Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | ||
Alfabetica [« »] equivoca 1 equivoco 5 equo 1 era 1689 eran 26 erano 491 erario 1 | Frequenza [« »] 2464 si 2165 le 2092 una 1689 era 1629 con 1606 più 1575 l' | Alessandro Manzoni Fermo e Lucia IntraText - Concordanze era |
Tomo,Capitolo
501 II, V | nel carattere di Geltrude era accaduto un gran cangiamento, 502 II, V | Geltrude. Tutto ciò che era dovere, pietà, morigeratezza 503 II, V | dovere, pietà, morigeratezza era già da gran tempo associato 504 II, V | a mostrare che tutto ciò era una invenzione dell'astuzia, 505 II, V | apparente regolarità che si era prescritte; la licenza a 506 II, V | prescritte; la licenza a cui si era abbandonata le rendeva più 507 II, V | sua scoperta a colui che era il suo solo consigliere. 508 II, V | circostanze, e perché tanto era minore il suo pericolo che 509 II, V | perché quello di Egidio era duro e grossolano; e in 510 II, V | il timore della vergogna era una passione furiosa come 511 II, V | pericolo, e ne trovò uno che era per lui una nuova occasione 512 II, V | suore il pervertimento che era necessario per renderle 513 II, V | tenuta perché la Signora era troppo potente, e il segreto 514 II, V | fu vinta dalla paura. Non era che un sospetto, e gli indizj 515 II, V | credere che il sospetto era ingiurioso e stolto, e ch' 516 II, V | stolto, e ch'ella stessa si era pienamente disingannata. 517 II, V | protestò più volte che era pronta a tutto soffrire 518 II, V | curiosità. E la curiosità era stimolata in essa dal desiderio 519 II, V | compagna. Nella cella non v'era lume, ma quello che ardeva 520 II,VI | premurosamente se la cosa era fatta. «Vedete», rispose 521 II,VI | silenzio, elle fecero ciò che era loro comandato. «E la Signora, 522 II,VI | da quell'oggetto che le era insopportabile, si avviò 523 II,VI | disse: «abbiamo fatto ciò ch'era inteso: non resta più che 524 II,VI | omicidio uscì per la porta che era stata aperta al sacrilegio. 525 II,VI | andirivieni dei quali egli era pratico, ad una cantina 526 II,VI | pigliati da un mucchio che ivi era, cocci, mattoni e rottami, 527 II,VI | esaminarono in silenzio, se tutto era nello stato di prima; e 528 II,VI | Il punto più terribile era di decidere a quale delle 529 II,VI | proposti; giacché il disegno era tutto suo. Occultata la 530 II,VI | orto del monastero, e ne era diviso dal muro. Ivi, dopo 531 II,VI | senza terrore minacciato com'era da più d'un nemico, raggiunse 532 II,VI | corse alla sua cella; non v'era; le monache si sparpagliarono 533 II,VI | solo soccorso, l'infelice era nel suo interno ben più 534 II,VI | comandarselo. La sua esperienza non era altro che del chiostro, 535 II,VI | Signora per un cervellino, ma era lontano dal sospettare quale 536 II,VI | esaminando l'impressione che ce n'era rimasta, leggendola dal 537 II,VI | manoscritto, abbiamo trovato che era una impressione d'orrore; 538 II,VI | Fermo.~Questa curiosità era come ognuno può figurarselo 539 II,VI | pei poverelli; ma se gli era pur destino che quel signore 540 II,VI | ricordava di quando ell'era allegra come un pesce, di 541 II,VI | signore», riprese la monaca, «era egli di stucco? non la sapeva 542 II,VI | della sua presenza, non era niente. Ma tutto questo 543 II,VI | disapprovare il seduttore non era più conveniente alla sua 544 II,VII | impazienza misto al desiderio v'era anche un po' di terrore; 545 II,VII | di terrore; perché questa era la più grossa che Don Rodrigo 546 II,VII | da scherani, e temuto com'era, nessuno avrebbe voluto 547 II,VII | pericolo: pure un bando era almeno una seccatura forte.~ 548 II,VII | impegno per essi... Ma c'era di mezzo quel benedetto 549 II,VII | benedetto) quel frate che era un brigante, un ficcanaso, 550 II,VII | lepre, ma la lepre non v'era.~— Diavolo!... diavolo! 551 II,VII | e andati a riposare com'era giusto, perché il riposo 552 II,VII | preparativi, come la spedizione era ben condotta, e come la 553 II,VII | saperne il perché, e come si era tornati senza aver fatto 554 II,VII | giorno antecedente. Non era la sola vanità né il dispetto 555 II,VII | da questa riconoscenza era nato nel suo cuore un affetto, 556 II,VII | quello che avevano veduto non era per essi che una sorgente 557 II,VII | io sappia?» Don Abbondio era ricorso al suo ripiego diplomatico 558 II,VII | di Don Abbondio, perché era interesse troppo evidente 559 II,VII | tutta quella scena ve n'era uno a cui l'esperienza non 560 II,VII | quel picciolo Menico che era stato nelle tenebre guida 561 II,VII | fuggitivi. Menico il quale era pur dolente della fuga delle 562 II,VII | buona, e l'assoluto silenzio era un peso troppo difficile 563 II,VII | andato a posarsi.~Don Rodrigo era uscito quella mattina col 564 II,VII | consiglio. Il Conte Attilio era uno sventato, ma l'affare 565 II,VII | uno sventato, ma l'affare era tanto serio ch'egli stesso 566 II,VII | serio ch'egli stesso lo era divenuto, e disse: «Se mi 567 II,VII | levarne il pensiero, perché era cosa da cavarne poco costrutto; 568 II,VII | tutti vili, tutti faticosi, era un oggetto di pietà senza 569 II,VII | ripulse e dal disdegno, era diventata violenta quando 570 II,VII | difficile e pericolosa. Tanta era l'agitazione di Don Rodrigo, 571 II,VII | chi le avesse violate; e v'era di mezzo un frate, un personaggio 572 II,VII | malevoli che la giustizia era per lui; e lo fece invitare, 573 II,VII | ottenersi, perché il vino era buono, e il podestà conoscitore. 574 II,VII | interruppe la gara, la quale era già realmente composta: 575 II,VII | suoi ministri, che Fermo si era spatriato in contravvenzione 576 II,VII | una occasione, che gli si era tanto raccomandato di afferrare, 577 II,VII | l'effetto desiderato, che era di toglier la volontà a 578 II,VII | troppa difficoltà. Monza non era più lontana che venti miglia; 579 II,VII | che venti miglia; Fermo era separato dalle donne; quando 580 II,VII | castellotto, l'impresa non era disperata. V'era però ancora 581 II,VII | impresa non era disperata. V'era però ancora di mezzo un 582 II,VII | veduto fino a che segno egli era da temersi.~«Ora mio bravo 583 II,VII | spiò, e raccolse che Lucia era nel monastero, sotto la 584 II,VII | protezioni una volta abbracciate, era impresa da non porvi nemmeno 585 II,VII | in un pensiero, che gli era passato più volte per la 586 II,VII | quello che abbiamo trascritto era un soprannome, sono state 587 II,VII | come di quelli nei quali era parte, raccettatore di tutti 588 II,VII | che ne fa il Ripamonti «era come una officina di commessioni 589 II,VII | lunga esperienza d'impunità era venuta a tanto, che dovendo 590 II,VII | lui della molestia che gli era recata dal suo creditore, 591 II,VII | benestante d'un paese vicino, non era sul calendario del Conte, 592 II,VII | dove abitava il creditore era ancora tutta piena di popolo 593 II,VII | di persone sulla porta si era tolto dalla spalla l'archibugio, 594 II,VII | ripigliarle all'uscita. Tanta era la fede publica in quella 595 II,VII | ciascuno al lato che gli era più comodo per uscire, ma 596 II,VII | avvidero che quell'infelice era il segno, e il suo nome 597 II,VII | Allora la fuga del reo era una buona scusa ai ministri 598 II,VII | ne mostrava accorta; ed era regola ricevuta di prudenza, 599 II,VII | o il fatto da eseguirsi era nelle sue vicinanze. E non 600 II,VII | intraprenditore di scelleratezze, era egli pieno di affabilità 601 II,VII | incorrere nel pericolo al quale era sempre esposto, ma con molta 602 II,VII | questa risoluzione, non v'era da titubare sulla scelta 603 II,VII | personaggio, perché il Conte era appunto per lui quel che 604 II,VIII| recarla a Doppie. La via era di cinque miglia all'incirca; 605 II,VIII| disuguale e sassoso anche dov'era piano obbligava il ronzino 606 II,VIII| fuori del nido: ma non v'era nessuno: la porta della 607 II,VIII| nessuno: la porta della chiesa era aperta, e si sentivano i 608 II,VIII| momento forse la trappola era già tesa; e passando dalla 609 II,VIII| vedere ai compagni ch'egli era molto internato nei segreti 610 II,VIII| guazzo, scontando così com'era giusto un poco l'onore di 611 II,VIII| conduce al luogo dove allora era il confine dello stato veneto; 612 II,VIII| salita che dava al castello v'era una rozza e picciola taverna; 613 II,VIII| superiorità del numero, e che non era avvezzo a sentirsi così 614 II,VIII| fermarsi; ma colui che s'era offerto di accompagnare 615 II,VIII| sur una seggiola la quale era posta in luogo che dall' 616 II,VIII| ogni moto di colui che vi era seduto. Dopo molte cerimonie, 617 II,VIII| pure a qualche distanza.~Era il Conte del Sagrato un 618 II,VIII| col dire che il suo onore era impegnato a fare stare quel 619 II,VIII| uopo sapere che il Conte era uno di quei vecchi amici 620 II,VIII| mantenuta corrispondenza; anzi era di tutti il più intrinseco 621 II,VIII| sempre in seguito gli si era mostrato pronto ad ajutarlo 622 II,VIII| sapendo che la sua casa era contigua al monastero, fece 623 II,VIII| fece ragione che la impresa era come compiuta, e promise 624 II,VIII| alleati e la gente dei quali era impiegata al bisogno, ad 625 II,VIII| camminando, al suo corteggio, ed era una ripetuta stretta di 626 II,VIII| offese o di minacce, com'era Egidio. Benché mandasse 627 II,VIII| fisamente, s'avvide che s'era apposto, che era dessa, 628 II,VIII| avvide che s'era apposto, che era dessa, e si rallegrò pensando 629 II,VIII| esecuzione del suo mandato.~Era la nostra povera Agnese 630 II,VIII| ne andasse; e Agnese se n'era venuta, senza cruccio della 631 II,VIII| Attilio, tornato a Milano, s'era tosto portato ad inchinare 632 II,VIII| Zio del consiglio segreto. Era questi un vecchio ambizioso, 633 II,VIII| parte di potere che gli era venuto fatto di afferrare, 634 II,VIII| intendeva l'onore a quei tempi.~Era egli per due sorelle, zio 635 II,VIII| sarebbe stato seguito perché era conforme alle idee del personaggio; 636 II,VIII| scopo di questo signore era di ottenere un po' di potere, 637 II,VIII| più validi per ottenerne era di far credere che ne avesse 638 II,VIII| quei momenti dico, egli era solito di fare intendere 639 II,VIII| frase di Virgilio che gli era rimasta in mente dalla scuola, 640 II,VIII| dottrina poi, come accade, era in lui divenuta abito, e 641 II,VIII| e di far credere a chi era informato della inimicizia, 642 II,VIII| cappuccini stessi, che il frate era stato vinto, e aveva dovuto 643 II,VIII| il Padre Provinciale non era uso di rispondere alla prima 644 II,VIII| cavarlo da impegni in cui s'era posto per poca prudenza, 645 II,VIII| impiccio: lo sapeva che era un uomo da far girare di 646 II,VIII| usasse e che potesse usare si era che avrebbe richiesto al 647 II,VIII| di una famiglia potente era un semenzaio di pericoli, 648 II,VIII| riparare, così la cosa non era difficile. Dopo che i due 649 II,VIII| presentò il compagno che era già avvertito, e gli disse « 650 II,VIII| domandare un rispitto che era certo di non ottenere: pensò 651 II,VIII| si pose su la via che gli era stata prescritta.~ ~ 652 II,IX | in compagnia della madre era esporsi ad un vero scandalo: 653 II,IX | sarebbero stati d'un giorno, ed era molto più agevole dare all' 654 II,IX | ancora essere perdonato? V'era, una scusa, ma qui non ve 655 II,IX | perché ad ogni volta Geltrude era costretta a ricordarsi che 656 II,IX | costretta a ricordarsi che dessa era quella, che aveva fatti 657 II,IX | vicino a Monza nel luogo che era indicato nella lettera di 658 II,IX | nostra storia lo registra, ed era il ventuno di novembre) 659 II,IX | avviso a Geltrude che tutto era in pronto, e ch'ella dovesse 660 II,IX | quasi di timore, ma ella era tanto lontana dal sospettar 661 II,IX | e la sua aria fiduciale era un rimprovero e una distrazione 662 II,IX | perder tutto; che l'occasione era pronta, e per coglierla 663 II,IX | del mondo che fosse da ciò era quel padre guardiano dal 664 II,IX | guardiano dal quale Lucia era stata scorta al monastero; 665 II,IX | a fine questa faccenda, era necessario che Lucia prendesse 666 II,IX | soletta per un paese che era per lei come l'America, 667 II,IX | per lei come l'America, era un gran pensiero: fece adunque 668 II,IX | poter conchiudere che non era la sola cosa da potersi 669 II,IX | in lei; e infervorata com'era nell'impresa di tradire 670 II,IX | madre, e l'uomo a cui ella s'era promessa. Lucia non seppe 671 II,IX | rifiutando quello che le era offerto, piena di una novella 672 II,IX | imprecazioni, le sue minacce, s'era già pentita del suo pentimento, 673 II,IX | sospetti, ne fecero, com'era naturale, nascere dei nuovi, 674 II,IX | addette allo stato religioso era allora esercitata dai vescovi. 675 II,IX | cardinale: contra il quale tale era l'odio di lei, ch'ella ebbe 676 II,IX | sua testa al giudice, come era prescritto dagli ordini 677 II,IX | convento dov'ella s'avviava era al di fuori in picciola 678 II,IX | riconobbe la porta per dov'era entrata la prima volta, 679 II,IX | a sinistra la via che l'era stata insegnata.~Tutte le 680 II,IX | innanzi allo sportello che era aperto due uomini che guardavano 681 II,IX | abitato, e dove il bisogno era più grande.~Continuò adunque 682 II,IX | costui parlava, l'altro s'era posto dinanzi a Lucia in 683 II,IX | poche parole, l'altro che era nella via, afferrò d'improvviso 684 II,IX | Lucia si divincolava ma era tenuta da tutte le parti, 685 II,IX | con la voce più dolce che era lor concesso di formare: « 686 II,IX | loro animo, la carrozza era uscita dalla via più battuta, 687 II,IX | aveva afferrata Lucia, ed era un bravo di Egidio rimasto 688 II,IX | Il primo grido di Lucia era stato inteso nei campi di 689 II,IX | qualche tempo, altri che era accorso ad un punto della 690 II,IX | per cui la carrozza non era ancora passata, la vide 691 II,IX | la voce che qualche cosa era accaduta. Il bravo d'Egidio 692 II,IX | tale ufficio, la taverna, era allora deserto a cagione 693 II,IX | Milanese: mangiare e bere non era più per nessuno un oggetto 694 II,IX | oggetto di divertimento; era divenuto per tutti un bisogno 695 II,IX | gran parte del popolo si era sollevata in Milano; e dopo 696 II,IX | desiderava. Questo fatto era stato in tutta la Lombardia 697 II,IX | in tutta la Lombardia ed era ancora il soggetto dei discorsi; 698 II,IX | fatto come le conseguenze era narrato diversamente, come 699 II,IX | l'ha inteso da uno che v'era», disse un altro, «che le 700 II,IX | lontano) che la giovane era daccordo, che si era trovata 701 II,IX | giovane era daccordo, che si era trovata lì per andarsene, 702 II,IX | quegli che l'ha portata via era un suo innamorato». «Oh», 703 II,IX | vide che la sementa non era gittata in terreno sterile 704 II,IX | quando s'intese che Lucia era stata rapita, o si era fatta 705 II,IX | Lucia era stata rapita, o si era fatta rapire. Il monastero 706 II,IX | non aver più a parlarne ci era uscito di mente che avremmo 707 II,IX | questa sorta, disse che era pronta a metter la mano 708 II,IX | diversi romori del fatto era in istrada, per udire dalla 709 II,IX | allora far vedere che non era stato un pretesto per allontanarla, 710 II,IX | si dicesse che Lucia si era posta su quella strada per 711 II, X | attraversava rapidamente era un bosco, che anima vivente 712 II, X | che anima vivente non v'era: che le braccia villane 713 II, X | possiamo». La sua preghiera era esaudita, ma il momento 714 II, X | esaudita, ma il momento non era venuto.~Erano già due ore 715 II, X | del territorio milanese era allora ridotta a quello 716 II, X | acqua rapidamente corrente. Era l'Adda infatti a cui la 717 II, X | Resegone, alle falde del quale era la sua casa, dov'era sua 718 II, X | quale era la sua casa, dov'era sua madre, dove aveva passati 719 II, X | vecchia, domandandole dov'era condotta, pregandola di 720 II, X | niente, signor padrone, era proprio il crepacuore che 721 II, X | nel luogo che entrando le era sembrato il più nascosto, 722 II, X | al tremito dello sgomento era mista la sicurezza d'una 723 II, X | sentiva da quando a quando era stato accresciuto e corroborato 724 II, X | Lucia rimase nel suo angolo. Era questo per lei, in quella 725 II, X | spaventosa del laccio dove era stata tirata, ma rifuggiva 726 II, X | luoghi stabiliti, se tutto era in ordine, e si chiuse nella 727 II, X | pareva sapesse che questa era la corda da toccare per 728 II, X | guardava fiso, fiso; non era egli, ed io ritto e cheto 729 II, X | che coraggio aveva allora! era un uomo! e in un momento 730 II, X | pensare così un giorno, era meglio che avessi pensato 731 II, X | accompagnarono nel sonno. Era già levato il sole, e il 732 II, X | che la risoluzione gliene era rimasta) si fece alla finestra 733 II, X | concorso; e intese che s'era risaputo la sera antecedente 734 II, X | Borromeo arcivescovo di Milano era giunto improvvisamente a 735 II, X | una chiesa (che nominò, ed era alla metà della via, distante 736 II, X | cospetto... cinquant'anni sono. Era uno strano giovanetto! E 737 II, X | rimembranza nella mente del Conte era stata data nella occasione 738 II, X | invitato poscia dai frati s'era posto a sedere nel presbitero 739 II, X | Conte che fu poi del Sagrato era tra essi, anzi queglino 740 II, X | con lui; perché egli non era mai stato secondo in nessun 741 II, X | villaggio, sulla piazzetta dov'era la Chiesa, e la casa del 742 II, X | bruscamente come annojato che era di quel troppo rispetto, 743 II, X | annunziato. Il prete che era del paese, fu contento d' 744 II,XI | date ai poverelli; tutto era per lui benevolenza, e cura 745 II,XI | tutto quello che fosse utile era per lui importante, e l' 746 II,XI | e generale della carità era dal suo cuore applicata 747 II,XI | da tanti impicci in cui era tirato dalla confusione 748 II,XI | delitti, giudizj, tutto era avventato e precipitoso, 749 II,XI | ad informarsi di ciò che era creduto, insegnato, disputato, 750 II,XI | ingegni ognuno dei quali era grande. Prima che un popolo 751 III, I | Uscito nella stanza dov'era il Conte, qui pure solo 752 III, I | immaginazione: togliersi il pugnale era un pensiero troppo strano 753 III, I | venerabile aspetto. Federigo era stato vezzoso fanciullo, 754 III, I | stava sopra di sè, perché era venuto ivi spinto piuttosto 755 III, I | ora stare con quella che era smarrita. Quella buona gente, 756 III, I | quale in tutto quel tempo era stato come sui triboli, 757 III, I | Monsignore».~Il curato di Chiuso era un uomo che avrebbe lasciato 758 III, I | gloria fra gli uomini. Egli era pio in tutti i suoi pensieri, 759 III, I | fervente di Dio e degli uomini era il suo sentimento abituale: 760 III, I | e la sua idea del dovere era: tutto il bene possibile: 761 III, I | di rimanere indietro, ed era profondamente umile, senza 762 III, I | propria condizione quale era egli nella sua, la bellezza 763 III, I | poiché un gran giusto ne era partito. Ma dieci miglia 764 III, I | intraprendere.~L'altro chiamato era quel nostro Don Abbondio, 765 III, I | per togliersi d'impiccio era stato in gran parte cagione 766 III, I | giacché si sapeva ch'egli era così avaro delle parole 767 III, I | primo pensiero del quale era sempre di scolparsi a buon 768 III, I | vostra parrocchiana, che era scomparsa...?»~«Monsignore 769 III, I | sporcamente, nella cui storia era parte, e in un modo e per 770 III, I | avrebbe voluto render ragione era certamente quel Federigo 771 III, I | Borromeo. Ma questo non era ancora il peggio: si trattava 772 III, I | coppia mirabile, sui quali era dipinta una commozione diversa, 773 III, I | dall'altare al popolo, come era suo costume. In quel tempo 774 III, I | tempo in cui la carestia era l'idea la più famigliare, 775 III, I | dal popolo, nel quale s'era sparsa confusamente la notizia 776 III, I | dire che in quel giorno v'era nel suo dire qualche cosa 777 III, I | nella stanza: e la coppia era in un altro senso non meno 778 III, I | vuol dire che finora non c'era da rallegrarsi, vuol dire 779 III, I | rallegrarsi, vuol dire che egli era un gran birbone. Costui 780 III, I | la mente di Don Abbondio era ad una simile tortura, gli 781 III, I | ricordo di tutto ciò che v'era stato in lui di feroce e 782 III, I | disgrazia di Don Abbondio, era il Conte talmente occupato 783 III, I | distratto da tutto ciò che non era, egli, il cardinale, e Lucia, 784 III, I | camera, a dire che tutto erA in pronto. Don Abbondio 785 III, I | Conte, come abbiam detto, era troppo sopra pensiero per 786 III,II | La casipola del curato era, ed è tuttavia, attergata 787 III,II | certo garbo inusitato che era loro ispirato dal sentimento 788 III,II | Conte con un riserbo che non era più quel solito terrore. 789 III,II | nella Chiesa dalla porta che era spalancata, si trasse il 790 III,II | due personaggi a cavallo era sempre la stessa, anzi i 791 III,II | del cannone? ~Don Abbondio era a questo punto della sua 792 III,II | dai quali in un punto s'era fatto così diverso. Avrebbe 793 III,II | confessare il cangiamento che era accaduto nel suo animo, 794 III,II | macchinalmente la mano al luogo dov'era solito tenere una pistola, 795 III,II | visto che nessuno dei suoi era in vicinanza, alzò la voce, 796 III,II | salutata la buona donna che v'era seduta le disse sottovoce: « 797 III,II | rispose che farebbe come le era detto. Mentre il Conte le 798 III,II | il quale fino allora si era spaventato ad ogni bravo 799 III,II | sommo il loro stupore si era di vedere il loro padrone 800 III,II | impacciava davantaggio. Era una preda? Come l'aveva 801 III,II | disarmato? O che diamine era? Chinandosi umilmente davanti 802 III,II | faccenda, ma il volto del Conte era impenetrabile: e gli scherani 803 III,II | si avviò alla stanza dov'era Lucia, ed entrato in quella 804 III,II | entrato in quella che le era vicina; fece restare i lettighieri, 805 III,II | e non udendo risposta, s'era levata in fretta aveva aperte 806 III,II | ricordatevi del vostro padrone», era stata la sola risposta di 807 III,II | La vecchia brontolando s'era ritirata, e per far qualche 808 III,II | e per far qualche cosa s'era posta a rifare il suo letto; 809 III,II | rifare il suo letto; quindi era andata ad una tavola dov' 810 III,II | reliquie della cena, vi si era seduta, e s'era messa a 811 III,II | cena, vi si era seduta, e s'era messa a mangiare, accompagnando 812 III,II | faceva. E questa sua cura era spinta al segno (la delicatezza 813 III,II | tutti, che tutto ciò che era associato a questa idea 814 III,II | associato a questa idea era per lei, importante, leggiadro, 815 III,II | che l'avevano modificata.~Era costei nata (come dice il 816 III,II | dagli esempj, da tutto, era che bisognava obbedir loro: 817 III,II | quali la coscienza disse che era troppo, si ritirarono; quegli 818 III,II | donna accostumata com'ell'era. Tener disposto il pranzo 819 III,II | accudire insomma ad essi, era la sua occupazione più ordinaria: 820 III,II | questo unico interesse che era quasi divenuto un istinto: 821 III,II | anzi ogni altra regola si era a poco a poco quasi smarrita 822 III,II | quali ella partecipava, era divenuta una applicazione 823 III,II | irregolare, violenta del Conte era per lei una specie di giustizia 824 III,II | giustizia fatale; spiacergli era colpa o sventura, male insomma. 825 III,II | quelle poche volte che le era lecito di straziarli impunemente 826 III,II | io non ci ho colpa — non era un pensiero che rassicurasse 827 III,II | la vecchia, perché ella era solita a vedere che il padrone 828 III,II | nella luce chiara, non era desta perfettamente. Le 829 III,II | coscienza.~In questo stato era Lucia sempre rannicchiata, 830 III,II | quale se lo stato presente era intollerabile, ogni mutazione 831 III,II | intollerabile, ogni mutazione era però una contingenza di 832 III,II | Lucia, per la quale il Conte era ridivenuto orrendo, da poich' 833 III,II | seguivano s'accorse che era varcata la soglia, cominciò 834 III,II | potè discernere quello che era reale, quello che era possibile. 835 III,II | che era reale, quello che era possibile. La buona donna 836 III,II | sentimento predominante era allora la gioja di uscire 837 III,II | ricondurre Lucia al Cardinale, era tuttavia troppo compreso 838 III,II | Abbondio. Ed oltre il resto era anche un po' umiliato internamente 839 III,II | Conte non si conosceva: s'era fatta nel suo animo una 840 III,II | rivoluzione della quale egli non s'era reso ben conto: v'eran nati 841 III,II | che questa pusillanimità era una nuova sollecitudine 842 III,II | lungo digiuno. L'invito era ben altrimenti gradevole 843 III,II | curato, entrò in quella dove era ricoverata Lucia, alla quale 844 III,II | La frugalità di Federigo era tanto al di qua della temperanza, 845 III,II | visitando la diocesi egli era ospite dei parrochi, questi 846 III,II | trattamento fastoso non era il mezzo di entrare in grazia 847 III,II | parte, la borsa del curato era ordinariamente e tanto più 848 III,II | della miseria universale era tanto terribile, e tanto 849 III,II | faccende pastorali per le quali era venuto. Ma in quel giorno 850 III,II | Ma in quel giorno non v'era riposo per lui che nello 851 III,II | quel buon prete Morazzone era tanto ben coltivata che 852 III,II | notizia; perché, né fra noi v'era chi fosse ardito d'inchiederne 853 III,II | a piede, e disarmato com'era al castello, e fece la strada 854 III,II | proposito di nuova condotta si era che una gran parte di questi 855 III,II | vita solo perché questo era un dovere, e che era un 856 III,II | questo era un dovere, e che era un dovere soltanto fin dove 857 III,II | volte nell'offendere, s'era ora trasformata in una vigorosa 858 III,II | disposizione a tollerare: era un dissimile ma eguale anzi 859 III,II | dati a mal fare, che quanto era in lui egli gli avrebbe 860 III,II | dal suo servizio, ch'egli era dolente di perdergli, ma 861 III,II | risoluzione del padrone, ma tanto era il predominio che il carattere 862 III,II | Questa idea di conversione era confusa nei loro cervellacci, 863 III,II | quel rincoramento che s'era manifestato nella popolazione 864 III,II | testa, ma quando la folla era con lui, e sarebbe stata 865 III,II | rivolse a quello che più gli era vicino, e gli chiese risolutamente 866 III,II | fino nelle scuse non v'era mai un momento in cui il 867 III,III | curato, tutto il popolo che era stivato nella chiesa, o 868 III,III | andare al paese di Lucia, ch'era discosto circa tre miglia, 869 III,III | annunziare ad Agnese ciò ch'era accaduto, e di condurla 870 III,III | proporre una faccenda che era tanto in armonia con quel 871 III,III | salute di quel giorno v'era per Lucia una gioja, e la 872 III,III | rendeva ancora più viva: ma era stata una gioja ben turbolenta 873 III,III | della calma quella gioja era alterata continuamente dalle 874 III,III | mesceva a tutti gli altri, era quello del voto fatto nella 875 III,III | d'esserne pentita, ma lo era; le sembrava orribile sconoscenza 876 III,III | rammaricarsene quando il dono era ottenuto, le sembrava che 877 III,III | ma il pensiero di Fermo era per lei una tentazione, 878 III,III | rispingerlo. La poveretta non era istrutta abbastanza per 879 III,III | senza piena coscienza non era un voto; e che ella già 880 III,III | sarebbe stato impossibile.~Era la poveretta in questi pensieri, 881 III,III | commozioni. L'assenza di Fermo era certo dolorosa per lei; 882 III,III | ma quando seppe ch'egli era in sicuro, provò quasi una 883 III,III | pensiero che la tentazione era lontana, che l'esecuzione 884 III,III | Lucia, e la buona donna che era stata a prenderla. Questa 885 III,III | ve n'aveva due, e tutto era più che in regola. Pure 886 III,III | potesse esser veduto da chi era nell'altra stanza, e così 887 III,III | terza: quando seppe che era la madre di Lucia, si rallegrò 888 III,III | cosa di quella donna che era per lui un tristo mistero. 889 III,III | disse a ciascuna ciò che era più opportuno: ringraziò 890 III,III | un imbarazzo che in lei era un po' comico, perché voleva 891 III,III | fondo delle loro relazioni era vero; e questo fondo aveva 892 III,III | interesse. Il Conte del Sagrato era nome d'una terribile celebrità 893 III,III | portare tanti cangiamenti era un argomento all'universale 894 III,III | per l'uomo di Dio che ne era stato lo stromento. E quello 895 III,III | interessante quella conversione era l'averne veduto un effetto 896 III,III | Don Abbondio, l'interesse era ancor più grande che per 897 III,III | per essi la povera giovane era Lucia, quella Lucia che 898 III,III | se ne va: il Griso stesso era avvilito. Costoro s'erano 899 III,III | tollerato in pace, perché era certo che gli altri che 900 III,III | idee e di causa; ognuno era certo che la cosa era intesa 901 III,III | ognuno era certo che la cosa era intesa da mille come da 902 III,III | ragione inversa di quello che era accaduto ai bravi e a Don 903 III,III | La liberazione di Lucia era l'argomento dei discorsi 904 III,III | di tutti quegli sguardi era una, quella dell'orrore. 905 III,III | sentivano che a quei pensieri era unita una forza. La giustizia 906 III,III | aveva trionfato, il cielo s'era manifestato per l'innocente, 907 III,III | stesso tempo. L'iniquità era conosciuta, e perdendo un 908 III,III | tutte queste considerazioni, era la notizia sparsa che il 909 III,III | forza, tutto lo splendore era per la pietà e per la giustizia. 910 III,III | allora avveduti ch'egli era un ribaldo, il podestà doveva 911 III,III | punto su tanti volti quale era il sentimento universale 912 III,III | visita. Il Conte del Sagrato era venuto quivi di buon mattino 913 III,III | folla, e dopo il Cardinale era egli il personaggio che 914 III,III | andargli incontro. Don Abbondio era stato quei dì un po' malato; 915 III,III | altrove, che la sua salute era soggetta ad alterazioni 916 III,III | a quella verità che non era stata nudamente espressa 917 III,III | fede e giudiziosamente. Si era quindi fatta una legge di 918 III,III | per nulla quello che gli era stato riferito. Quindi non 919 III,III | questo fatto, e sincero com'era, non lasciava trasparire 920 III,III | da un breve discorso ch'era uso di fare al popolo sulla 921 III,III | egli andava a visitare, non era la minima delle sue pastorali 922 III,III | leggiero pericolo. Da per tutto era mestieri prima di tutto 923 III,III | allontanare la folla; tanto v'era allora d'incomposto anche 924 III,III | certo che ogni pericolo era cessato per lei, giacché 925 III,III | poscia andò nella Chiesa come era uso. Le funzioni non erano 926 III,III | ma quella casa che non era stata per lei un asilo, 927 III,III | divenuto ora impossibile. Era terribilmente in forse di 928 III,III | ch'egli sapesse ch'ella era in tutto degna di lui. Avrebbe 929 III,III | dire (giacché questa non era l'idea precisa di Lucia) 930 III,III | Quanto a Don Rodrigo, egli era messo almeno per qualche 931 III,III | sua vita passata; ma non v'era oggetto nella casa, non 932 III,III | oggetto nella casa, non v'era angolo al quale non fossero 933 III,III | Chiesa aveva chiesto se Lucia era arrivata, e che udendo di 934 III,III | ingiunzioni l'una delle quali era ineseguibile, e l'altra 935 III,III | condotta nella stanza dov'era Federigo, il quale la ricevè 936 III,III | tosto conchiuso.~Questo era un punto ancor più rematico. « 937 III,III | non ha fatto male, perché era un giovane di timor di Dio».~« 938 III,III | Cardinale giacché altri non v'era a cui domandare, si volse 939 III,III | in faccia per vedere se v'era scritto il matrimonio, ma 940 III,III | avvide tosto che questa non era una risposta che stesse 941 III,III | che nella via ordinaria, era il vostro dovere, avete 942 III,III | e come questo sentimento era incomparabilmente più forte 943 III,IV | faccia di quell'uomo, ch'egli era destinato a non poter mai 944 III,IV | vegliare? Che! il lupo s'era mostrato, le pecore pascevano 945 III,IV | Chiedere a Dio la forza che vi era necessaria, e Dio ve l'avrebbe 946 III,IV | clandestino. E quel suo sposo, era una buona lana, è andato 947 III,IV | che egli possa aver fatto. Era egli prima d'ora uomo di 948 III,IV | se quest'anima la quale era stata affidata a voi, s' 949 III,IV | provocata, esacerbata: era una tentazione: ma non la 950 III,IV | la fine. Quell'infelice era sopraffatto dallo spettacolo 951 III,IV | suo Dio. Non dite ch'egli era disposto alla perversità, 952 III,IV | ammonizione, ma al tuono con cui era fatta: e non s'affannava 953 III,IV | chiederò conto di quegli che le era promesso; e s'egli è innocente... 954 III,IV | che il Conte del Sagrato era venuto ogni mattina a quella 955 III,IV | Ma in questo giorno egli era venuto con un disegno che 956 III,IV | bravi e di tiranni, non v'era uomo più al caso di dare 957 III,IV | l'ora in cui il Cardinale era solito di desinare, e quando 958 III,IV | spettatori, fra i quali era già corsa la notizia di 959 III,IV | senza un pretesto, perché era un iniquo: ho sentite le 960 III,IV | m'aveste offeso, perché era più forte di voi, e scellerato. 961 III,IV | di lei per salvarmi. Io era nelle unghie di chi mi voleva 962 III,IV | andate a quel modo. Non era destinato che fossimo... 963 III,IV | provvederà Iddio».~Agnese era onesta e buona, e per quanto 964 III,IV | tenere sicuramente. Ma Agnese era rimasta colpita di quella 965 III,IV | materna, allegando sempre che era inutile il pensare a cose 966 III,IV | cuore del buon vecchio non era abbastanza tranquillo. Per 967 III,IV | degli animi, di vedere se v'era rimasta in paese gente di 968 III,IV | alcuni giorni prima non era stata sicura. Il Cappellano 969 III,IV | Cappellano fece ciò che gli era stato imposto; parlò al 970 III,IV | fu accertato che nulla v'era da temere. Anzi appena si 971 III,IV | si presentavano quando v'era il bisogno? Eh! perché v' 972 III,IV | il bisogno? Eh! perché v'era il bisogno.~Avuta questa 973 III,IV | Oltre di che, Donna Beatrice era nota a Federigo assai più 974 III,IV | che quella riputazione non era menzognera. Quando adunque 975 III,IV | perché l'affare di Lucia era stato tanto clamoroso che 976 III,IV | aggiunse che però tutto non era finito, che quella povera 977 III,IV | da un tanto pericolo non era pure in sicuro, non aveva 978 III,IV | erano le cose per le quali s'era fatta una festa di venire 979 III,IV | qualche volta verso ciò che era veramente stimabile. Oltre 980 III,IV | quali abbiamo parlato si era Federigo trasportato a visitar 981 III,IV | valle di San Martino che era allora nel dominio veneto 982 III,IV | tosto alla stazione vicina. Era la chiesa dov'egli si trovava, 983 III,IV | quella superficie uniforme era interrotta da tende alzate 984 III,IV | concorso; e gli fu detto che era gente accorsa da tutta la 985 III,IV | in via, s'accorse che non era niente, e che la processione 986 III,IV | ma tutto fu inutile: gli era come un dire al fiume, torna 987 III,IV | miglia di cammino, l'ora era tarda, quando il Cardinale 988 III,IV | quando il Cardinale che era digiuno e già da lungo tempo 989 III,IV | visto che quel giorno gli era forza desinare in pubblico, 990 III,IV | affermarono che questo era il suo solito pranzo, quando 991 III,IV | cammino, e che quello che gli era imbandito in casa non ne 992 III,IV | copriva la mensa d'un uomo che era sobrio per potere esser 993 III,IV | Oh Ercole!» (il santo era degno del voto) «Oh Ercole!» 994 III,IV | La sua benevolenza non era nazionale, né aristocratica, 995 III,IV | rettorica, Federigo Borromeo era più grand'uomo che Fabricio; 996 III,IV | per meglio dire Federigo era veramente grand'uomo, per 997 III, V | di brigata al covile, ma era fatica perduta; uno si sbandava 998 III, V | sconcerti della notte passata s'era aggiunto ora un dolore, 999 III, V | sempre quel Don Rodrigo che era la prima cagione dei guaj: 1000 III, V | fango negli altri spazj era presso che impraticabile: