Capitolo

 1 IV    |     entrargli in corpo una gran vergogna di tutto quel tempo che
 2  V    |    ripieghi. "Mettere un po' di vergogna a don Abbondio, e fargli
 3  V    |    quanto manchi al suo dovere? Vergogna e dovere sono un nulla per
 4 VII   |          esacerbata anche dalla vergogna di quella debolezza passeggiera.
 5 VIII  |        i villani ce ne daranno. Vergogna! Dietro a me, e uniti -.
 6 VIII  |      un'infamità; e sarebbe una vergogna per il paese, se ogni birbone
 7 IX    |      buona risoluzione, ora per vergogna di palesare uno sproposito.
 8 IX    |   dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso, col terrore
 9 IX    |         era l'apprensione della vergogna. Le frasi, le parole, le
10  X    |         timore, preparata dalla vergogna, e mossa in quel punto da
11 XII   |         ferri; giu quelle mani. Vergogna! Voi altri milanesi, che,
12 XIII  |    ammazzato che fosse.~- Oibò! vergogna! - scappò fuori Renzo, inorridito
13 XIII  |       quale era compreso lui. - Vergogna! Vogliam noi rubare il mestiere
14 XVII  |        sentiva più vivamente la vergogna delle proprie scappate,
15 XVIII | Tramaglino è una disgrazia, una vergogna, un delitto: il paese è
16 XXIII |     altra parte una stizza, una vergogna di venir lì come un pentito,
17 XXIV  |     viso rosso; anche una certa vergogna della madre stessa, una
18 XXIV  |     mute dalla sorpresa e dalla vergogna. Ma il tono di quella voce,
19 XXIV  |       risposta, strozzata dalla vergogna. Ma il marito, messo in
20 XXV   |     come invincibilmente, dalla vergogna e da' vari timori che abbiam
21 XXV   |   questa dottrina. Che dico? oh vergogna! il mondo stesso la rifiuta:
22 XXVII |         con la voce tremante di vergogna, di dolore, e di quello
23 XXVIII|   esitanti tra il bisogno e una vergogna non ancor domata, smunti,
24 XXVIII|       necessità, un dolore, una vergogna, coloro di cui era il mestiere;
25 XXVIII|  fremito, nella Provvisione era vergogna, stordimento, incertezza.
26 XXIX  |      buon mezzo di cancellar la vergogna di non aver saputo fare