Capitolo
1 Intro| Introduzione~ ~Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono
2 Intro| comandante del castello di Milano, cavalier di sant'Iago,
3 II | questo mondo.~Gli statuti di Milano, per esempio, non prescrivevano
4 II | arbitrio che negli statuti di Milano fu poi sottinteso.~Nelle
5 II | gride de' governatori di Milano, l'autorità de' quali era
6 II | secolo XVI, e senator di Milano: "Arbitrio non vuol dir
7 III | sicuro: avevan furia. Tutto Milano sapeva (è il vocabolo usato
8 III | attesta che nel foro di Milano prevaleva la consuetudine
9 III | superiore.~Ma il senato di Milano era tribunal supremo; in
10 III | s'intende. E il senato di Milano, da cui il pubblico aspettava
11 III | il quale, come senator di Milano in quel tempo, fu uno de'
12 V | Castellano nel Castello di Milano". Danari, però, non solo
13 V | del signor Castellano di Milano". Il difensor del Padilla
14 VI | Cordova, nella sua partenza da Milano; e gli aveva dato danari,
15 VI | era di farsi padrone di Milano; e a lui prometteva di farlo
16 VI | trasferito, fu condotto a Milano il 10 di gennaio del 1631,
17 VI | partito per andarci: da Milano; se a Milano fosse mai tornato
18 VI | andarci: da Milano; se a Milano fosse mai tornato in quell'
19 VI | memoria" se non si trovò in Milano nel tal tempo, nel tal altro:
20 VI | la proposta d'avvelenar Milano. Rispose che non conosceva
21 VI | nominare; replica che non era a Milano in que' diversi tempi.~Dopo
22 VI | quello che si faceva in Milano, ma che non era perfetto,
23 VII | punito, stando ancora in Milano l'iscrizioni e le memorie
24 VII | e un'altra iscrizione di Milano, come prova d'una sconfitta
25 VII | più rinomato di quel di Milano, ove nel contagio del 1630,
26 VII | Ho trovato gente savia in Milano, che aveva buone relazioni
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