III. – Le sfide del futuro: i religiosi della nuova
Evangelizzazione
Al servizio del Regno
24. La celebrazione del V Centenario
dell'inizio dell'evangelizzazione dell'America ci spinge in maniera particolare
ad una nuova proclamazione del messaggio salvatore del Cristo agli uomini e
donne del nostro tempo.
«La Chiesa - come segnalavo nell'Esortazione Apostolica
post-sinodale "Chistifideles Laici" - deve dare oggi un gran passo in
avanti nella sua evangelizzazione; deve entrare in una nuova tappa storica
della sua dimensione missionaria» (Christifideles Laici, 35). Nello stesso
documento, guardando specialmente all'America Latina scrivevo: «In altre
regioni o nazioni si conservano ancora molto vive le tradizioni di pietà e religiosità
popolare cristiana; ma questo patrimonio morale e spirituale corre il rischio
di venir disperso sotto l'impatto di molteplici processi, tra i quali risaltano
la secolarizzazione e la diffusione delle sette. Soltanto una nuova
evangelizzazione può assicurare la crescita di una fede limpida e profonda,
capace di fare di queste tradizioni una forza autentica di libertà. Certamente
urge rifare dappertutto il tessuto cristiano della società umana. Pero la
condizione è che si rifaccia la cristiana... delle stesse comunità ecclesiali
che vivono in questi paesi o nazioni» (Ibid. 34).
I religiosi, che furono i primi evangelizzatori - e hanno
contribuito in maniera rilevante a mantenere viva la fede nel Continente -, non
possono mancare alla convocazione ecclesiale della nuova evangelizzazione. I
diversi carismi della vita consacrata rendono vivo il messaggio di Gesù,
presente e attuale in ogni tempo e luogo, anche tramite le parole e la
testimonianza dei Fondatori, che hanno espresso, nel corso della storia della
Chiesa, la ricchezza sublime del mistero e ministero di Cristo, il quale sia
che fosse «dedito alla contemplazione sul monte, o all'annuncio del Regno di
Dio alle moltitudini, o a guarire i malati ed a convertire i peccatori alla
buona strada, oppure a benedire i bambini ed a fare del bene a tutti, era
sempre obbediente alla volontà del Padre che l'aveva inviato». (Lumen Gentium,
46).
Per questo la Chiesa spera dai religiosi e dalle religiose
un impulso costante e deciso all'opera della nuova evangelizzazione» dal
momento che sono chiamati, ciascuno secondo il loro carisma, a diffondere in
tutto il mondo la buona novella di Cristo» (cfr. Perfectae Caritatis, 25).
L'urgenza di una nuova evangelizzazione in America Latina, che vivifichi le sue
radici cattoliche, la sua religiosità popolare, le sue tradizioni e culture,
esige che i religiosi, oggi come ieri - e in stretta comunione con i loro
pastori - continuino ad essere all'avanguardia stessa della predicazione dando
sempre testimonianza del Vangelo della salvezza.
A questo riguardo vorrei offrirvi alcuni orientamenti in
più, che vi possano servire da incoraggiamento e stimolo nella vostra vita
consacrata al servizio del Regno.
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