III. Lo Spirito e
la Parola di Dio nel tempo delle promesse
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Dalle origini fino alla “pienezza del tempo” ( [link] Gal
4,4), la missione congiunta del Verbo e dello Spirito del Padre
rimane nascosta, ma è all'opera. Lo Spirito di Dio va preparando il tempo del
Messia, e l'uno e l'altro, pur non essendo ancora pienamente rivelati, vi sono
già promessi, affinché siano attesi e accolti al momento della loro manifestazione.
Per questo, quando la Chiesa legge l'Antico Testamento, [Cf
[link] 2Cor 3,14 ] vi cerca [Cf [link] Gv
5,39; [link] Gv 5,46 ] ciò che lo Spirito, “che ha
parlato per mezzo dei profeti”, vuole dirci di Cristo.
Con
il termine “profeti”, la fede della Chiesa intende in questo caso tutti coloro
che furono ispirati dallo Spirito Santo nel vivo annuncio e nella redazione dei
Libri Sacri, sia dell'Antico sia del Nuovo Testamento. La tradizione giudaica
distingue la Legge [i primi cinque libri o Pentateuco], i Profeti
[corrispondenti ai nostri libri detti storici e profetici] e gli Scritti
[soprattutto sapienziali, in particolare i Salmi] [Cf [link] Lc
24,44 ].
Nella
creazione
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La Parola di Dio e il suo Soffio sono all'origine dell'essere e della vita di
ogni creatura: [Cf [link] Sal 33,6;
[link] Sal 104,30; [link] Gen
1,2; [link] Gen 2,7;
[link] Qo 3,20-21; [link] Ez
37,10 ]
È
proprio dello Spirito Santo governare, santificare e animare la creazione,
perché egli è Dio consustanziale al Padre e al Figlio. . . Egli ha potere sulla
vita, perché, essendo Dio, custodisce la creazione nel Padre per mezzo del
Figlio [Liturgia bizantina, Tropario del mattino delle domeniche del secondo
modo].
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“Quanto all'uomo, Dio l'ha plasmato con le sue proprie mani [cioè il Figlio e
lo Spirito Santo]. . . e sulla carne plasmata disegnò la sua propria forma, in
modo che anche ciò che era visibile portasse la forma divina [Sant'Ireneo di
Lione, Demonstratio apostolica, 11].
Lo
Spirito della promessa
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Sfigurato dal peccato e dalla morte, l'uomo rimane “a immagine di Dio”, a
immagine del Figlio, ma è privo “della Gloria di Dio” ( [link] Rm
3,23), della “somiglianza”. La Promessa fatta ad Abramo inaugura
l'Economia della salvezza, al termine della quale il Figlio stesso assumerà
“l'immagine” [Cf [link] Gv 1,14; [link] Fil
2,7 ] e la restaurerà nella “somiglianza” con il Padre, ridonandole
la Gloria, lo Spirito “che dà la vita”.
706
Contro ogni speranza umana, Dio promette ad Abramo una discendenza, come frutto
della fede e della potenza dello Spirito Santo [Cf [link] Gen
18,1-15; [link] Lc 1,26-38; [link] Lc
1,54-55; [link] Gv 1,12-13;
[link] Rm 4,16-21 ]. In essa saranno benedetti tutti
i popoli della terra [Cf [link] Gen 12,3 ]. Questa
discendenza sarà Cristo, [Cf [link] Gal 3,16 ] nel quale
l'effusione dello Spirito Santo riunirà “insieme i figli di Dio che erano
dispersi” ( [link] Gv 11,52). Impegnandosi con giuramento,
[Cf [link] Lc 1,73 ] Dio si impegna già al dono del suo
Figlio Prediletto [Cf [link] Gen 22,17-19;
[link] Rm 8,32; [link] Gv 3,16 ] e al
dono “dello Spirito Santo che era stato promesso. . . in attesa della completa
redenzione di coloro che Dio si è acquistato” ( [link] Ef
1,13-14) [Cf [link] Gal 3,14 ].
Nelle
Teofanie e nella Legge
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Le Teofanie [manifestazioni di Dio] illuminano il cammino della Promessa, dai
Patriarchi a Mosè e da Giosuè fino alle visioni che inaugurano la missione dei
grandi profeti. La tradizione cristiana ha sempre riconosciuto che in queste
Teofanie si lasciava vedere e udire il Verbo di Dio, ad un tempo rivelato e
“adombrato” nella nube dello Spirito Santo.
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Questa pedagogia di Dio appare specialmente nel dono della Legge [Cf
[link] Es 19-20; [link] Dt
1-5; [link] Dt 6-11; [link] Dt
29-30 ], la quale è stata donata come un “pedagogo” per condurre il
Popolo a Cristo ( [link] Gal 3,24). Tuttavia, la sua
impotenza a salvare l'uomo, privo della “somiglianza” divina, e l'accresciuta
conoscenza del peccato che da essa deriva [Cf [link] Rm 3,20
] suscitano il desiderio dello Spirito Santo. I gemiti dei Salmi lo
testimoniano.
Nel
Regno e nell'esilio
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La Legge, segno della Promessa e dell'Alleanza, avrebbe dovuto reggere il cuore
e le istituzioni del Popolo nato dalla fede di Abramo. “Se vorrete ascoltare la
mia voce e custodirete la mia alleanza, sarete per me un regno di sacerdoti e
una nazione santa” ( [link] Es 19,5-6) [Cf
[link] 1Pt 2,9 ]. Ma, dopo Davide, Israele cede alla
tentazione di divenire un regno come le altre nazioni. Ora il Regno, oggetto
della promessa fatta a Davide, [Cf [link] 2Sam 7;
[link] Sal 89; [link] Lc
1,32-33 ] sarà l'opera dello Spirito Santo e apparterrà ai poveri
secondo lo Spirito.
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La dimenticanza della Legge e l'infedeltà all'Alleanza conducono alla morte: è l'esilio,
apparente smentita delle promesse, di fatto misteriosa fedeltà del Dio
salvatore e inizio della restaurazione promessa, ma secondo lo Spirito. Era
necessario che il Popolo di Dio subisse questa purificazione; [Cf
[link] Lc 24,26 ] l'esilio immette già l'ombra della croce
nel disegno di Dio, e il “resto” dei poveri che ritorna dall'esilio è una delle
figure più trasparenti della Chiesa.
L'attesa
del Messia e del suo Spirito
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“Ecco, faccio una cosa nuova” ( [link] Is 43,19). Cominciano
a delinearsi due linee profetiche, fondate l'una sull'attesa del Messia,
l'altra sull'annunzio di uno Spirito nuovo; esse convergono sul piccolo
“resto”, il popolo dei poveri, [Cf [link] Sof 2,3 ] che
attende nella speranza il “conforto d'Israele” e la “redenzione di Gerusalemme”
( [link] Lc 2,25; [link] Lc 2,38).
Si
è visto precedentemente come Gesù compia le profezie che lo riguardano. Qui ci
si limita a quelle in cui è più evidente la relazione fra il Messia e il suo
Spirito.
712
I tratti del volto del Messia atteso cominciano a emergere nel Libro
dell'Emmanuele [Cf [link] Is 6-12; 712 “Quando Isaia
vide la Gloria” di Cristo: [link] Gv 12,41 ], in particolare
in [link] Is 11,1-2 :
Un
germoglio spunterà dal tronco di Jesse,
un
virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su
di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del
Signore.
713
I tratti del Messia sono rivelati soprattutto nei canti del Servo [
[link] Is 42,1-9; cf [link] Mt
12,18-21; [link] Gv 1,32-34, poi
[link] Is 49,1-6; cf [link] Mt 3,17;
[link] Lc 2,32 , infine [link] Is
50,4-10 e [link] Is 52,13-53,12 ]. Questi
canti annunziano il significato della Passione di Gesù, e indicano così in
quale modo egli avrebbe effuso lo Spirito Santo per vivificare la moltitudine:
non dall'esterno, ma assumendo la nostra “condizione di servi” [Cf
[link] Fil 2,7 ]. Prendendo su di sé la nostra morte, può
comunicarci il suo Spirito di vita.
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Per questo Cristo inaugura l'annunzio della Buona Novella facendo suo questo
testo di Isaia ( [link] Lc 4,18-19): [Cf
[link] Is 61,1-2 ]
Lo
Spirito del Signore Dio è su di me,
perché
il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
mi
ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a
fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a
proclamare la libertà degli schiavi,
la
scarcerazione dei prigionieri,
a
promulgare l'anno di misericordia del Signore.
715
I testi profetici concernenti direttamente l'invio dello Spirito Santo sono
oracoli in cui Dio parla al cuore del suo Popolo nel linguaggio della Promessa,
con gli accenti dell'amore e della fedeltà [Cf [link] Ez
11,19; [link] Ez 36,25-28;
[link] Ez 37,1-14; [link] Ger
31,31-34; e [link] Gl 3,1-5, di cui san
Pietro proclamerà il compimento il mattino di Pentecoste: cf
[link] At 2,17-21 ]. Secondo queste promesse, negli
“ultimi tempi”, lo Spirito del Signore rinnoverà il cuore degli uomini
scrivendo in essi una Legge nuova; radunerà e riconcilierà i popoli dispersi e
divisi; trasformerà la primitiva creazione e Dio vi abiterà con gli uomini
nella pace.
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Il popolo dei “poveri”, [Cf [link] Sof 2,3;
[link] Sal 22,27; [link] Sal
34,3; [link] Is 49,13; [link] Is
61,1; ecc] gli umili e i miti, totalmente abbandonati ai
disegni misteriosi del loro Dio, coloro che attendono la giustizia, non degli
uomini ma del Messia, è alla fine la grande opera della missione nascosta dello
Spirito Santo durante il tempo delle promesse per preparare la venuta di
Cristo. È il loro cuore, purificato e illuminato dallo Spirito, che si esprime
nei Salmi. In questi poveri, lo Spirito prepara al Signore “un popolo ben
disposto” ( [link] Lc 1,17).
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