Una memoria affidata a Maria
13. Non cessiamo di affidare l'anelito
verso la piena unità dei cristiani alla Madre di Cristo, sempre presente
nell'opera del Signore e della sua Chiesa. Il capitolo VIII della Costituzione
dogmatica Lumen gentium la indica come Colei che ci precede nel nostro cammino
di fede sulla terra, teneramente presente alla Chiesa la quale, al termine del
secondo millennio, si adopera a ristabilire tra tutti i credenti in Cristo
quell'unità che il Signore vuole per loro. Ella è Madre dell'unità, perché
Madre dell'unico Cristo. Se per opera dello Spirito Santo ha dato alla luce il
Figlio di Dio, che da Lei ha ricevuto il corpo umano, Maria desidera
ardentemente l'unità visibile anche di tutti i credenti che formano il Corpo
mistico di Cristo. La venerazione a Maria, che unisce con tanta forza Oriente e
Occidente, opererà, ne siamo certi, a favore dell'unità.
La Vergine Santissima, già presente dovunque in mezzo a noi,
in tanti edifici sacri come nella vita di fede di tante famiglie, parla
incessantemente di unità, per la quale intercede senza sosta. Se oggi, nel
commemorare l'Unione di Brest, ricordiamo quali meravigliosi tesori di
venerazione abbia saputo riservare alla Madre di Dio il popolo cristiano
dell'Ucraina, non possiamo non trarre da questa ammirazione per la storia, la
spiritualità, la preghiera di quei popoli le conseguenze per l'unità che a tali
tesori sono tanto strettamente connesse.
Maria, che ha ispirato nella prova padri e madri, giovani,
malati e anziani; Maria, colonna di fuoco capace di guidare tanti martiri della
fede, è sicuramente all'opera per preparare la desiderata unione di tutti i
cristiani: in vista di essa la Chiesa greco-cattolica in Ucraina ha certamente
un suo ruolo da svolgere.
A Maria la Chiesa dice il suo grazie e la prega di farci
partecipi della sua sollecitudine per l'unità: abbandoniamoci a Lei con fiducia
filiale, per ritrovarci con Lei dove Dio sarà tutto in tutti.
A voi, Fratelli e Sorelle carissimi, la mia Benedizione
Apostolica.
Dal Vaticano, il 12 Novembre, memoria
di San Giosafat dell'anno 1995, diciottesimo di Pontificato.
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