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Alfabetica [« »] sdruciti 1 se 1012 sé 4 sè 175 sebbene 1 secca 1 seccaggine 1 | Frequenza [« »] 176 mano 175 ancora 175 quasi 175 sè 174 ciò 172 buon 170 avesse | Alessandro Manzoni Fermo e Lucia IntraText - Concordanze sè |
Tomo,Capitolo
1 Int2 | questione generale è per sè vasta e importante. E questo 2 Int2 | autore che egli parli di sè: è un privilegio delle prefazioni, 3 I, I | macchinalmente dinnanzi a sè, e così fece anche quel 4 I, I | con compiacenza sopra di sè: e l'assioma era: che ad 5 I,III | e lo fece entrare con sè nello studio. Era questo 6 I,III | Ho capito (disse fra sè il dottore, che in verità 7 I,III | capite bene che salvando sè, salverà anche voi. Se poi 8 I,III | quelle noci, e lo chiamò a sè prima del raccolto. La consolazione 9 I,III | così: andava dicendo fra sè: oggi me lo sento dire per 10 I,IV | folla, e quasi fuori di sè pel furore, pel rimorso, 11 I,IV | pubblico, diss'egli fra sè, alla presenza dei suoi 12 I,IV | di tratto in tratto fra sè di ciò che aveva detto, 13 I, V | casi, l'uomo che non ha che sè per testimonio e per approvatore, 14 I, V | poveri traviati; pensava fra sè il Padre Cristoforo, credete 15 I,VI | Quand'ebbe chiusa dietro sè la portiera, vide nella 16 I,VI | fiducia. — Ecco, diss'egli tra sè, un filo che la provvidenza 17 I,VII | Fermo lo fece venire con sè in una stanza vicina; e 18 I,VII | che Fermo, osservando per sè una rigida sobrietà, largheggiò 19 I,VII | talvolta fatto quasi da sè, l'immaginazione si ferma 20 I,VII | non sapeva far nulla da sè, e senza il quale non si 21 I,VII | socchiuse la porta dietro di sè. Don Abbondio convalescente 22 I,VII | medicina. Aveva dinanzi a sè una vecchia tavola e sulla 23 I,VII | risoluzione, la pigliò con sè, e pian piano entrarono 24 I,VII | rilesse attentamente, da sè, quindi fatta lettura ad 25 I,VII | e tirato colla destra a sè un tappeto che copriva il 26 I,VII | poveretta la quale già per sè non avrebbe più potuto proseguire, 27 I,VII | curato, aveva trascinata con sè Lucia alla porta, e bussava 28 I,VIII| punto era più presente a sè che essi non fossero, ed 29 I,VIII| mostrare agli altri ed a sè stesso ch'egli era pur sempre 30 I,VIII| Vedete un po', diceva fra sè il padre Cristoforo: se 31 I,VIII| sventura che teneva sotto di sè i nostri viaggiatori, la 32 II, I | sua compagnia. In pace con sè, col genere umano, e coi 33 II, I | fatti agli amici hanno con sè il loro guiderdone; e del 34 II,II | aveva talvolta pur fatta tra sè e sè questa obbiezione, 35 II,II | talvolta pur fatta tra sè e sè questa obbiezione, che forse 36 II,II | colle buone, diceva ella tra sè, o mi parleranno brusco. 37 II,III | finalmente egli non ha sopra di sè che il Signor Marchese, 38 II,IV | stava per dare, e diceva tra sè: — Oh che sproposito! — 39 II,IV | vedesse all'ingiù sotto di sè un picciol passo da farsi, 40 II, V | di parlare — diceva fra sè — voglio esser certa; troverò 41 II, V | finalmente — concluse fra sè in un accesso di passioni 42 II,VII | riconoscendo superiore a sè, arbitro violento dei negozj 43 II,VIII| signore davvero, — pensava tra sè continuando la sua salita 44 II,VIII| e l'altro a parlare fra sè. Il Conte diceva nella sua 45 II,VIII| molti furbi di scoprirsi da sè, e di rovinare così i loro 46 II,VIII| giudizio, — pensava egli fra sè — la darò io ad intendere 47 II,VIII| Ho inteso, — disse fra sè, il Padre — è un impegno: 48 II,VIII| Ah! — disse ancora fra sè il Conte — bisogna dunque 49 II,VIII| il guardiano lo chiamò a sè, e con molta consolazione 50 II,IX | proposta rimase sopra di sè, poiché allontanarsi dal 51 II,IX | cuore, tutta raccolta in sè, studiando la strada, con 52 II,IX | assai: or ora tornerà in sè».~Mentre quegli sciagurati 53 II,IX | verità. Il bravo tolse con sè, senza saperlo, quella dea 54 II, X | rosario che teneva sempre con sè, cominciò a recitarlo con 55 II, X | affannata, quasi fuor di sè, fu posta a sedere nel battello 56 II, X | spavento, e quasi fuor di sè: al romore che fece la porta, 57 II, X | venirla a vedere — pensava tra sè il Conte. — Dugento doppie! 58 II, X | fummo ha costei, — disse tra sè la mala vecchia. — Maladette 59 II, X | le andava ripetendo fra sè, s'immaginava di essere 60 II, X | costoro? — diss'egli fra sè, e tosto chiamato uno de' 61 II, X | a guardare, dicendo fra sè: — Come sono contenti costoro! 62 II, X | tempo: — no — diss'egli fra sè —: non la vedrò: non voglio 63 II,XI | abbiano lasciato ricordo di sè sulla terra: or quanto più 64 II,XI | materia la quale abbia da sè qualche cosa di splendido, 65 II,XI | contristano: egli si rinchiude in sè, e tace. O per dir meglio 66 II,XI | parlare, prima di sentire in sè le alte cose da rivelarsi, 67 III, I | il Conte stava sopra di sè, perché era venuto ivi spinto 68 III, I | che avrebbe lasciato di sè una memoria illustre, se 69 III, I | Ahi! ahi! — pensava fra sè Don Abbondio. — Bell'impiccio 70 III, I | accarezzato e distinto, e sè negletto in un canto. Si 71 III, I | consolazione —: ma in cuor suo tra sè e sè, rispose con una frase 72 III, I | ma in cuor suo tra sè e sè, rispose con una frase proverbiale 73 III, I | cibo: voleva detrarre a sè tutto ciò che poteva sollevare 74 III, I | dell'avvenire, ruminava fra sè che cosa potesse dire a 75 III, I | andava masticando fra sè, — potrei dire: mi rallegro... 76 III, I | perché diceva egli fra sè: — non vedi come è accipigliato, 77 III,II | Ohe! — continuava fra sè — Perché mi obbedirebbero 78 III,III | quali si è conosciuta in sè una suscettibilità di profondo 79 III,III | tenerla più a lungo, chiamò a sè le due donne presenti e 80 III,III | grave di tenerla presso di sè. La buona donna fu contentissima, 81 III,III | commentarono le circostanze che per sè non avrebbero bastato a 82 III,III | già tanto interessante per sè: una povera giovane restituita 83 III,III | tutti gli occhj addosso a sè: e la espressione di tutti 84 III,III | a mostrarsi, ella ha con sè come un argomento della 85 III,III | personaggio che traeva a sè tutti gli sguardi. I terrazzani 86 III,III | Agnese.~Fece poscia venire a sè il curato, il quale, inchinandosi 87 III,III | fecero tosto rientrare in sè Don Abbondio. Egli aveva 88 III,IV | Abbondio. — Anche sopra di sè! purché frughi, rimescoli, 89 III,IV | esempio ha egli portato con sè, partendosi? Che ha egli 90 III,IV | pane che aveva portato con sè, si diede a mangiare. Quando 91 III,IV | popolo, e stendendo dinanzi a sè il guardo che dalla elevazione 92 III,IV | avrebbe avuto orrore di sè, se avesse potuto anche 93 III,IV | desiderava per loro, per sè, per la gloria del Dio di 94 III, V | allora Fermo tornava in sè, e si sforzava di perdonare: 95 III, V | elevato, guardando dinanzi a sè, vide la guglia del Duomo, 96 III, V | trova solitudine dinanzi a sè, mentre aspettava di trovar 97 III, V | ell'era farina, e disse tra sè: — Grande abbondanza dev' 98 III, V | quando cade? che venga da sè come i funghi?»~Fermo aveva 99 III, V | vinse, e Fermo disse fra sè: — andiamo a vedere —. Mentre 100 III, V | avrebbero procacciato a sè e ad altri col lavoro delle 101 III, V | situazione che lo è già tanto per sè; e questi mezzi sono stati 102 III, V | urbanità; guarito allontana da sè tutti i pensieri di quel 103 III, V | carestia sono moltiplici per sè, e infinite nelle loro applicazioni 104 III, V | esistente, ma non un bene per sè, e in ogni modo. Non pensò 105 III,VI | nel tempo, il quale per sè è una gran bella cosa: ed 106 III,VI | Alcuni allargando intorno a sè un po' di spazio con le 107 III,VI | tremante e quasi fuor di sè nell'angolo il più riposto, 108 III,VI | spaventato, poi come fuori di sè, stringendo i denti, e raggrinzando 109 III,VI | ora allargandole dinanzi a sè, per domandare se fosse 110 III,VII | vanagloria, mormorò fra sè: — oggi è proprio il caso 111 III,VII | Conte Duca, — soggiunse tra sè a bassa voce — che non vuol 112 III,VII | persona di Fermo, dicendo fra sè: — tu vieni con un cacciatore: 113 III,VII | disse l'oste; e aggiunse fra sè: — ho inteso: tu sei lepre; 114 III,VII | il malandrino diceva fra sè: — pezzo di minchione! se 115 III,VII | lucerna, e la pose dinanzi a sè, uscì, volse la chiave nella 116 III,VII | scendere, continuava tra sè la allocuzione che aveva 117 III,VII | continuando intanto fra sè. — E tu prega il cielo che 118 III,VIII| non abbia lo schioppo con sè; quando gli capitò nelle 119 III,VIII| vestito di nero? — mormorò tra sè; «Ehi! l'oste, l'oste!» 120 III,VIII| essere, — disse Fermo tra sè: — e intanto se potessi 121 III,VIII| Andiamo — soggiunse fra sè, — e vedremo se quei fratelli 122 III,VIII| seconda volta, — diss'egli fra sè — sto fresco, e lo merito... 123 III,VIII| della chiesa, e disse fra sè: — quel frate m'aveva però 124 III,VIII| fin qui: — diss'egli fra sè: — e qui nessuno mi conosce. ~ 125 III,VIII| altro: «la cosa parla da sè».~«Ohe, come andrà per Bartolommeo 126 III,IX | due guance pienotte per sè, e che si enfiavano ancor 127 III,IX | ritenuto sempre presso di sè il ministero delle finanze; 128 III,IX | avesse levato tanto romore di sè, fosse passata per tanti 129 III,IX | volte che vedeva dinanzi a sè molti doveri che occupassero 130 III,IX | spesso. La faceva chiamare a sè, e seduta sur una gran seggiola 131 IV, I | vacillare, tendere dinanzi a sè le mani aperte come per 132 IV, I | raccogliendo gli sguardi a sè, quasi per non vedere, abbassando 133 IV, I | che avevano portato con sè, fra le benedizioni, e le 134 IV, I | quindi guardava intorno a sè per vedere in qual casa 135 IV, I | esercito portava la peste con sè, e l'aveva già disseminata 136 IV, I | alloro, — e conchiuse fra sè che da tal gente non era 137 IV, I | ricchezze, e cacciando dinanzi a sè le mandrie che sono la principale. 138 IV,II | luogo, ma la cosa era per sè difficile, e il tempo stringeva. 139 IV,II | che gente! ognuno pensa a sè! non c'è carità! — Si faceva 140 IV,II | ripeteva egli. — Ognuno pensa a sè: ognuno pensa a sè; e a 141 IV,II | pensa a sè: ognuno pensa a sè; e a me nessuno vuol pensare. ~ 142 IV,II | fatto due fardelli uno per sè, uno per Don Abbondio; e 143 IV,II | Abbondio, «ognuno pensa a sè. Andiamo, andiamo. Perpetua 144 IV,II | difesa, molto debole per sè contra soldati avidi di 145 IV,II | Un corno, — disse fra sè Don Abbondio.~«Ella potrà», 146 IV,II | me stesso, — diceva tra sè sospirando. — Oh che bestia! 147 IV,III | venture scuotono poi da sè con isdegno. Giacché, è 148 IV,IV | peste, non ritenendo per sè che la guerra. In quelle 149 IV,IV | mettere un altro sopra di sè. Ma vi voleva la peste.~ 150 IV, V | Rodrigo si ristringeva in sè, ritirava le mani, le membra, 151 IV, V | rimanevano, ne prese pochetti con sè, si tolse un pajo di pani, 152 IV, V | continuò a borbottare fra sè Don Abbondio, ritirandosi 153 IV, V | ch'egli aveva portato con sè, dicendo: «in questi tempi 154 IV,VI | invece di tirar la fune a sè, disse con un tuono misto 155 IV,VI | di grida; guatò dinanzi a sè, ed ecco in capo alla strada 156 IV,VI | disperazione, si gettavano da sè. Nessuno che parlasse, nessuno 157 IV,VI | bastone descrivendo intorno a sè un quarto di cerchio a mezz' 158 IV,VI | sarebbe bastato a rivolgere a sè gli sguardi anche fra tanta 159 IV,VI | passò.~Quelle parole per sè indifferenti, e che non 160 IV,VI | adunche, come s'ella traesse a sè qualche cosa, accennava 161 IV,VII | stesso, scerse dinanzi a sè e non lontano, un apparitore, 162 IV,VII | sbandati, la più parte fuori di sè, quale imperversato, quale 163 IV,VII | le distribuiva presso di sè nel campo aperto.~Risolse 164 IV,VII | avessero potuto fare per sè quei venti mesi cresciuti 165 IV,VII | distesa in cerchio dinanzi a sè, verso la scena dolorosa 166 IV,VII | così dicendo, gettò da sè la mano di Fermo, e si mosse 167 IV,VII | seder come prima presso di sè. Fermo stava tutto intento 168 IV,VIII| scalzo, portando dinanzi a sè quell'alta croce pesante, 169 IV,VIII| e sapevano condursi da sè; poi le donne, alcune delle 170 IV,VIII| stette alcuni giorni fuori di sè, senza prender cibo, né 171 IV,VIII| e gli aveva raccomandata sè e la sua casa. Egli la fece 172 IV,VIII| proposto a Lucia di tenerla con sè, come una sua figlia, e 173 IV,IX | giorni languente e fuor di sè, aveva veduto passarsi davanti, 174 IV,IX | disse Don Abbondio fra sè e sè.~«Basta», soggiunse 175 IV,IX | disse Don Abbondio fra sè e sè.~«Basta», soggiunse Fermo