III. Il nome
cristiano
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Il sacramento del Battesimo è conferito “nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo”( [link] Mt 28,19 ). Nel Battesimo il
nome del Signore santifica l'uomo e il cristiano riceve il proprio nome nella
Chiesa. Può essere il nome di un santo, cioè di un discepolo che ha vissuto con
esemplare fedeltà al suo Signore. Il patrocinio del santo offre un modello di
carità ed assicura la sua intercessione. Il “nome di Battesimo” può anche
esprimere un mistero cristiano o una virtù cristiana. “I genitori, i padrini e
il parroco abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso
cristiano” [ [link] Codice di Diritto Canonico, 855].
2157
Il cristiano incomincia la sua giornata, le sue preghiere, le sue azioni con il
segno della croce, “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen”. Il battezzato consacra la giornata alla gloria di Dio e invoca la grazia
del Salvatore, la quale gli permette di agire nello Spirito come figlio del
Padre. Il segno della croce ci fortifica nelle tentazioni e nelle difficoltà.
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Dio chiama ciascuno per nome [Cf [link] Is 43,1;
[link] Gv 10,3 ]. Il nome di ogni uomo è sacro. Il nome è
l'icona della persona. Esige il rispetto, come segno della dignità di colui che
lo porta.
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Il nome ricevuto è un nome eterno. Nel Regno, il carattere misterioso ed unico
di ogni persona segnata dal nome di Dio risplenderà in piena luce. “Al
vincitore darò. . . una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo,
che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve” ( [link] Ap
2,17 ). “Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme
centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome
e il nome del Padre suo” ( [link] Ap 14,1 ).
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