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Catechismo della Chiesa Cattolica IntraText CT - Lettura del testo |
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Paragrafo 3 LA CHIESA È UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA
I. La Chiesa è una
“Il sacro Mistero dell'unità della Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 2]
Che stupendo mistero! Vi è un solo Padre dell'universo, un solo Logos dell'universo e anche un solo Spirito Santo, ovunque identico; vi è anche una sola vergine divenuta madre, e io amo chiamarla Chiesa [Clemente d'Alessandria, Paedagogus, 1, 6].
814 Fin dal principio, questa Chiesa “una” si presenta tuttavia con una grande diversità, che proviene sia dalla varietà dei doni di Dio sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono. Nell'unità del Popolo di Dio si radunano le diversità dei popoli e delle culture. Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni, di funzioni, di condizioni e modi di vita; “nella comunione ecclesiastica vi sono legittimamente delle Chiese particolari, che godono di proprie tradizioni” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13]. La grande ricchezza di tale diversità non si oppone all'unità della Chiesa. Tuttavia, il peccato e il peso delle sue conseguenze minacciano continuamente il dono dell'unità. Anche l'Apostolo deve esortare a “conservare l'unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace” ( [link] Ef 4,3).
815 Quali sono i vincoli dell'unità? “Al di sopra di tutto... la carità, che è il vincolo di perfezione” ( [link] Col 3,14). Ma l'unità della Chiesa nel tempo è assicurata anche da legami visibili di comunione: - la professione di una sola fede ricevuta dagli Apostoli; - la celebrazione comune del culto divino, soprattutto dei sacramenti; - la successione apostolica mediante il sacramento dell'Ordine, che custodisce la concordia fraterna della famiglia di Dio [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 2; Id., Lumen gentium, 14; [link] Codice di Diritto Canonico, 205].
Il decreto sull'Ecumenismo del Concilio Vaticano II esplicita: “Solo per mezzo della cattolica Chiesa di Cristo, che è lo strumento generale della salvezza,si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza. In realtà al solo Collegio apostolico con a capo Pietro crediamo che il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza, per costituire l'unico Corpo di Cristo sulla terra, al quale bisogna che siano pienamente incorporati tutti quelli che già in qualche modo appartengono al Popolo di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 3].
Le ferite dell'unità
817 Di fatto, “in questa Chiesa di Dio una e unica sono sorte fino dai primissimi tempi alcune scissioni, che l'Apostolo riprova con gravi parole come degne di condanna; ma nei secoli posteriori sono nati dissensi più ampi e comunità non piccole si sono staccate dalla piena comunione della Chiesa cattolica, talora non senza colpa di uomini d'entrambe le parti” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 3]. Le scissioni che feriscono l'unità del Corpo di Cristo (cioè l'eresia, l'apostasia e lo scisma) [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 751] non avvengono senza i peccati degli uomini:
Ubi peccata sunt, ibi est multitudo, ibi schismata, ibi haereses, ibi discussiones. Ubi autem virtus, ibi singularitas, ibi unio, ex quo omnium credentium erat cor unum et anima una - Dove c'è il peccato, lì troviamo la molteplicità, lì gli scismi, lì le eresie, lì le controversie. Dove, invece, regna la virtù, lì c'è unità, lì comunione, grazie alle quali tutti i credenti erano un cuor solo e un'anima sola [Origene, Homiliae in Ezechielem, 9, 1].
Verso l'unità
820 L'unità, Cristo l'ha donata alla sua Chiesa fin dall'inizio. Noi crediamo che sussista, “senza possibilità di essere perduta, nella Chiesa cattolica e speriamo che crescerà ogni giorno più sino alla fine dei secoli” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 4]. Cristo fa sempre alla sua Chiesa il dono dell'unità, ma la Chiesa deve sempre pregare e impegnarsi per custodire, rafforzare e perfezionare l'unità che Cristo vuole per lei. Per questo Gesù stesso ha pregato nell'ora della sua Passione e non cessa di pregare il Padre per l'unità dei suoi discepoli: “. . . Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” ( [link] Gv 17,21). Il desiderio di ritrovare l'unità di tutti i cristiani è un dono di Cristo e un appello dello Spirito Santo [Cf ibid., 1].
821 Per rispondervi adeguatamente sono necessari: - un rinnovamento permanente della Chiesa in una accresciuta fedeltà alla sua vocazione. Tale rinnovamento è la forza del movimento verso l'unità; [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 6] - la conversione del cuore per “condurre una vita più conforme al Vangelo”, [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 6] poiché è l'infedeltà delle membra al dono di Cristo a causare le divisioni;
- la preghiera in comune; infatti la “conversione “conversione del cuore” e la “santità della vita, insieme con le preghiere private e pubbliche per l'unità dei cristiani, si devono ritenere come l'anima di tutto il movimento ecumenico e si possono giustamente chiamare ecumenismo spirituale”; [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 6] - la reciproca conoscenza fraterna; [Cf ibid.,9] - la formazione ecumenica dei fedeli e specialmente dei preti; [Cf ibid., 10] - il dialogo tra i teologi e gli incontri tra i cristiani delle differenti Chiese e comunità; [Cf ibid., 4; 9; 11] - la cooperazione tra cristiani nei diversi ambiti del servizio agli uomini [Cf ibid., 12].
II. La Chiesa è santa
823 “Noi crediamo che la Chiesa... è indefettibilmente santa. Infatti Cristo, Figlio di Dio, il quale col Padre e lo Spirito è proclamato "il solo Santo", ha amato la Chiesa come sua sposa e ha dato se stesso per essa, al fine di santificarla, e l'ha unita a sé come suo Corpo e l'ha riempita col dono dello Spirito Santo, per la gloria di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 39]. La Chiesa è dunque “il Popolo santo di Dio”, [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 39] e i suoi membri sono chiamati “santi” [Cf [link] At 9,13; [link] 1Cor 6,1; [link] 1Cor 16,1 ].
Compresi che la Chiesa aveva un corpo, composto di varie membra, e non mancava il membro più nobile e più necessario. Compresi che la Chiesa aveva un cuore, un cuore ardente d'Amore. Capii che solo l'Amore spingeva al l'azione le membra della Chiesa e che, spento questo Amore, gli Apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, i Martiri non avrebbero più versato il loro sangue. . . Compresi che l'Amore abbracciava in sé tutte le vocazioni, che l'Amore era tutto, che si estendeva a tutti i tempi e a tutti i luoghi, . . . in una parola, che l'Amore è eterno! [Santa Teresa di Gesù Bambino, Manoscritti autobiografici, B 3v]
827 “Mentre Cristo "santo, innocente, immacolato", non conobbe il peccato, ma venne allo scopo di espiare i soli peccati del popolo, la Chiesa che comprende nel suo seno i peccatori, santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, incessantemente si applica alla penitenza e al suo rinnovamento” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8; cf Id. , Unitatis redintegratio, 3; 6]. Tutti i membri della Chiesa, compresi i suoi ministri, devono riconoscersi peccatori [ Cf [link] 1Gv 1,8-10 ]. In tutti, sino alla fine dei tempi, la zizzania del peccato si trova ancora mescolata al buon grano del Vangelo [Cf [link] Mt 13,24-30 ]. La Chiesa raduna dunque dei peccatori raggiunti dalla salvezza di Cristo, ma sempre in via di santificazione:
La Chiesa è santa, pur comprendendo nel suo seno dei peccatori, giacché essa non possiede altra vita se non quella della grazia: appunto vivendo della sua vita, i suoi membri si santificano, come, sottraendosi alla sua vita, cadono nei peccati e nei disordini, che impediscono l'irradiazione della sua santità. Perciò la Chiesa soffre e fa penitenza per tali peccati, da cui peraltro ha il potere di guarire i suoi figli con il sangue di Cristo e il dono dello Spirito Santo [Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 19].
III. La Chiesa è cattolica
Che cosa vuol dire “cattolica”?
È cattolica perché in essa è presente Cristo. “Là dove è Cristo Gesù, ivi è la Chiesa cattolica” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Smyrnaeos, 8, 2]. In essa sussiste la pienezza del Corpo di Cristo unito al suo Capo, [Cf [link] Ef 1,22-23 ] e questo implica che essa riceve da lui “in forma piena e totale i mezzi di salvezza” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 6] che egli ha voluto: confessione di fede retta e completa, vita sacramentale integrale e ministero ordinato nella successione apostolica. La Chiesa, in questo senso fondamentale, era cattolica il giorno di Pentecoste [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 4] e lo sarà sempre fino al giorno della Parusia.
831 Essa è cattolica perché è inviata in missione da Cristo alla totalità del genere umano: [Cf [link] Mt 28,19 ] Tutti gli uomini sono chiamati a formare il nuovo Popolo di Dio. Perciò questo Popolo, restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, affinché si adempia l'intenzione della volontà di Dio, il quale in principio ha creato la natura umana una, e vuole radunare insieme infine i suoi figli, che si erano dispersi. . . Questo carattere di universalità che adorna il Popolo di Dio, è un dono dello stesso Signore, e con esso la Chiesa cattolica efficacemente e senza soste tende a ricapitolare tutta l'umanità, con tutti i suoi beni, in Cristo capo nell'unità del suo Spirito [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13].
Ogni Chiesa particolare è “cattolica”
833 Per Chiesa particolare, che è in primo luogo la diocesi (o l'eparchia), si intende una comunità di fedeli cristiani in comunione nella fede e nei sacramenti con il loro vescovo ordinato nella successione apostolica [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Christus Dominus, 11; [link] Codice di Diritto Canonico, 368-369]. Queste Chiese particolari sono “formate a immagine della Chiesa universale”; in esse e a partire da esse “esiste la sola e unica Chiesa cattolica” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 23].
Chi appartiene alla Chiesa cattolica?
La Chiesa e i non cristiani
Il rapporto della Chiesa con il popolo ebraico. La Chiesa, Popolo di Dio nella Nuova Alleanza, scrutando il suo proprio mistero, scopre il proprio legame con gli Ebrei, [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Nostra aetate, 4] che Dio “scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola” [Messale Romano, Venerdì Santo: preghiera universale VI]. A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede ebraica è già risposta alla rivelazione di Dio nella Antica Alleanza. È al popolo ebraico che appartengono “l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne” ( [link] Rm 9,4-5) perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!” ( [link] Rm 11,29).
Infatti tutti i popoli costituiscono una sola comunità. Essi hanno una sola origine poiché Dio ha fatto abitare l'intero genere umano su tutta la faccia della terra; essi hanno anche un solo fine ultimo, Dio, del quale la provvidenza, la testimonianza di bontà e il disegno di salvezza si estendono a tutti, finché gli eletti si riuniscano nella città santa [Conc. Ecum. Vat. II, Nostra aetate, 1].
Molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore, oppure vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 16].
845 Proprio per riunire di nuovo tutti i suoi figli, dispersi e sviati dal peccato, il Padre ha voluto convocare l'intera umanità nella Chiesa del Figlio suo. La Chiesa è il luogo in cui l'umanità deve ritrovare l'unità e la salvezza. È il “mondo riconciliato” [Sant'Agostino, Sermones, 96, 7, 9: PL 38, 588]. È la nave che, “pleno dominicae crucis velo Sancti Spiritus flatu in hoc bene navigat mundo - spiegate le vele della croce del Signore al soffio dello Spirito Santo, naviga sicura in questo mondo”; [Sant'Ambrogio, De virginitate, 18, 188: PL 16, 297B] secondo un'altra immagine, cara ai Padri della Chiesa, è l'Arca di Noè che, sola, salva dal diluvio [Cf [link] 1Pt 3,20-21 ].
“Fuori della Chiesa non c'è salvezza”
Il santo Concilio. . . insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha insieme confermata la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo fondata come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in essa o in essa perseverare [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 14].
Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 14].
848 “Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, [Cf [link] Eb 11,6 ] è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, evangelizzare” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7] tutti gli uomini.
La missione - un'esigenza della cattolicità della Chiesa
849 Il mandato missionario. “Inviata da Dio alle genti per essere "sacramento universale di salvezza", la Chiesa, per le esigenze più profonde della sua cattolicità e obbedendo all'ordine del suo fondatore, si sforza d'annunciare il Vangelo a tutti gli uomini”: [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7] “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” ( [link] Mt 28,19-20).
851 Il motivo della missione. Da sempre la Chiesa ha tratto l'obbligo e la forza del suo slancio missionario dall' amore di Dio per tutti gli uomini: “poiché l'amore di Cristo ci spinge. . . ” ( [link] 2Cor 5,14) [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 6; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 11]. Infatti Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità” ( [link] 1Tm 2,4). Dio vuole la salvezza di tutti attraverso la conoscenza della verità. La salvezza si trova nella verità. Coloro che obbediscono alla mozione dello Spirito di verità sono già sul cammino della salvezza; ma la Chiesa, alla quale questa verità è stata affidata, deve andare incontro al loro desiderio offrendola loro. Proprio perché crede al disegno universale di salvezza, la Chiesa deve essere missionaria.
IV. La Chiesa è apostolica
857 La Chiesa è apostolica, perché è fondata sugli Apostoli, e ciò in un triplice senso: - essa è stata e rimane costruita sul “fondamento degli Apostoli” ( [link] Ef 2,20), [Cf [link] Ap 21,14 ] testimoni scelti e mandati in missione da Cristo stesso; [Cf [link] Mt 28,16-20; [link] At 1,8; [link] 1Cor 9,1; [link] 1Cor 15,7-8; [link] Gal 1,1; ecc...] - custodisce e trasmette, con l'aiuto dello Spirito che abita in essa, l'insegnamento, [Cf [link] At 2,42 ] il buon deposito, le sane parole udite dagli Apostoli; [Cf [link] 2Tm 1,13-14 ] - fino al ritorno di Cristo, continua ad essere istruita, santificata e guidata dagli Apostoli grazie ai loro successori nella missione pastorale: il collegio dei vescovi, “coadiuvato dai sacerdoti ed unito al successore di Pietro e supremo pastore della Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 5].
Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei tuoi santi Apostoli, e lo conduci attraverso i tempi, sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio e hai costituito pastori [Messale Romano, Prefazio degli Apostoli I].
La missione degli Apostoli
858 Gesù è l'Inviato del Padre. Fin dall'inizio del suo ministero, “chiamò a sé quelli che egli volle. . . Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare” ( [link] Mc 3,13-14). Da quel momento, essi saranno i suoi “inviati” [questo il significato del termine greco “apostoloi”]. In loro Gesù continua la sua missione: “Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi” ( [link] Gv 20,21) [Cf [link] Gv 13,20; [link] Gv 17,18 ]. Il loro ministero è quindi la continuazione della sua missione: “Chi accoglie voi, accoglie me”, dice ai Dodici ( [link] Mt 10,40) [Cf [link] Lc 10,16 ].
859 Gesù li unisce alla missione che ha ricevuto dal Padre. Come “il Figlio da sé non può fare nulla” ( [link] Gv 5,19; [link] Gv 5,30), ma riceve tutto dal Padre che lo ha inviato, così coloro che Gesù invia non possono fare nulla senza di lui, [Cf [link] Gv 15,5 ] dal quale ricevono il mandato della missione e il potere di compierla. Gli Apostoli di Cristo sanno di essere resi da Dio “ministri adatti di una Nuova Alleanza” ( [link] 2Cor 3,6), “ministri di Dio” ( [link] 2Cor 6,4), “ambasciatori per Cristo” ( [link] 2Cor 5,20), “ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio” ( [link] 1Cor 4,1).
860 Nella missione degli Apostoli c'è un aspetto che non può essere trasmesso: essere i testimoni scelti della Risurrezione del Signore e le fondamenta della Chiesa. Ma vi è anche un aspetto permanente della loro missione. Cristo ha promesso di rimanere con loro sino alla fine del mondo [Cf [link] Mt 28,20 ]. La “missione divina, affidata da Cristo agli Apostoli, dovrà durare sino alla fine dei secoli, poiché il Vangelo che essi devono trasmettere è per la Chiesa principio di tutta la sua vita in ogni tempo. Per questo gli Apostoli... ebbero cura di costituirsi dei successori” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 20].
I vescovi successori degli Apostoli
L'apostolato
864 “Siccome la fonte e l'origine di tutto l'apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell'apostolato”, sia quello dei ministri ordinati sia quello “dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo” [Cf [link] Gv 15,5; Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 4]. Secondo le vocazioni, le esigenze dei tempi, i vari doni dello Spirito Santo, l'apostolato assume le forme più diverse. Ma la carità, attinta soprattutto nell'Eucaristia, rimane sempre “come l'anima di tutto l'apostolato” [Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 3].
865 La Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica nella sua identità profonda e ultima, perché in essa già esiste e si compirà alla fine dei tempi “il Regno dei cieli”, “il Regno di Dio”, [Cf [link] Ap 19,6 ] che è venuto nella Persona di Cristo e che misteriosamente cresce nel cuore di coloro che a lui sono incorporati, fino alla sua piena manifestazione escatologica. Allora tutti gli uomini da lui redenti, in lui resi “ santi e immacolati al cospetto” di Dio “nella carità” ( [link] Ef 1,4) saranno riuniti come l'unico Popolo di Dio, “la sposa dell'Agnello” ( [link] Ap 21,9), “la città santa” che scende “dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio” ( [link] Ap 21,10-11); e “le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici Apostoli dell'Agnello ” ( [link] Ap 21,14).
IN SINTESI
866 La Chiesa è una: essa ha un solo Signore, professa una sola fede, nasce da un solo Battesimo, forma un solo Corpo, vivificato da un solo Spirito, in vista di un'unica speranza , [Cf [link] Ef 4,3-5 ] al compimento della quale saranno superate tutte le divisioni.
869 La Chiesa è apostolica: è costruita su basamenti duraturi: “i dodici Apostoli dell'Agnello” ( [link] Ap 21,14); è indistruttibile; [Cf [link] Mt 16,18 ] è infallibilmente conservata nella verità: Cristo la governa per mezzo di Pietro e degli altri Apostoli, presenti nei loro successori, il Papa e il collegio dei vescovi.
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