Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Catechismo della Chiesa Cattolica IntraText CT - Lettura del testo |
corrige.it
intelligenza artificiale ortografica Il servizio automatico di controllo finale che verifica ogni parola nel contesto e trova erri in visi bili ai norma li con troll i orto grafi ci Provalo sui tuoi documenti. Gratis |
|
|
III. Il consenso matrimoniale
- non subire costrizioni; - non avere impedimenti in base ad una legge naturale o ecclesiastica.
1626 La Chiesa considera lo scambio del consenso tra gli sposi come l'elemento indispensabile “che costituisce il matrimonio” [ [link] Codice di Diritto Canonico, 1057, 1]. Se il consenso manca, non c'è matrimonio.
1627 Il consenso consiste in un “atto umano col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono”: [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 48; cf [link] Codice di Diritto Canonico, 1057, 2] “Io prendo te come mia sposa” - “Io prendo te come mio sposo” [Rituale romano, Il sacramento del matrimonio, 45]. Questo consenso che lega gli sposi tra loro, trova il suo compimento nel fatto che i due diventano “una carne sola” [Cf [link] Gen 2,24; [link] Mc 10,8; [link] Ef 5,31 ].
1628 Il consenso deve essere un atto della volontà di ciascuno dei contraenti, libero da violenza o da grave costrizione esterna [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 1103]. Nessuna potestà umana può sostituirsi a questo consenso [Cf [link] ibid., 1057, 1]. Se tale libertà manca, il matrimonio è invalido.
1629 Per questo motivo (o per altre cause che rendono nullo e non avvenuto il matrimonio): [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 1095-1107] la Chiesa può, dopo esame della situazione da parte del tribunale ecclesiastico competente, dichiarare “la nullità del matrimonio”, vale a dire che il matrimonio non è mai esistito. In questo caso i contraenti sono liberi di sposarsi, salvo rispettare gli obblighi naturali derivati da una precedente unione [Cf ibid., [link] 1071].
1631 E' per questo motivo che la Chiesa normalmente richiede per i suoi fedeli la forma ecclesiastica della celebrazione del matrimonio [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1813-1816; [link] Codice di Diritto Canonico, 1108]. Diverse ragioni concorrono a spiegare questa determinazione:
- Il matrimonio sacramentale è un atto liturgico. E' quindi conveniente che venga celebrato nella Liturgia pubblica della Chiesa.
- Il matrimonio introduce in un ordo - ordine - ecclesiale, crea dei diritti e dei doveri nella Chiesa, fra gli sposi e verso i figli.
- Poiché il matrimonio è uno stato di vita nella Chiesa, è necessario che vi sia certezza sul matrimonio (da qui l'obbligo di avere dei testimoni).
- Il carattere pubblico del consenso protegge il “Sì” una volta dato e aiuta a rimanervi fedele.
L'esempio e l'insegnamento dati dai genitori e dalle famiglie restano il cammino privilegiato di questa preparazione. Il ruolo dei pastori e della comunità cristiana come “famiglia di Dio” è indispensabile per la trasmissione dei valori umani e cristiani del matrimonio e della famiglia, [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 1063] tanto più che nel nostro tempo molti giovani conoscono l'esperienza di focolari distrutti che non assicurano più sufficientemente questa iniziazione:
I giovani devono essere adeguatamente e tempestivamente istruiti, soprattutto in seno alla propria famiglia, sulla dignità dell'amore coniugale, sulla sua funzione e le sue espressioni; così che, formati nella stima della castità, possano ad età conveniente passare da un onesto fidanzamento alle nozze [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 49].
I matrimoni misti e la disparità di culto
1635 Secondo il diritto in vigore nella Chiesa latina, un matrimonio misto necessita, per la sua liceità, dell' espressa licenza dell'autorità ecclesiastica [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 1124]. In caso di disparità di culto è richiesta, per la validità del matrimonio, una espressa dispensa dall'impedimento [Cf [link] ibid., 1086]. Questa licenza o questa dispensa suppongono che entrambe le parti conoscano e non escludano i fini e le proprietà essenziali del matrimonio; inoltre che la parte cattolica confermi gli impegni, portati a conoscenza anche della parte acattlica, di conservare la propria fede e di assicurare il Battesimo e l'educazione dei figli nella Chiesa cattolica [Cf [link] ibid., 1125].
1637 Nei matrimoni con disparità di culto lo sposo cattolico ha un compito particolare: infatti “il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente” ( [link] 1Cor 7,14 ). E' una grande gioia per il coniuge cristiano e per la Chiesa se questa “santificazione” conduce alla libera conversione dell'altro coniuge alla fede cristiana [Cf [link] 1Cor 7,16 ]. L'amore coniugale sincero, la pratica umile e paziente delle virtù familiari e la preghiera perseverante possono preparare il coniuge non credente ad accogliere la grazia della conversione.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |