Articolo 3
GUIDE PER LA PREGHIERA
Una
nube di testimoni
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I testimoni che ci hanno preceduto nel Regno, [Cf [link] Eb
12,1 ] specialmente coloro che la Chiesa riconosce come “santi”,
partecipano alla tradizione vivente della preghiera, mediante l'esempio della
loro vita, la trasmissione dei loro scritti e la loro preghiera oggi. Essi
contemplano Dio, lo lodano e non cessano di prendersi cura di coloro che hanno
lasciato sulla terra. Entrando nella “gioia” del loro Signore, essi sono stati
stabiliti “su molto” [Cf [link] Mt 25,21 ]. La loro
intercessione è il più alto servizio che rendono al Disegno di Dio. Possiamo e
dobbiamo pregarli d'intercedere per noi e per il mondo intero.
2684
Nella comunione dei santi si sono sviluppate, lungo la storia delle Chiese,
diverse spiritualità. Il carisma personale di un testimone dell'Amore di Dio
per gli uomini si è potuto trasmettere, come “lo spirito” di Elia a Eliseo [Cf
[link] 2Re 2,9 ] e a Giovanni Battista, [Cf
[link] Lc 1,17 ] perché alcuni discepoli avessero parte a
tale spirito [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Perfectae caritatis, 2]. Una
spiritualità è anche alla confluenza di altre correnti, liturgiche e
teologiche, e testimonia dell'inculturazione della fede in un contesto umano e
nella sua storia. Le spiritualità cristiane partecipano alla tradizione vivente
della preghiera e sono guide indispensabili per i fedeli. Esse, nella loro
ricca diversità, riflettono l'unica e pura Luce dello Spirito Santo.
Lo
Spirito è veramente il luogo dei santi, e per lo Spirito il santo è una dimora
particolarmente adatta, poiché il santo si offre ad abitare con Dio ed è
chiamato suo tempio [San Basilio di Cesarea, Liber de Spiritu Sancto, 26, 62:
PG 32, 184A].
Servitori
della preghiera
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La famiglia cristiana è il primo luogo dell'educazione alla preghiera. Fondata
sul sacramento del Matrimonio, essa è “la Chiesa domestica” dove i figli di Dio
imparano a pregare “come Chiesa” e a perseverare nella preghiera. Per i
fanciulli in particolare, la preghiera familiare quotidiana è la prima
testimonianza della memoria vivente della Chiesa pazientemente risvegliata
dallo Spirito Santo.
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I ministri ordinati sono anch'essi responsabili della formazione alla preghiera
dei loro fratelli e delle loro sorelle in Cristo. Servitori del buon Pastore,
essi sono ordinati per guidare il popolo di Dio alle vive sorgenti della
preghiera: la Parola di Dio, la Liturgia, la vita teologale, l'Oggi di Dio
nelle situazioni concrete [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 4-6].
2687
Numerosi religiosi hanno dedicato l'intera loro vita alla preghiera. Dopo gli
anacoreti del deserto d'Egitto, eremiti, monaci e monache hanno consacrato il
loro tempo alla lode di Dio e all'intercessione per il suo popolo. La vita
consacrata non si sostiene e non si diffonde senza la preghiera; questa è una
delle vive sorgenti della contemplazione e della vita spirituale nella Chiesa.
2688
La catechesi dei fanciulli, dei giovani e degli adulti mira a che la Parola di
Dio sia meditata nella preghiera personale, sia attualizzata nella preghiera
liturgica ed interiorizzata in ogni tempo perché dia il suo frutto in una vita
nuova. La catechesi rappresenta anche il momento in cui la pietà popolare può
essere vagliata ed educata [Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi
tradendae, 54]. La memorizzazione delle preghiere fondamentali offre un
supporto indispensabile alla vita della preghiera, però è di somma importanza
che se ne faccia gustare il senso [Cf ibid., 55].
2689
I gruppi di preghiera, come pure le “scuole di preghiera” sono, oggi, uno dei
segni e uno degli stimoli al rinnovamento della preghiera nella Chiesa, a
condizione che si attinga alle fonti autentiche della preghiera cristiana. La
sollecitudine per la comunione è segno della vera preghiera nella Chiesa.
2690
Lo Spirito Santo dà ad alcuni fedeli doni di saggezza, di fede e di
discernimento in vista di quel bene comune che è la preghiera (direzione
spirituale). Gli uomini e le donne che ne sono dotati sono veri servitori della
vivente tradizione della preghiera:
Per
questo l'anima che vuole progredire nella perfezione, deve, secondo il consiglio
di san Giovanni della Croce, “guardare attentamente in quali mani si mette
perché il discepolo sarà uguale al maestro, il figlio al padre”. E ancora: “E'
necessario che [la guida] sia saggia, prudente e ricca di esperienza. . . Se i
direttori non hanno anche l'esperienza di quanto è più sublime, mai riusciranno
ad incamminarvi le anime, allorché Dio ve le vorrà condurre”, anzi non le
comprenderanno neppure [Cf San Giovanni della Croce, Fiamma viva d'amore,
strofa 3].
Luoghi
favorevoli alla preghiera
2691
La chiesa, casa di Dio, è il luogo proprio della preghiera liturgica per la
comunità parrocchiale. E' anche il luogo privilegiato dell'adorazione della
presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento. La scelta di un luogo adatto
non è indifferente alla verità della preghiera:
-
per la preghiera personale, questo luogo può essere un “angolo di preghiera”,
con la Sacra Scrittura e delle icone, per essere là, “nel segreto” davanti al
nostro Padre [Cf [link] Mt 6,6 ]. In una famiglia cristiana,
questa specie di piccolo oratorio favorisce la preghiera in comune;
-
nelle regioni in cui ci sono monasteri, è vocazione di queste comunità favorire
condivisione della Preghiera delle Ore con i fedeli e permettere la solitudine
necessaria ad una preghiera personale più intensa; [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Perfectae
caritatis, 7]
-
i pellegrinaggi evocano il nostro cammino sulla terra verso il cielo. Sono
tradizionalmente tempi forti di rinnovamento della preghiera. I santuari, per i
pellegrini che sono alla ricerca delle loro vive sorgenti, sono luoghi
eccezionali per vivere “come Chiesa” le forme della preghiera cristiana.
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