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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
20. A MONSIGNOR PIETRO AGOSTINO SCORZA1 ARCIVESCOVO DI AMALFI.
Il santo lo prega di determinare il tempo per i sacri esercizî al Clero di Amalfi e gli accenna l'insorta difficoltà per effettuare una fondazione.
[FINE DI FEBBRAIO 1735.]
Padre mio e Signore, ricordandomi degli ordini che mi diede V. S. Illma per gli esercizî al Clero in Amalfi, prego V. S. ad avvisarmi per quando comanda che io venga a servirla. Sappia che io ho tutto il genio di servirla, e mi tengo obbligatissimo a farlo per tanta bontà ed affetto, che V. S. ha per me miserabile.
Avrei a caro se potessero farsi la settimana, di Passione, cominciando dal sabbato avanti, e terminando il sabbato avanti la domenica delle Palme, perché dopo Pasqua avrei a caro di partire subito per Caiazzo per negozi dell'Istituto.
Dico ciò, perché V. S. Illma avrà già saputo la pretensione de' Signori di Positano,2 che noi ci obblighiamo a far la scuola,
pretensione che mi ha recata maraviglia, mentre sin dal principio l'aveva replicato tante volte che non posso... che tedio! Poi dopo avere incomodato V. S. Illma e me (che Dio sa in che angustie mi sono posto per procurare di compiacerli!) hanno cacciato fuori la detta pretensione......
M'immagino che sinora non hanno avuta faccia di mandarmelo a dire direttamente, sapendo quello ch'è passato, ma io l'ho saputo aliunde.
Conforme all'abbozzo autografo che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma