IV – La
preparazione immediata
29.
Sullo sfondo di questo vasto panorama sorge la domanda: si può ipotizzare 'uno
specifico programma' di iniziative per la 'preparazione immediata 'del Grande
Giubileo? Per la verità, quanto sopra si è detto già presenta alcuni elementi
di un tale programma.
Una
previsione più dettagliata di iniziative "ad hoc", per non essere
'artificiale e di difficile applicazione nelle singole Chiesé, che vivono in
condizioni così diversificate, deve risultare da una consultazione allargata.
Consapevole di ciò, ho voluto interpellare al riguardo i Presidenti delle
Conferenze Episcopali e, in particolare, i Padri Cardinali.
Sono
riconoscente ai venerati Membri del Collegio Cardinalizio che, riuniti in
Concistoro Straordinario il 13 e 14 giugno 1994, hanno elaborato in merito
numerose proposte ed hanno indicato utili orientamenti. Ugualmente ringrazio i
Fratelli nell'Episcopato, i quali in vario modo non hanno mancato di farmi
pervenire apprezzati suggerimenti, che ho ben tenuto presenti nello stendere
questa mia Lettera Apostolica.
30.
Una prima indicazione, emersa con chiarezza dalla consultazione, è quella
relativa 'ai tempi della preparazione'. Al 2000 mancano ormai pochi anni: è
sembrato opportuno articolare questo periodo in due 'fasi' riservando la fase
'propriamente preparatoria' agli ultimi tre anni. Si è ritenuto infatti che un
periodo più lungo avrebbe finito per accumulare eccessivi contenuti, attenuando
la tensione spirituale.
Si è
giudicato pertanto conveniente avvicinarsi alla storica data con una 'prima
fasé di sensibilizzazione dei fedeli su tematiche più generali, per poi
concentrare la preparazione diretta e immediata in una 'seconda fasé, quella
appunto di un 'triennio', tutta orientata alla celebrazione del mistero di
Cristo Salvatore.
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