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Tomo,Capitolo
1 Int1 | quanto vero e importante era ed è il poema epico e il 2 Int1 | la nuova e rifatta, che v'era in quella un certo garbo, 3 Int1 | ben fa vedere che di poco era spirato quell'aureo cinquecento, 4 Int1 | quel secolo nel quale tutto era puro, classico, lindo, semplice, 5 Int1 | almeno la corruttela non era straniera, era un lusso 6 Int1 | corruttela non era straniera, era un lusso un abuso delle 7 Int2 | così una sotto-maniera che era una modificazione di quella: 8 Int2 | libro veramente importante era uscito fin allora, dove 9 Int2 | arbitrario, casuale; e lo era infatti al massimo grado. 10 Int2 | quella ricercatezza che era la tendenza generale di 11 Int2 | E il nostro autore non era uno dei peggiori del suo 12 Int2 | peggiori del suo tempo: era anzi alquanto al di sopra 13 Int2 | le idee più elevate etc. era al livello delle cognizioni 14 I, I | storia che siamo per narrare era spagnuolo. Dall'una all' 15 I, I | nel breviario al luogo dov'era rimasto, e tenendo così 16 I, I | rivolta della strada dov'era solito di alzar gli occhi 17 I, I | separazione delle due strade v'era una cappelletta sulla quale 18 I, I | lì aspettando qualcheduno era cosa troppo evidente; ma 19 I, I | che quegli che aspettavano era egli poiché al suo apparire 20 I, I | guardò sulla via che gli era dinanzi; nessuno fuorché 21 I, I | fare? tornare indietro, non era a tempo: fuggire; era lo 22 I, I | non era a tempo: fuggire; era lo stesso che farsi inseguire, 23 I, I | né vogliamo sapere altro: era nostro dovere d'avvisarla 24 I, I | avviandosi dalla parte donde egli era venuto, presero la strada, 25 I, I | condizione dei tempi in cui gli era toccato di vivere.~.......~ 26 I, I | vivere.~.......~L'impunità era organizzata, e aveva molte 27 I, I | d'ogni sorta. Ma chi si era messo in istato di guerra 28 I, I | mancia ad un birro, quegli era libero nelle sue operazioni, 29 I, I | offesa. Ad ogni momento tutto era pronto, per venire alle 30 I, I | a loro difesa. Il clero era geloso sostenitore delle 31 I, I | non ricco, non animoso, si era presto avveduto di essere 32 I, I | suo fine principale non era stato quello di servire 33 I, I | si dice. Il suo sistema era dunque di evitare tutti 34 I, I | potuto evitare. Se egli era assolutamente forzato a 35 I, I | all'altro ch'egli non gli era volontariamente avverso, 36 I, I | queste arti il pover'uomo era riuscito a poter giungere 37 I, I | da non confessarsi; e si era quindi fatto (come accade 38 I, I | la quale la sua condotta era ragionevole anzi la sola 39 I, I | anche lontano pericolo.~Chi era stato percosso e non era 40 I, I | era stato percosso e non era in caso di far vendetta 41 I, I | in caso di far vendetta era almeno almeno un imprudente, 42 I, I | imprudente, un ammazzato era certamente un torbido, e 43 I, I | irritati della sua morte, era un birbante; ma chi aveva 44 I, I | che più gli dava collera era il vedere qualcuno dei suoi 45 I, I | sopra di sè: e l'assioma era: che ad un galantuomo che 46 I, I | unica teoria sulla quale era fondata tutta la sua speranza 47 I, I | soddisfatta della idea che a lui era stata fatta violenza. Ma 48 I, I | in suo cuore contro chi era venuto a togliergli per 49 I, I | saluto di protezione. Gli era occorso talvolta di difenderlo, 50 I, I | cento volte che Don Rodrigo era un degno cavaliere. Ma ora 51 I, I | occasioni. Ma l'ira sua maggiore era forse contro quei due sposi 52 I, I | intese questo fu certa che v'era una cosa da sapersi e che 53 I, I | da sapersi e che la cosa era grave, e giurò a se stessa 54 I, I | avvicinò al seggiolone dov'era il curato e lo mosse alquanto 55 I,II | fu rigettato perché non v'era spazio per eseguirlo. La 56 I,II | celebrazione del matrimonio era stabilita pel giorno vegnente, 57 I,II | sposare quella ch'egli ama. Era Fermo un tessitore di seta, 58 I,II | che da una grande attività era allora in decadenza, ma 59 I,II | stesso nel tempo in cui era disoccupato dal filatojo, 60 I,II | contrastare col bisogno. Era in quel giorno vestito dalla 61 I,II | più quieti, come infatti era Fermo. L'accoglimento serio, 62 I,II | del matrimonio che pure era concertato per quel giorno, 63 I,II | il matrimonio oggi come s'era convenuto».~ ~«Oh! vi pare 64 I,II | verità. Gli chiese se non s'era accorto, che qualche signore, 65 I,II | conduceva al luogo ov'ella era avviata. Fermo che aveva 66 I,II | certezza che una trama iniqua era ordita contro di lui, e 67 I,II | Vittoria; Vittoria non v'era; egli non sapeva più quello 68 I,II | coloro che offendono. Fermo era come l'abbiam detto un giovane 69 I,II | alquanto dall'abitato, pure era cosa insensata e piena di 70 I,II | mire ostili; giacch'ella era una specie di picciol forte 71 I,II | l'unico modo di eseguirla era aspettare un momento in 72 I,II | le migliori idee a cui era avvezzo entrarono in folla. 73 I,II | passione per Lucia. E Lucia ne era ella informata? Così arrovellato 74 I,II | nella stanza superiore dov'era Lucia e s'immaginò che sarebbero 75 I,II | piede. Oltre questo che era l'ornamento particolare 76 I,II | modesta bellezza, la quale era allora accresciuta e per 77 I,II | momento in cui Lucia si era staccata dalle donne, le 78 I,II | di ritardo, la situazione era abbastanza imbarazzante 79 I,III | materia lo tormentava, egli era come spaventato di conoscere 80 I,III | Agnese, la madre di Lucia era pure stupita, scandalizzata 81 I,III | chi gridava; e purtroppo v'era chi lasciava fare! Se ci 82 I,III | ridevano di lui, ed egli era ancor più arrabbiato. Allora 83 I,III | ci andrei. Ma la filanda era sul finire per grazia di 84 I,III | si sentiva in mente non era da dirsi a sua madre: tutto 85 I,III | sentitemi che son vecchia». Era questa una confessione che 86 I,III | entrare con sè nello studio. Era questo una stanza con un 87 I,III | incartocciava qua e là. Il dottore era in veste da camera, cioè 88 I,III | delitto. L'uso più comune era quello di portare un lungo 89 I,III | far qualche impresa che era meglio di poter poi negare. 90 I,III | coll'avvertenza che ciò era necessario perché fino allora 91 I,III | cresceva la dose. Il ciuffo era dunque come un'insegna di 92 I,III | di nuovo in cerca: tanto era lontano dal sospettare l' 93 I,III | niente». Felicita dacché era ai servigi del dottore non 94 I,III | eseguito un ordine simile; ma era dato con una tale risoluzione, 95 I,III | consulta.~Lucia al suo partire era rimasta nel pianto a cangiare 96 I,III | Andare al convento, ch'era distante forse due miglia; 97 I,III | elemosina. Eh! quando io era cercatore in Romagna, la 98 I,III | la limosina delle noci era tanto abbondante, che bisognò 99 I,III | andassi in quel convento v'era stato un padre che era un 100 I,III | v'era stato un padre che era un santo; il padre Agapito. 101 I,III | figliuolo, ma fu corta perché era un poco di buono, come sentirete. 102 I,III | per riscuotere la metà che era dovuta al convento; e colui 103 I,III | verso il cantuccio dove era il gran mucchio, e mentre 104 I,III | contento che non quando era arrivato.~Il Padre Galdino 105 I,III | arrivato.~Il Padre Galdino era uomo di molta autorità fra 106 I,III | Castiglia, di Leone etc. Non vi era nulla di troppo basso né 107 I,III | chiedevano al convento, a tutto era avvezzo un Cappuccino, faceva 108 I,III | per qualche affare, non era impossibile che prima di 109 I,III | parola frate in quei tempi era proferita colla più gran 110 I,III | più profondo disprezzo; era un elogio e un'ingiuria: 111 I,III | quello stato che allora era esaltata universalmente, 112 I,III | questa loro intenzione non era una pia illusione, l'errore 113 I,III | e le idee di quei tempi: era una intenzione ragionata, 114 I,III | sostenere che il parere era buono, e che se non aveva 115 I,IV | IV ~ ~IL PADRE GALDINO~ ~Era un bel mattino di novembre; 116 I,IV | mattino di novembre; la luce era diffusa sui monti e sul 117 I,IV | casetta di Lucia. Il cielo era sereno, e un venticello 118 I,IV | suolo. L'aspetto della terra era lieto; ma gli uomini che 119 I,IV | indirizzavano ai passaggeri era per chiedere l'elemosina, 120 I,IV | perché al primo avviso si era egli mosso come ad una chiamata 121 I,IV | Padre Provinciale? E chi era questo Padre Cristoforo?~ 122 I,IV | Padre Cristoforo da Cremona era un uomo di circa sessant' 123 I,IV | Cristoforo) il Signor Ludovico era figlio d'un ricco mercante 124 I,IV | cercò di far dimenticare che era stato mercante, e avrebbe 125 I,IV | d'imitare, in quanto gli era permesso dalle leggi, dalle 126 I,IV | giornata quelli ch'egli non era portato ad amare. Viveva 127 I,IV | amore della giustizia ch'era grande in lui, lo portava 128 I,IV | guajo che aveva corso si era fatta una riputazione di 129 I,IV | riputazione di protettore, ch'egli era sempre più impegnato a sostenere, 130 I,IV | raccontargli un sopruso che gli era stato fatto, ed a raccomandarsi 131 I,IV | quale come abbiam detto era sincera e bene intenzionata. 132 I,IV | compagnia: talvolta il caso era chiaro, il ricorrente era 133 I,IV | era chiaro, il ricorrente era onesto, e meritava soccorso 134 I,IV | sconfitte: e furono molte. Era poi tormentato dall'idea 135 I,IV | idea del biasimo che gli era dato da molti d'imprudente 136 I,IV | aveva scelta, più volte gli era passato per la mente il 137 I,IV | in maggiordomo, e che gli era stato fidato fino dall'infanzia. 138 I,IV | costui nome Cristoforo: era un uomo di circa cinquant' 139 I,IV | in vita sua, ma che gli era cordiale nimico, e ch'egli 140 I,IV | signore: e questa risposta era di prammatica, come ora 141 I,IV | s'abbattevano nella via era interessato per amicizia, 142 I,IV | tre, e il combattimento era tanto più diseguale che 143 I,IV | facile da supporre, il favore era piuttosto per lui che per 144 I,IV | cercavano di salvarlo. Il caso era avvenuto vicino ad una Chiesa 145 I,IV | domandò al padre. L'altro era spirato.~Frattanto le uscite 146 I,IV | volte come abbiamo detto gli era passato per la mente, gli 147 I,IV | ciò che gli rimaneva (che era tuttavia un bel patrimonio) 148 I,IV | la famiglia dell'ucciso era potentissima, forte di aderenze, 149 I,IV | risoluzione di Ludovico era il miglior ripiego per cavare 150 I,IV | nimicizia, ad ogni gara, era insomma un nemico che depone 151 I,IV | credere e dire che Ludovico si era indotto a ciò per disperazione 152 I,IV | pentimento di Ludovico (che era vero), e della sua risoluzione, 153 I,IV | il capuccino che non ne era persuaso, non gli contraddisse 154 I,IV | Al mezzogiorno la casa era piena di signori d'ogni 155 I,IV | presenza del fratello il quale era circondato dai parenti più 156 I,IV | non lo posso negare; era... era un po' caldo... ma, 157 I,IV | lo posso negare; era... era un po' caldo... ma, quello 158 I,IV | che ognun sa che Rodomonte era, parlò invece della vita 159 I,IV | essere consacrata. Ai novizj era imposto silenzio; e Cristoforo 160 I,IV | questa ultima occupazione era egli portato dalla antica 161 I,IV | mai cancellati del tutto.~Era a quei tempi comunissima 162 I,IV | ciò che è turpe. Quest'uso era adunque comunissimo in allora, 163 I,IV | rari, nei quali la passione era tanto viva che quasi quasi 164 I,IV | trasformato, temperato era l'animo, in modo però che 165 I,IV | sollecitudine di carità che gli era naturale, si aggiungeva 166 I, V | raccolse un momento, come era uso a fare dacché era divenuto 167 I, V | come era uso a fare dacché era divenuto capuccino, tutte 168 I, V | tutti questi motivi ve n'era un altro che dava un gran 169 I, V | agisse così potentemente non era distintamente avvertito 170 I, V | lui. Il Padre Cristoforo era portato a cogliere con premura 171 I, V | Castellotto di Don Rodrigo era posto sul pendio della montagna 172 I, V | quale come abbiam detto era al piano del fiume, e nel 173 I, V | dividono le grandi montagne, era fuori dell'abitato. Intorno 174 I, V | Quando però, il che non era caso raro, alcuno degli 175 I, V | altro.~Tutto al di fuori era silenzio, e un passaggero 176 I, V | Rodrigo, e in sua presenza. Era questi in capo alla tavola: 177 I, V | come è facile indovinarlo era stomacato da lungo tempo 178 I, V | guerra nella quale egli era già compromesso, pensò di 179 I, V | potuto indovinare quale era in esso l'intenzione del 180 I, V | opinione; ma il fracasso era forse più grande che se 181 I, V | Gli elogj del vino, com'era giusto, ebbero una parte 182 I,VI | atti, e questa distinzione era più osservabile nei tempi 183 I,VI | lettore sa che il buon padre era preoccupato da tutt'altro. 184 I,VI | obbedirla, padre?»~Questo era il suono delle parole, ma 185 I,VI | mise in moto quello che v'era in lui di più franco e di 186 I,VI | teschietto di legno che era appeso in capo al suo rosario, 187 I,VI | protezione! Io sapeva che Lucia era sotto la protezione di Dio: 188 I,VI | strapazzo e di villania era nella sua mente così bene, 189 I,VI | colloquio; e s'accorse che era un servo il quale era stato 190 I,VI | che era un servo il quale era stato ad origliare, e continuò 191 I,VI | alto e vide che il sole era poco discosto dalla cima 192 I,VI | convento prima di sera. Era questa una delle leggi più 193 I,VI | disciplina, l'onore del convento era interessato a prevenire 194 I,VI | momento che il padre ne era partito non si era stati 195 I,VI | padre ne era partito non si era stati in ozio: si eran messi 196 I,VI | voce quelli per cui la cosa era divenuta tanto stranamente, 197 I,VI | Per rispondere a Fermo era necessario un ragionamento 198 I,VI | casetta di Tonio, la quale era nel villaggio dove risiedeva 199 I,VI | del desinare (il quale non era grazie a Dio più scarso 200 I,VI | giacché l'iniziativa gli era stata tolta, era almeno 201 I,VI | iniziativa gli era stata tolta, era almeno contenta di mostrare 202 I,VI | contenta di mostrare che era necessaria la sua sanzione. « 203 I,VI | provvidenza».~La disputa, come era da supporsi, divenne generale. 204 I,VII | sopraffatto da una forza superiore era cosa più inaudita che rara, 205 I,VII | ogni parte, quello che ne era l'oggetto principale, la 206 I,VII | corrispondere a questo complimento era di non perder tempo in altre 207 I,VII | disse: «Padre son balordo». Era questa, chi nol sapesse, 208 I,VII | sapere che il guardiano era contento in fondo del cuore 209 I,VII | faceva il volto serio, se era contento; e gli si risponderebbe, 210 I,VII | risponderebbe, che appunto era contento perché il Padre 211 I,VII | condotta del nostro amico era tanto irreprensibile che 212 I,VII | guardiano sapeva che il reo era incapace di mentire; e vide 213 I,VII | generale sul fallo di cui si era riconosciuto colpevole. 214 I,VII | misericordia all'obbedienza era segno di orgoglio, e di 215 I,VII | propria volontà: che non era bene quel bene che non è 216 I,VII | si teneva certo che non v'era altro che la violazione 217 I,VII | mettere in questione ciò ch'era stabilito: e non è senza 218 I,VII | come per forza, ella non era un po' contenta che forza 219 I,VII | La poveretta ad ogni modo era abbattuta, piena d'incertezza, 220 I,VII | travedere che quello non era il suo fine principale. 221 I,VII | contrario di quello che era; e finalmente, congedato 222 I,VII | due imposte socchiuse s'era fatto un po' di spiraglio, 223 I,VII | ventitrè ore tornò Fermo, come era stato convenuto, e disse: « 224 I,VII | s'accorsero che Fermo si era accorto di essi si fermarono 225 I,VII | andare tutti al nido».~V'era infatti quel movimento, 226 I,VII | giunsero alla casetta di Lucia, era notte fatta.~Fra il primo 227 I,VII | detto un barbaro che non era privo d'ingegno, l'intervallo 228 I,VII | di paure. La povera Lucia era da molte ore nelle angosce 229 I,VII | e disposta all'operare, era sopra pensiero, e trovava 230 I,VII | loro uficio ad un passo che era sembrato il più agevole: 231 I,VII | Un matrimonio clandestino era per Lucia Zarella quello 232 I,VII | nostro Don Abbondio il quale era ben lontano, pover'uomo! 233 I,VII | aperse in quel momento: era la voce di Perpetua. «Malati 234 I,VII | tenebre. Presso alla lucerna era il breviale, e aperto dinanzi 235 I,VII | armadio, svolse la carta dov'era il pegno, e guardatolo, « 236 I,VII | costei? Perpetua!»~«Perpetua era da basso, tutta affacendata 237 I,VII | Frattanto Toni, e Gervaso com'era convenuto si posero dinanzi 238 I,VII | fruscio dei quattro piedi che era il segno convenuto, Fermo 239 I,VII | la seggiola e il tavolo s'era avvicinato a Lucia; la poveretta 240 I,VII | proseguire, e pratico com'era del luogo, trovò tosto a 241 I,VII | costei!» Nella stanza tutto era confusione: Fermo, inseguendo 242 I,VII | in casa altrui, che vi s'era introdotto frodolentemente, 243 I,VII | un torbido; e pure gli era un poveretto a cui si negava 244 I,VII | vittima, l'uomo onesto, e pure era egli in realtà il soperchiatore. 245 I,VII | dopo suonata l'avemaria era rimasto a scopare la chiesa 246 I,VIII| Perpetua che nelle ciarle s'era dimenticata di se stessa, 247 I,VIII| da Lorenzo che la gente era in casa del curato. Ma guardando 248 I,VIII| accorsero che una finestra era appena socchiusa e intravvidero 249 I,VIII| indietro per amor del cielo!» Era Menico, e fu tosto riconosciuto. « 250 I,VIII| il quale in quel punto era più presente a sè che essi 251 I,VIII| bastone. Quando Don Rodrigo era sotto a questo antenato, 252 I,VIII| brigata, dicendo ch'egli era trattenuto da un affare 253 I,VIII| altri ed a sè stesso ch'egli era pur sempre quel Don Rodrigo. 254 I,VIII| colui che, senza contrasto, era il più potente di loro, 255 I,VIII| spagnuolo, l'inchino allora era egualmente profondo dall' 256 I,VIII| castellotto.~Il Conte Attilio era giunto da poco; e fu servita 257 I,VIII| La curiosità del Conte era stuzzicata; egli non fece 258 I,VIII| Cristoforo aveva messo addosso, era svanito insieme coi sogni 259 I,VIII| tirare a quella impresa ch'era così mal riuscita: non proferì 260 I,VIII| geografico. Il torrente era al di là dal convento, ma 261 I,VIII| fallita la strada, giacché era stato mestieri allungarla 262 I,VIII| trovava un altro cappuccino. Era questi il laico sagrestano 263 I,VIII| Andarono quegli pian piano com'era stato loro segnato alla 264 I,VIII| la riva opposta.~Il lago era sgombro, non soffiava un 265 I,VIII| ombreggiava la porta: e seduta com'era sul fondo della barca, poggiò 266 I,VIII| tutte esaudire, Chiesa, dove era preparato un rito, dove 267 II, I | ringraziamenti. Egli che era stato cortigiano nella sua 268 II, I | riflessivo, nobile di Racine era un sentimento più importante, 269 II, I | due classi fra le quali era divisa la società al suo 270 II, I | mormorare contra le quali era un peccato punito in questo 271 II, I | altrove ancora dice che v'era un arciprete: con queste 272 II, I | Padre Cristoforo. La lettera era diretta al Padre Guardiano 273 II, I | Ma le donne, alle quali era stato dal loro protettore 274 II, I | cui l'aspetto di Monza non era nuovo perché v'era passata 275 II, I | Monza non era nuovo perché v'era passata molti anni addietro, 276 II, I | trovando ancora vie e case, era Lucia colpita da una maraviglia 277 II, I | Cristoforo». Il Padre Cristoforo era stato suo collega nel noviziato; 278 II, I | dispetto il guardiano ch'era venuto a farle fuggir di 279 II, I | non si potrebbe tacere.~Era la Signora una giovane donna, 280 II, I | di sangue principesco che era stata posta dall'adolescenza 281 II, I | sulle altre sorelle, non era chiamata con altro nome 282 II, I | nome che di Signora; ed era da tutte riguardata, come 283 II, I | tratto come per fuggire: v'era in quegli occhi un non so 284 II, I | proporzione. Nel vestire stesso v'era qua e là qualche cosa di 285 II, I | della cocolla e dei veli era più fine che non s'usasse 286 II, I | usasse a monache, il seno era succinto con un certo garbo 287 II, I | occhio del padre guardiano era certamente più esercitato, 288 II, I | esercitato, ma perciò appunto era avvezzo ad osservare senza 289 II, I | straordinario; e quindi s'era già da molto tempo addomesticato 290 II, I | caricata.~In quel momento ella era, come abbiamo detto, ritta 291 II, I | si fece tutta di porpora. Era verecondia? Chi avesse osservata 292 II, I | voi tocca a dirci se egli era un persecutore, e se aveva 293 II, I | voglio dire, il diavolo era egli; ma ella mi compatirà 294 II,II | tranquillo; eppure ella s'era studiata in tutto quel colloquio 295 II,II | siamo per narrare i casi, era per sua sventura, e di altri 296 II,II | tal capra e tali cavoli, era ben felice se si sentiva 297 II,II | della sua condizione; egli era superbo della sua figlia 298 II,II | superbo della sua figlia come era superbo di tutto ciò che 299 II,II | tu devi esser monaca —. Era questa come una idea innata; 300 II,II | altra, che per esser monaca era mestieri del suo assenso 301 II,II | questa cosa tanto certa non era però fatta, e che il farla 302 II,II | istradamento alla carriera che le era prefissa. Quale coltura 303 II,II | indeterminata di più, perché le era stato detto tante volte: — 304 II,II | della condizione, che le era destinata; ma quanto più 305 II,II | mente, che il suo assenso era necessario perch'ella fosse 306 II,II | comunicazione delle idee era quale può trovarsi con persone 307 II,II | pericoli non conosciuti, non era stato mai istillato né meno 308 II,II | anzi il suo intelletto era stato nodrito di pensieri 309 II,II | impossibile; e contra il quale era d'uopo premunirsi. Supponendo 310 II,II | Il Marchese Matteo non era uomo di teorie metafisiche, 311 II,II | ma conosceva il mondo, era un uomo di pratica, quel 312 II,II | offrire a Geltrude, egli si era studiato di far nascere 313 II,II | ed a paggi ben vestiti, era ben più dolce che l'orgoglio 314 II,II | Con le compagne Geltrude era manco coperta, e se esse 315 II,II | altro nella quale l'invidia era trasparente, avrebbero potuto 316 II,II | casa e nel mondo. Il passo era spiacevole assai pel Marchese 317 II,II | fuori per qualche tempo. Era questa una formalità destinata 318 II,II | d'una figlia al chiostro, era prescritto che ella ne stesse 319 II,II | assente per qualche tempo; ed era consuetudine che in questo 320 II,II | opportune ricavasse se non le era fatta forza, e se ella non 321 II,II | illusione, se il suo proposito era insomma libero e ragionato. 322 II,II | venire alla dichiarazione che era pure indispensabile; e i 323 II,II | amore della famiglia non era cessato per lei, ma sospeso, 324 II,II | predilezione. Allora ella era costretta a ritirarsi, a 325 II,II | perdendo d'animo: il suo piano era scompaginato, e non sapeva 326 II,II | quasi terribili delle quali era circondata la rendevano 327 II,II | acquistavano forma reale; ella era tenuta ritirata quanto nel 328 II,II | ella non aveva fatta e che era risoluta di non fare. Rinchiusa 329 II,II | le altre difficoltà, non era a questo mondo? Era questo 330 II,II | non era a questo mondo? Era questo il suo maggiore, 331 II,II | appassionatezza, nulla gli mancava. V'era rischio per altro che s' 332 II,II | trambusto in casa fu, come era da aspettarsi, strepitoso.~ 333 II,II | sfrattato immediatamente, com'era giusto; ma il Marchese Matteo 334 II,II | colpo assai, perché ognuno era avvezzo a vederne molte 335 II,II | comprendere che questa segretezza era del massimo interesse anche 336 II,II | sbandita dalla famiglia le era un peso insopportabile, 337 II,II | della casa, questa idea le era più terribile, più odiosa, 338 II,II | lusinghe e alle violenze era, avrebbe dovuto essere di 339 II,II | della sua guardiana non le era certo di alcun sollievo 340 II,II | amava la fumosetta, per cui era costretta a far vita da 341 II,II | pericoloso. La conversazione era quindi fra di esse quale 342 II,II | sgraziato e leggiero si era abbandonato un momento gli 343 II,II | pensare che al fine il castigo era meritato, il pentimento 344 II,II | divozione la quale in parte era un sentimento intimo e retto 345 II,III | col tempo, che ciò che gli era sembrato una ferma e pura 346 II,III | ferma e pura volontà non era altro che una illusione 347 II,III | il primo caldo dell'ira, era tosto corso a fantasticare 348 II,III | risoluzione di Geltrude, e che non era mai ristato dal ruminarvi 349 II,III | il ferro mentre ch'egli era caldo. Mandò quindi a dire 350 II,III | atterrita in quanto ella era venuta con la speranza di 351 II,III | Geltrude e del torto ch'ella s'era posta in pericolo di fare 352 II,III | famiglia. Questo discorso era al cuore di Geltrude come 353 II,III | intendere che la vita del secolo era troppo piena di pericoli 354 II,III | pericoli per lei, e che non v'era asilo, riposo, sicurezza...~« 355 II,III | voluto; questo pensiero era però dubbio e confuso nella 356 II,III | immediatamente. La Marchesa era avvezza dai primi giorni 357 II,III | quali aveva combattuto, e ne era uscita vittoriosa. Questa 358 II,III | cozzar coi muricciuoli. S'era ella quindi renduta indifferente 359 II,III | matrimonio. Al giovane Marchesino era stato detto fino dall'infanzia 360 II,III | faceva ai progetti del padre era una docilità poco costosa. 361 II,III | fratello applaudivano: Geltrude era come posseduta da un sogno.~« 362 II,III | portasse addirittura cui era indiritto; comandò che si 363 II,III | che si dicesse ch'ella era guarita dalla sua indisposizione — 364 II,III | dalla sua indisposizione — era il pretesto preso per dar 365 II,III | finalmente quel passo non era l'ultimo, il decisivo; e 366 II,III | aveva fatto, di quello che era da farsi, sapere distintamente 367 II,III | per vedere almeno come ne era condotta, e per arrestarla 368 II,III | e la mente di Geltrude era come il lavorio d'una povera 369 II,III | rimaneva. L'acconciatura era appena finita che venne 370 II,III | complimenti; ed ogni risposta era una conferma. S'avvedeva 371 II,III | vedeva ben chiaro se quella era una rete, fare altrimenti 372 II,III | famiglia nel cocchio dal quale era stata esclusa per tanto 373 II,III | parte della conversazione era già ragunata.~Si montò con 374 II,III | Marchesa nella stanza che le era preparata vi rimase con 375 II,III | rimase con una donna che era stata quel giorno destinata 376 II,III | carceriera.~Questo cangiamento era stato provocato da Geltrude. 377 II,III | mal occhio la donna che le era stata spia e guardiana; 378 II,III | spia e guardiana; e che v'era fra esse un ricambio continuo, 379 II,III | un'altra donna di casa. Era questa la vecchia governante 380 II,III | alla quale il Marchesino era stato dato in guardia quando 381 II,III | gloria. Dopo il Marchese ella era stata la prima a dire che 382 II,III | Marchesino. Quel giorno ella era e si mostrava tanto soddisfatta 383 II,III | suoi conservi, tra i quali era un personaggio d'importanza; 384 II,III | casa. Le raccontò che si era ricorso ad esse per protezione, 385 II,III | avevano ottenuto ciò che era stato invano domandato dalle 386 II,III | Geltrude, quando Geltrude era già coricata; parlava ancora 387 II,III | altre cure che quelle onde era oppressa Geltrude. Il suo 388 II,III | quel diavoletto: ma! egli era tale fin da bambino: io 389 II,III | trasognata: quel destarsi era per la sua mente come il 390 II,III | tutti i pensieri onde questa era affollata, si levarono a 391 II,III | tutta la casa il Marchesino era quegli che più sovente aveva 392 II,III | lingua e d'ingegno, ella era meglio fornita di lui, di 393 II,III | una pesante persecuzione. Era quindi fra loro come un 394 II,III | riflettere che quel pericolo era troppo lontano; che il fratello 395 II,III | da lei un tal sagrificio era ben lontano dal dir cosa 396 II,III | al quale il suo proprio era tanto vicino; ma un effetto 397 II,III | comparve nella sala dov'era radunata la famiglia ad 398 II,III | Marchesa e il Marchesino. Era preparata una sedia a bracciuoli, 399 II,III | ciocolatte a quei tempi, era, dice il nostro manoscritto, 400 II,III | annunziava che il cocchio era pronto, la costrinsero a 401 II,III | esse qualche cosa: il che era in verità troppo giusto.~ 402 II,III | inutile dire che questa era stata dal Marchese avvertita 403 II,III | in quel luogo dove non v'era chi potesse nulla rifiutarle.~« 404 II,III | certezza un desiderio che era tutt'altro che certo nel 405 II,III | orrore per la violenza che l'era fatta, e con questi sentimenti 406 II,III | memoria questa risposta che le era stata data in iscritto da 407 II,III | badessa, alla quale non era spiaciuto di aver molti 408 II,III | bacile di dolci, e Geltrude era costretta di rispondere 409 II,IV | complimenti sul modo con cui si era portata, sul suo contegno, 410 II,IV | se il Marchesino che ne era nojato non l'avesse troncato 411 II,IV | nella città e nei contorni era degno da vedersi, egli ne 412 II,IV | madrina, mio giovane lettore, era una dama incaricata di condurre 413 II,IV | proferendo quelle ultime parole s'era voltato verso la Marchesa 414 II,IV | scegliete».~Geltrude incerta com'era, e stanca e indispettita 415 II,IV | far nulla: ma la grazia era offerta con tanto apparato 416 II,IV | dama che in quel giorno le era più dell'altre piaciuta, 417 II,IV | schivare il chiostro, non era da sperarsi il viver lieto 418 II,IV | gustava una parte: perché si era in colpa, perché tutta la 419 II,IV | la bonaccia presente non era assicurata che da un perdono, 420 II,IV | credere che la sua scelta era liberissima. Tutte le volte 421 II,IV | Tutte le volte poi ch'ella era posta in una circostanza 422 II,IV | pure pensare di farlo. Ella era come chi trovandosi sur 423 II,IV | speranza. Questo momento era quello dell'esame che un 424 II,IV | da quel laccio, se laccio era, e in ogni caso, di conoscere 425 II,IV | perché, come si è detto, egli era uomo esperimentato, e sapeva 426 II,IV | avvedendosene il Marchese, il quale era in quella faccenda tanto 427 II,IV | dire; ma questa meditazione era così piena di dolori, di 428 II,IV | qualche cosa del Signor...~Era un buon uomo; e la bontà 429 II,IV | buon uomo; e la bontà gli era sì naturale, che gli pareva 430 II,IV | decidere se la vocazione era vera o falsa colla prevenzione 431 II,IV | prevenzione dolcissima ch'ella era vera: il buon uomo si consolava 432 II,IV | primo slancio che Geltrude era una finta, o il Marchese 433 II,IV | leggiera perturbazione ch'era da aspettarsi in quel caso, 434 II,IV | opportuna di questa: ma egli era ben lontano dal supporre 435 II,IV | in quel momento Geltrude era disposta a farne una, e 436 II,IV | si risolse. Avvezza com'era a trarsi dalle circostanze 437 II,IV | tosto dal Padre. Questi era in uno stato di aspettazione 438 II,IV | giacché in quel punto egli era lieto non solo di avere 439 II,IV | occupazioni; l'una interiore, ed era di persuadere a se stessa 440 II,IV | persuadere a se stessa ch'ella era contenta della sua scelta, 441 II,IV | consolazioni. L'altra occupazione era di accelerare quanto più 442 II,IV | fu posto su l'altare, ma era di frutti della terra; la 443 II,IV | che ve lo aveva posto non era monda; il cuore non lo offriva; 444 II,IV | famiglia onde usciva Geltrude era molto potente, e che questa 445 II,IV | molto potente, e che questa era la cagione principale per 446 II,IV | principale per cui ella era stata tanto desiderata nel 447 II,IV | pagavano, e per verità la cosa era giusta. Lo pagavano in tanti 448 II,IV | superiorità d'un altro genere era pure per essa una occasione 449 II,IV | consolazioni nell'amor proprio, ed era la sua bellezza: ma quali 450 II,IV | frantumi del vascello sul quale era naufragato. Anzi non pari, 451 II,IV | pensò più; ma la bellezza era per Geltrude un rodimento 452 II,IV | anche in quell'abito ella era avvenente assai, quand'anche 453 II,IV | reali di cui il suo stato era ancora capace, perché per 454 II,IV | erba, per magra che fosse, era pure anco ben lunge dal 455 II,IV | suore, e delle superiore, le era tosto stato conferito il 456 II,IV | compatibile con la sua giovinezza: era stata eletta Maestra delle 457 II,IV | quasi damigelle. Quel posto era per Geltrude una occasione 458 II,IV | libera e splendida che non era più per lei; le risguardava 459 II,IV | liete d'una letizia che non era sperabile per essa, e faceva 460 II,IV | vita di noja e di contrasto era tanto penosa, che, senza 461 II,IV | piena licenza; ma non v'era una occasione per concedere 462 II,IV | si portò in quella come era da temersi, e come diremo 463 II, V | Geltrude e le sue damigelle, era annesso al monastero, ma 464 II, V | per mezzo d'un corridojo. Era un cortiletto quadrato, 465 II, V | ove dimoravano le suore, era un lungo stanzone, che serviva 466 II, V | educande; un altro lato era occupato pure da un lungo 467 II, V | terzo diviso in varie camere era l'appartamento della Signora 468 II, V | più stretto degli altri era tenuto dal corridojo che 469 II, V | appartamento di Geltrude, era contiguo ad una casa privata 470 II, V | non finita di quella casa. Era dessa elevata al di sopra 471 II, V | Ma in uno di quei tetti v'era un pertugio, un abbaino, 472 II, V | cortiletto delle educande.~Era severamente prescritto alle 473 II, V | il padrone di quella casa era un giovane scellerato: e 474 II, V | sangue: da questi fatti era nato un pervertimento quasi 475 II, V | La vendetta, per esempio, era comunemente stimata non 476 II, V | vendetta secondo la religione era viziosa, ma ch'ella era 477 II, V | era viziosa, ma ch'ella era un dovere secondo le leggi 478 II, V | erano sanguinari, e che si era formato come un sentimento 479 II, V | avesse detto che quello era un male temporario, e speciale 480 II, V | uomo: l'omicida volontario era ammesso a giustificarsi 481 II, V | omicidio, che il delitto era una azione tollerata, o 482 II, V | terrore doveva essere, ed era uno stimolo ai tristi potenti 483 II, V | quartiere delle educande, era dunque un giovane scellerato: 484 II, V | somigliante a se stesso: ora egli era un solenne accattabrighe: 485 II, V | dalle braccia della nutrice era passato in quelle degli 486 II, V | degli scherani. La madre, ch'era di un carattere mansueto 487 II, V | questa educazione ma ella era morta lasciando Egidio nella 488 II, V | sua passione predominante era l'amoreggiare; a questa 489 II, V | cortiletto del chiostro non era frequentato da nessuno tanto 490 II, V | fargli osservare che quello era un dominio sul chiostro; 491 II, V | disegni già determinati, ma era pronta a cogliere e a far 492 II, V | preciso donde il romore era partito, un secondo romore 493 II, V | dove per conseguenza ella era riparata dall'occhio temerario 494 II, V | si avviò all'angolo dov'era una scaletta che conduceva 495 II, V | ciò fosse avvenuto. Forse era equivoco? forse l'aveva 496 II, V | precauzione una colpa che non era la sua. Finalmente dopo 497 II, V | tetti per vedere se colui era tanto ardito da trattenervisi, 498 II, V | tosto ella stessa che questo era un sofisma della curiosità, 499 II, V | il temerario che non si era mosso, partì tosto dalla 500 II, V | ne fu come inebbriata; ma era la coppa ristorante che