, dove stava una pianeta di color di
sangue, in segno che Maria per l'amore che gli portava, gli aveva ottenuta da
Dio la grazia di dover essere sacerdote e martire. Come in fatti avvenne,
poiché prima fu fatto sacerdote e poi vescovo di Canturberì in Inghilterra,
dove perseguitato una volta dal re se ne fuggì in Francia nel monastero
Pontiniaco cisterciense, ed ivi volendo esso rappezzarsi la camicia di cilicio
che solea portare per essersi quella scucita, ed essendo poco pratico a ben
farlo, gli apparve la sua amata regina e con affetto straordinario gli tolse di
mano il cilizio e glie l'accomodò come si dovea. Indi ritornato a Canturberì
morì martire, essendo stato ucciso in odio del zelo ch'egli avea per la sua
Chiesa (In Vita et ap. Bov., t. 4, es. 36).
* Esempio 83. - Martyrologium
Romanum, die 29 decembris: «Cantuariae in Anglia, natalis sancti Thomae
episcopi et martyris, qui ob defensionem iustitiae et ecclesiasticae
immunitatis, impiorum hominum factione, in basilica sua gladio percussus
migravit ad Christum.» - Del cilizio risarcito: CAESARIUS Heisterbacensis, Dialogus miraculorum, distinctio 7, cap. 4,
Coloniae, etc., 1581, II, pag. 5, 6: «Retulit mihi quidam Abbas de Ordine
nostro, de sancto Thoma Cantuariensi, qui nostris temporibus martyrizatus est,
quiddam satis delectabile, quod nec in eius Passione legitur, neque in libris
Miraculorum eius reperitur...» - THOMAS CANTIPRATANUS, Miraculorum et exemplorum memorabilium sui temporis libri duo, lib.
2, cap. 29, n. 12. Duaci, 1605, pag. 285-288. Si conchiude così il racconto:
«Secretum autem miraculi quod narravi mansit incognitum usque ad supradicti
obitum capellani. Non diu autem post, annis ferme tribus postquam corpus sancti
Thomae elevatum est, mihi a fide dignissimis revelatum est, qui conscripsi.» -
BOVIO, Esempi e miracoli della SS.
Vergine Madre di Dio Maria detti nella Chiesa del Gesù di Roma, parte 4,
esempio 36, Venezia, 1749, pag. 330-337. - Magnum
speculum exemplorum, dist. 8, ex. 77. Venetiis, 1618, p. 516. - Del dono
fatto da Maria a Tommaso ancora giovane: Magnum
speculum exemplorum, dist. 9, ex. 122, pag. 634. - AURIEMMA, Affetti scambievoli, parte 1, cap. 1,
Bologna, 1681, pag. 11, 12, racconta l'uno e l'altro fatto, riferendo però
anche quello del cilizio agli anni giovanili di Tommaso: il che non è conforme
alle primitive relazioni.
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