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Alessandro Manzoni
Fermo e Lucia

IntraText - Concordanze

male
    Tomo,Capitolo
1 Int1 | in poi, perché avendo il male ormai passato i termini 2 Int1 | poiché l'humana potenza del male bastare a tanto non dovrebbe. 3 Int1 | sentimento di avversione al male di ogni genere, di simpatia 4 Int2 | interessante, e ci sapeva male ch'ella dovesse rimanersi 5 Int2 | creda avere egli scritto male per noncuranza di chi legge, 6 Int2 | hanno per gloria lo scriver male. Per gloria! quand'anche 7 Int2 | toccare a ciascuno. Scrivo male: e si perdoni all'autore 8 Int2 | ha fatto un libro: scrivo male a mio dispetto; e se conoscessi 9 I, I | non vogliamo fargli del male, se egli opererà da galantuomo. 10 I, I | inconvenienti che oltre il male diretto che fanno, ne producono 11 I, I | castigata, non aveva creduto far male, e dopo d'allora guarda 12 I,II | consumato il quale cercando il male, e facendolo spontaneamente 13 I,II | altrui, sono rei non solo del male che fanno, ma del pervertimento 14 I,III | un uomo che può fare del male; è un uomo che sa mostrare 15 I,III | dissi nulla, forse ho fatto male. Ma pregai tanto Fermo che 16 I,III | ci ajuti se facciamo del male?» «No, no per amor del cielo», 17 I,IV | raccolto è proprio andato male?»~«Grano non ne abbiamo 18 I,IV | che potesse compensare il male ch'egli aveva fatto, e raddolcire 19 I, V | vendetta, pel diletto di far male l'uomo disprezza il pericolo; 20 I, V | quale viene tutto questo male, e non dispero di far tutto 21 I, V | nascondono».~«Dov'è tutto il male? nella carezza del pane: 22 I,VI | E dinanzi a Dio! Fare il male è concesso sovente all'ultimo 23 I,VII | non ti ha fatto mai del male, tu non uscirai di qui prima 24 I,VIII| dalla trista scienza del male, per quel pudore che ignora 25 II, I | ella mi compatirà se parlo male, perché noi siam gente come 26 II,III | una storia mal pensata e male scritta. La vecchia aveva 27 II,IV | confessare a se stesso tutto il male che si fa, né darsi così 28 II,IV | tosto per perduto, e ad ogni male che si fa, si consola con 29 II,IV | degli altri, supporre il male, attenersi a quell'indegno 30 II,IV | proverbio che dice, — chi pensa male pensa una volta sola —: 31 II, V | detto che quello era un male temporario, e speciale sarebbe 32 II, V | le fece tanta paura del male, che nessun rimedio le paresse 33 II,VI | sembrato che la cognizione del male quando ne produce l'orrore 34 II,VI | mai avuto chi vi volesse male, giacché sentite tanto orrore 35 II,VI | Non ch'io gli desideri del male, no grazie a Dio, ma quanto 36 II,VI | mi compatisca se parlo male, che voleva ricercarla in 37 II,VII | comparire in paese».~«Non va male», rispose Don Rodrigo, « 38 II,VII | sapienza di chi governa vede il male, e tosto applica il rimedio 39 II,VIII| scellerato da farle far male alcuno, senza suo profitto. 40 II,IX | ella non se lo avrebbe a male, perché è tanto buona, ed 41 II,IX | paura, non vogliamo farvi male; non è niente, non è niente». 42 II, X | niente, non vogliamo farvi male: siamo galantuomini». Il 43 II, X | patti: noi non vi faremo male, non vi toccheremo, ma voi 44 II, X | che non vi ha mai fatto male: vi perdono quello che mi 45 II, X | bestiola, per non farle male; ma aprire il pugno, lasciarla 46 II, X | alzatevi; non voglio farvi male... lasciatevi vedere».~Lucia 47 II, X | indignazione disperata: «Che male gli ho fatto io?»~«E che 48 II, X | gli ho fatto io?»~«E che male voglio io fare a voi, scioccherella?» 49 II, X | costei non mi ha mai fatto male... Ecco, lo andava ripetendo... 50 II, X | disse che sarebbe stato men male averle data una schiopettata... 51 III, I | essere più un infame!»~«Il male è fatto», rispose Federigo: « 52 III, I | aver tanto tempo fatto il male a modo mio, dovrei ora dubitare 53 III, I | quegli forse avesse avuto per male di vedere quel facinoroso 54 III,II | la sorpresa non le faccia male; la lettiga verrà nella 55 III,II | perché potreste far molto male a voi e ad altri. Andiamo». 56 III,II | spiacergli era colpa o sventura, male insomma. La ragione o il 57 III,II | erano una conseguenza del male da lui fatto a man salva 58 III,III | certa ch'egli non ha fatto male, perché era un giovane di 59 III,III | Abbondio. «O forse mi sono male spiegato: dico che se avessi 60 III,IV | l'animo, e continuò:~«Il male avvenuto è irrevocabile; 61 III,IV | laboriosa, potesse fare che il male non fosse fatto, che i dolori 62 III,IV | che può cavare il bene dal male, dare pei dolori sofferti 63 III,IV | resto: Egli farà che del male passato non resti a quella 64 III,IV | io che v'ho fatto tanto male che non potrò compensar 65 III,IV | veemente, come troppo spesso al male, così pure qualche volta 66 III, V | conti, poteva essere un male peggiore, ma intanto non 67 III, V | intanto non era più quel male di prima, ma intanto i pari 68 III, V | moltitudine: quando un tal male esiste, i migliori mezzi 69 III, V | dell'uomo, fare che quel male sia un incomodo per tutti 70 III, V | anzi un accrescimento del male, se non fosse accompagnato 71 III, V | render tollerabile quel male, ve n'ha pur troppo, e moltissimi, 72 III, V | ragionano delle cause del male, tutti propongono i veri 73 III, V | natura e sulla misura del male, ricondurre gli spiriti 74 III, V | primo è l'opinione che il male non esista, che il difetto 75 III, V | madornale è nel supporre che il male sia il caro prezzo del grano: 76 III, V | non è che un effetto del male vero, la sproporzione tra 77 III, V | naturale: non riconoscendo il male nella natura delle cose, 78 III, V | chiaramente la realtà del male, non hanno cose gradite 79 III, V | alcuni rimedj per minorare il male, confessa che molto è senza 80 III, V | il quale assevera che il male è tutto nella cecità o nella 81 III, V | accagionare di un tanto male una causa passata, e irrevocabile. 82 III, V | si sentiva crescere il male; e l'aumento si attribuiva 83 III, V | dati invece di togliere il male lo avevano accresciuto, 84 III, V | gran moltitudine: ma il male era che questo picciol numero 85 III,VI | poi di impedire un po' di male) precorsero lo stormo, ed 86 III,VI | accadeva questa volta nel male, ciò che è troppo frequente 87 III,VI | o ad impedire un po' di male. Antonio Ferrer metteva 88 III,VI | castighino quelli che fanno del male ai suoi fedelissimi vassalli... 89 III,VII | Avete ragione. La passerà male, se ha fallato, la passerà 90 III,VII | se ha fallato, la passerà male. Stia di buon animo; che 91 III,VII | un delitto. Ma fece molto male o Ferrer o chiunque si fosse 92 III,VII | si trattava d'impedire un male, e ogni parola era buona: 93 III,VIII| raccomandando ai birri di non far male a quel povero giovane, cercava 94 III,VIII| non ho fatto niente di male».~La brigata si fermò sulla 95 III,VIII| disse quegli, «che sta male a giudizio».~«Allora non 96 III,IX | guardare le cose; stavano però male di grammatica e di ortografia. 97 III,IX | del bene bisogna pensar male: la sua voglia di dominare, 98 IV, I | disegni assurdi vadano a male, le volontà insipienti sieno 99 IV, I | alzavano i fanciulli scolorati, male ravvolti nelle fasce stracciate, 100 IV, I | folla più contristati del male irrimediabile, che soddisfatti 101 IV,II | consolarsi col pensiero d'altro male o di peggio, che senza quella 102 IV,II | abbiamo narrate, quel minor male sarebbe ad essi paruto il 103 IV,II | diventato un uomo del Signore».~«Male non me ne vorrà fare: che 104 IV,II | cane se gli avesse fatto male, e divisare dove si sarebbe 105 IV,II | in questa casa».~— Manco male che conosce i suoi meriti — 106 IV,II | mansuetudine, e del gran male che è l'infierire contra 107 IV,II | Quando questi arrivarono, il male s'era già tanto dilatato, 108 IV,II | presto s'era manifestato il male, dove i soldati avevano 109 IV,III | sappiamo mettere nel far male a noi stessi. I conservatori 110 IV,III | credere pazzamente ad un male che non esisteva, di atterrire, 111 IV,III | variamente gli accidenti di quel male nelle varie persone; quando 112 IV,III | indizio di peste, e per altro male manifesto; prolungavano 113 IV,III | che sia che pur troppo il male era certo, e che l'ostinarsi 114 IV,III | confessano che tutto il male è causato dalle influenze 115 IV,III | pianeti. Confessano che il male è causato dalle influenze, 116 IV,III | infette, e schiferete il male: come se le influenze discese 117 IV,III | persuasi fin da prima che il male non era contagioso, sapevano 118 IV,III | derisi, o trattati seriamente male: cosa che ci fa strabiliare, 119 IV,IV | finalmente chi dubitasse che il male era contagioso.~Ma il ricredersi 120 IV,IV | del demonio, non solo nel male, ma nelle cose innocue, 121 IV,IV | una gloria nel fare il male con destrezza, con audacia, 122 IV,IV | e portentoso aumento del male fu data a voce di popolo 123 IV,IV | irrita, che non pensa il male, che tutto soffre. Ma l' 124 IV, V | cosa per riconoscenza.~«Sto male, Griso».~«Me ne accorgo, 125 IV, V | sospendeva il senso del male, e teneva in sesto la sua 126 IV, V | Rodrigo, già dissestati dal male, non ressero allo sforzo, 127 IV, V | una falsa fiducia che il male fosse cessato. Quivi pure 128 IV, V | non avevano contratto il male ne vivevano in un continuo 129 IV, V | erano inutili, forse il male era già fatto. I pochi risanati 130 IV, V | riconoscerlo, travisato com'era dal male; ma non fu riconosciuto 131 IV, V | Dio gli conterà tutto quel male, per salvarla ora. Ah! Fermo, 132 IV,VI | primavera: nudi la più parte, o male avviluppati in lenzuola 133 IV,VII | che giaceva oppresso dal male, o ad un altro infelice, 134 IV,VIII| natura con la violenza del male; e non riprese l'uso delle 135 IV,VIII| facoltà se non quando il male fu superato. Ma quale risvegliamento! 136 IV,VIII| cascaggine stessa che il male aveva lasciata addosso a 137 IV,VIII| parole che mi farebbero male, delle parole che sarebbe 138 IV,VIII| che veniva per lui così male a proposito. Così faceva 139 IV,VIII| restituirvela?»~«Ho fatto malechiese Lucia, con sorpresa, 140 IV,VIII| Io credeva... che fosse male il pensarvi... ma poi ch' 141 IV,IX | veduto al Lazzeretto, col male addosso, acconciato pel 142 IV,IX | Ma Fermo che conosceva il male del pover uomo, gli amministrò 143 IV,IX | del bene e di riparare il male che ha fatto Don Rodrigo»,


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