- VOLUME I
- 35. AL P. D. CESARE SPORTELLI
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35. AL P. D. CESARE SPORTELLI1
a Scala.
CIORANI, 7 AGOSTO 1737.
Viva
Gesù e Maria!
Don
Cesare mio, ho ricevuto una tua, dove sento che stai meglio, ma seguita la
febbre. Seguita ad avvisarmi. Non ti scordare di questo piacere che ti scrissi
con Fusco, per il libro delle cronache
Teresiane. Vedi di farci quanto puoi.
Viva
Gesù e Maria!
ALFONSO.
Conforme
all'originale che si conserva nell'archivio del nostro collegio di
Pagani.
1
Il P. D. Cesare Sportelli, uomo di santa vita, nacque nell'anno 1699 in Mola di
Bari. Percorsa felicemente in Napoli la carriera degli studi, si applicò alla
professione di avvocato, nella quale riuscì a meraviglia per i suoi grandi
talenti e per il molto suo sapere. Avendo poi saputo essersi fondata la
Congregazione del SSmo Salvatore, lasciò il mondo e fu il primo compagno di S.
Alfonso. Egli, nell'anno 1742, venne scelto per primo Superiore della casa di
Pagani; e poi nell'anno 1747, della casa di Caposele. Operò molto nelle sante
missioni, e morì alli 19 di aprile 1750. Prima di spirare, cominciò a cantare:
In exitu Israel de Aegypto, e in
questa santa allegria rese il suo spirito a Dio. Fece molti miracoli dopo la
morte, ed il suo corpo fu ritrovato tutto intiero, flessibile e bello, tre anni
e sette mesi dopo il suo felice passaggio.
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