Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Catechismo della Chiesa Cattolica

IntraText CT - Lettura del testo
corrige.it
intelligenza artificiale ortografica
Il servizio automatico di controllo finale che verifica ogni parola nel contesto
e trova erri in visi bili ai norma li con troll i orto grafi ci

Provalo sui tuoi documenti. Gratis

  • PARTE TERZA LA VITA IN CRISTO
    • SEZIONE SECONDA I DIECI COMANDAMENTI
      • CAPITOLO SECONDO “AMERAI IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO”
        • Articolo 8 L'OTTAVO COMANDAMENTO
          • II. “Rendere testimonianza alla verità”
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

II. Rendere testimonianza alla verità

 

2471 Davanti a Pilato Cristo proclama di essere “venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità” (  [link] Gv 18,37 ). Il cristiano non deve vergognarsi “della testimonianza da rendere al Signore”(  [link] 2Tm 1,8 ). Nelle situazioni in cui si richiede che si testimoni la fede, il cristiano ha il dovere di professarla senza equivoci, come ha fatto san Paolo davanti ai suoi giudici. Il credente deveconservare una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini” (  [link] At 24,16 ).

 

2472 Il dovere dei cristiani di prendere parte alla vita della Chiesa li spinge ad agire come testimoni del Vangelo e degli obblighi che ne derivano. Tale testimonianza è trasmissione della fede in parole e opere. La testimonianza è un atto di giustizia che comprova o fa conoscere la verità [ Cf  [link] Mt 18,16 ].

 

Tutti i cristiani, dovunque vivono, sono tenuti a manifestare con l'esempio della vita e con la testimonianza della parola l'uomo nuovo, che hanno rivestito col Battesimo, e la forza dello Spirito Santo, dal quale sono stati rinvigoriti con la Confermazione [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 11].

 

 

2473 Il martirio è la suprema testimonianza resa alla verità della fede; il martire è un testimone che arriva fino alla morte. Egli rende testimonianza a Cristo, morto e risorto, al quale è unito dalla carità. Rende testimonianza alla verità della fede e della dottrina cristiana. Affronta la morte con un atto di fortezza. “Lasciate che diventi pasto delle belve. Solo così mi sarà concesso di raggiungere Dio” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos, 4, 1].

 

2474 Con la più grande cura la Chiesa ha raccolto i ricordi di coloro che, per testimoniare la fede, sono giunti sino alla fine. Si tratta degli Atti dei Martiri. Costituiscono gli archivi della Verità scritti a lettere di sangue:

 

 

Nulla mi gioverebbe tutto il mondo e tutti i regni di quaggiù; per me è meglio morire per [unirmi a] Gesù Cristo, che essere re sino ai confini della terra. Io cerco colui che morì per noi; io voglio colui che per noi risuscitò. Il momento in cui sarò partorito è imminente. . [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos, 4, 1].

Ti benedico per avermi giudicato degno di questo giorno e di quest'ora, degno di essere annoverato tra i tuoi martiri. . . Tu hai mantenuto la tua promessa, o Dio della fedeltà e della verità. Per questa grazia e per tutte le cose, ti lodo, ti benedico, ti rendo gloria per mezzo di Gesù Cristo, sacerdote eterno e onnipotente, Figlio tuo diletto. Per lui, che vive e regna con te e con lo Spirito, sia gloria a te, ora e nei secoli dei secoli. Amen [San Policarpo, in Martyrium Polycarpi, 14, 2-3].

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License