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La Sacra Bibbia IntraText CT - Lettura del testo |
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4 [1] Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. [2] Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: [3] "Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. [4] Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. [5] Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo; [6] ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. [7] Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. [8] E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno". [9] E diceva: "Chi ha orecchi per intendere intenda!". [10] Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: [11] "A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, [12] perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato". [13] Continuò dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? [14] Il seminatore semina la parola. [15] Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. [16] Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, [17] ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. [18] Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, [19] ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. [20] Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno". [21] Diceva loro: "Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? [22] Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. [23] Se uno ha orecchi per intendere, intenda!". [24] Diceva loro: "Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. [25] Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha". [26] Diceva: "Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; [27] dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. [28] Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. [29] Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura". [30] Diceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? [31] Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; [32] ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra". [33] Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. [34] Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. [35] In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". [36] E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. [37] Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. [38] Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che moriamo?". [39] Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. [40] Poi disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?". [41] E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?". |
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