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Catechismo della Chiesa Cattolica IntraText CT - Lettura del testo |
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LA VITA IN CRISTO
1692 Il Simbolo della fede ha professato la grandezza dei doni di Dio all'uomo nell'opera della creazione e ancor più mediante la redenzione e la santificazione. Ciò che la fede confessa, i sacramenti lo comunicano: per mezzo dei “sacramenti che li hanno fatti rinascere”, i cristiani sono diventati “figli di Dio” ( [link] Gv 1,12; [link] 1Gv 3,1 ), “ partecipi della natura divina” ( [link] 2Pt 1,4 ). Riconoscendo nella fede la loro nuova dignità, i cristiani sono chiamati a comportarsi ormai “da cittadini degni del Vangelo” ( [link] Fil 1,27 ). Mediante i sacramenti e la preghiera, essi ricevono la grazia di Cristo e i doni del suo Spirito, che li rendono capaci di questa vita nuova.
1693 Cristo Gesù ha sempre fatto ciò che era gradito al Padre [Cf [link] Gv 8,29 ]. Egli ha sempre vissuto in perfetta comunione con lui. Allo stesso modo i suoi discepoli sono invitati a vivere sotto lo sguardo del Padre “che vede nel segreto” ( [link] Mt 6,6 ) per diventare “perfetti come è perfetto il Padre... celeste” ( [link] Mt 5,47 ).
1694 Incorporati a Cristo per mezzo del Battesimo, [Cf [link] Rm 6,5 ] i cristiani sono “morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù” ( [link] Rm 6,11 ) partecipando così alla vita del Risorto [Cf [link] Col 2,12 ]. Alla sequela di Cristo e in unione con lui, [Cf [link] Gv 15,5 ] i cristiani possono farsi “imitatori di Dio, quali figli carissimi”, e camminare “nella carità” ( [link] Ef 5,1 ), conformando i loro pensieri, le loro parole, le loro azioni ai “sentimenti che furono in Cristo Gesù” ( [link] Fil 2,5 ) e seguendone gli esempi [Cf [link] Gv 13,12-16 ].
1695 “Giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” ( [link] 1Cor 6,11 ), “santificati” e “chiamati ad essere santi” ( [link] 1Cor 1,2 ) i cristiani sono diventati “tempio dello Spirito Santo ” [Cf [link] 1Cor 6,19 ]. Questo “Spirito del Figlio” insegna loro a pregare il Padre [Cf [link] Gal 4,6 ] e, essendo diventato la loro vita, li fa agire [Cf [link] Gal 5,25 ] in modo tale che portino “il frutto dello Spirito” ( [link] Gal 5,22 ) mediante una carità operosa. Guarendo le ferite del peccato, lo Spirito Santo ci rinnova interiormente “nello spirito” ( [link] Ef 4,23 ), ci illumina e ci fortifica per vivere come “figli della luce” ( [link] Ef 5,8 ), mediante “ogni bontà, giustizia e verità” ( [link] Ef 5,9 ).
1696 La via di Cristo “conduce alla vita”, una via opposta “conduce alla perdizione” ( [link] Mt 7,13 ) [Cf [link] Dt 30,15-20 ]. La parabola evangelica delle due vie è sempre presente nella catechesi della Chiesa. Essa sta ad indicare l'importanza delle decisioni morali per la nostra salvezza. “Ci sono due vie, l'una della vita, l'altra della morte; ma tra le due corre una grande differenza” [Didaché, 1, 1].
1697 Nella catechesi è importante mettere in luce con estrema chiarezza la gioia e le esigenze della via di Cristo [Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae, 29]. La catechesi della “vita nuova” ( [link] Rm 6,4 ) in lui sarà:
- una catechesi dello Spirito Santo, Maestro interiore della vita secondo Cristo, dolce ospite e amico che ispira, conduce, corregge e fortifica questa vita;
- una catechesi della grazia, poiché è per grazia che siamo salvati ed è ancora per grazia che le nostre opere possono portare frutto per la vita eterna;
- una catechesi delle beatitudini; infatti la via di Cristo è riassunta nelle beatitudini, il solo cammino verso la felicità eterna, cui aspira il cuore dell'uomo;
- una catechesi del peccato e del perdono, poiché, se se non si riconosce peccatore, l'uomo non può conoscere la verità su se stesso, condizione del retto agire, e senza l'offerta del perdono non potrebbe sopportare tale verità;
- una catechesi delle virtù umane, che conduce a cogliere la bellezza e l'attrattiva delle rette disposizioni per il bene;
- una catechesi delle virtù cristiane della fede, della speranza e della carit, che si ispira al sublime esempio dei santi;
- una catechesi del duplice comandamento della carità sviluppato nel Decalogo;
- una catechesi ecclesiale, perché è nei molteplici scambi dei “beni spirituali” nella “comunione dei dei santi” che la vita cristiana può crescere, svilupparsi e comunicarsi.
1698 Il riferimento primo e ultimo di tale catechesi sarà sempre Gesù Cristo stesso, che è “la via, la verità e la vita” ( [link] Gv 14,6 ). Guardando a lui nella fede, i cristiani possono sperare che egli stesso realizzi in loro le sue promesse, e che, amandolo con l'amore con cui egli li ha amati, compiano le opere che si addicono alla loro dignità:
Vi prego di considerare che Gesù Cristo nostro Signore è il vostro vero Capo e che voi siete una delle sue membra. Egli sta a voi come il capo alle membra; tutto ciò che è suo è vostro, il suo Spirito, il suo Cuore, il suo Corpo, la sua anima e tutte le sue facoltà, e voi dovete usarne come se fossero cose vostre, per servire, lodare, amare e glorificare Dio. Voi appartenete a lui, come le membra al loro capo. Allo stesso modo egli desidera ardentemente usare tutto ciò che è in voi, al servizio e per la gloria del Padre, come se fossero cose che gli appartengono [San Giovanni Eudes, Tractatus de admirabili corde Iesu; cf Liturgia delle Ore, IV, Ufficio delle letture del 19 agosto].
Per me il vivere è Cristo ( [link] Fil 1,21 ).
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