Articolo 3
LE SETTE DOMANDE
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Dopo averci messo alla presenza di Dio nostro Padre per adorarlo, amarlo,
benedirlo, lo Spirito filiale fa salire dai nostri cuori sette domande, sette
benedizioni. Le prime tre, più teologali, ci attirano verso la gloria del
Padre, le ultime quattro, come altrettante vie verso di lui, offrono alla sua
grazia la nostra miseria. “L'abisso chiama l'abisso” ( [link] Sal
42,8 ).
2804
Il primo gruppo di domande ci porta verso di lui, a lui: il tuo Nome, il tuo
Regno, la tua volontà. E' proprio dell'amore pensare innanzi tutto a colui che
si ama. In ognuna di queste tre petizioni noi non “ci” nominiamo, ma siamo
presi dal “desiderio ardente”, dall'“angoscia” stessa del Figlio diletto per la
gloria del Padre suo: [Cf [link] Lc 22,14;
[link] Lc 12,50 ] “Sia santificato. . . Venga. . . Sia
fatta. . . ”: queste tre suppliche sono già esaudite nel Sacrificio di Cristo
Salvatore, ma sono ora rivolte, nella speranza, verso il compimento finale, in
quanto Dio non è ancora tutto in tutti [Cf [link] 1Cor 15,28
].
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Il secondo gruppo di domande si snoda con il movimento di certe Epiclesi
eucaristiche: è offerta delle nostre attese e attira lo sguardo del Padre delle
misericordie. Sale da noi e ci riguarda, adesso, in questo mondo: “dacci . . .
rimetti a noi . . . non ci indurre. . . liberaci ”. La quarta e la quinta
domanda riguardano la nostra vita in quanto tale, sia per sostenerla con il
nutrimento, sia per guarirla dal peccato; le ultime due riguardano il nostro
combattimento per la vittoria della Vita, lo stesso combattimento della
preghiera.
2806
Attraverso le prime tre domande veniamo rafforzati nella fede, colmati di
speranza e infiammati di carità. Creature e ancora peccatori, dobbiamo
supplicare per noi, questo “noi” a misura del mondo e della storia, che
offriamo all'amore senza misura del nostro Dio. Infatti è per mezzo del Nome
del suo Cristo e mediante il Regno del suo Santo Spirito che il Padre nostro
realizza il suo Disegno di salvezza per noi e per il mondo intero.
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