Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Eccolo il Signore!
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Eccolo il Signore! Nozioni agricolo-morali

III. Le inclinazioni dell’uomo rappresentano le forze del clima

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III.
Le inclinazioni delluomo58 
rappresentano le forze del clima
1. [23] Non tutti gli uomini hanno le stesse inclinazioni, e questo è un bene provvidenziale perché trovando di applicarsi chi all’uno ufficio e chi all’altro della vita, intanto i fratelli son di aiuto reciproco e costituiscono l’armonico della cristiana società. Son forse eguali i climi59 o le atmosfere in tutte le regioni? Nella stessa nostra penisola italiana il clima è freddo nella parte settentrionale, mite nella centrale, asciutto e caldo nel meriggio di Napoli, di Sicilia, di Sardegna. E lo stesso clima che è freddo nell’alta Italia, esso è più secco in più parti di Piemonte e Lombardia60, più umido nel Vercellese, nel Pavese e simili. [24] Questo stesso è pure una Provvidenza ammirabile, perché in ogni regione e clima nascono e vivonopiante che animali più adatte a quell’atmosfera che ad altra mai, e così ogni parte di terra ha di che vivere salubremente e di che industriarsi.
2. Importa però distinguere le temperature e studiarle, tanto quanto le inclinazioni d’un giovanetto che voi volete avviare ad una carriera. Se voi prendete a mezzadria un territorio, esaminate anzitutto non solo la natura del suolo che esso ha, ma ponete attenzione se è terreno troppo freddo o troppo umido, se vien colpito eccessivamente da brine e da geli, se più sovente è flagellato dalla grandine, e simili, perché non avvenga che cadano invano le fatiche che voi siete [25] per consumare in quello stabile. Così l’educatore del giovinetto per non isprecare il tempo ed il fiato misura anzitutto il pensare ed il volere del figlio e s’accorda poi col genitore per la miglior scelta di stato e di riuscita.
- 277 -3. Chi volesse costringere ad uno stato o ad un ufficio chi non sente61 esser chiamato a ciò, farebbe opera biasimevole, quasi uno che si voglia imporre a Dio e dirgli: « Voi volete che costui si diriga a quello stato ma io lo voglio decisamente in questo »62. Lo sfacciato superbo finirebbe con aversi la disapprovazion di Dio, il dispregio degli uomini, il castigo del cielo pendente sul capo. Il buon Dio, il quale distribuendo le atmosfere ha detto: « In queste regioni [26] frutteranno le droghe, il caffè, il zuccaro, le spezie », egli che ha ciò distribuito con sapienza ineffabile non permette sia pervertito l’ordine, o chi vi s’attenta con artificio, riscaldando la terra di sotto al suolo ovvero rinchiudendo piante entro serre, sarà quasi colui che tenta l’economia della Provvidenza; ma chi vuole esperimentarsi in ciò il faccia pure, ma non si dolga se gliene verrà più danno che utile al tesoretto della casa.
4. Piuttosto badi ognuno a quello che dicesi lavoro di avvicendamento, che è come il variare frequente di una materia di studio o di esercizio al giovinetto che si applica alle lettere od alle arti. [27] Noi ci stanchiamo dal fare continuamente un lavoro63 unico. E la terra stancasi essa medesima da produrre sempre il medesimo frutto. Le forze vengonle meno, perocché le64 si sottraggono grado a grado i principii di quella nutrizione. Però65 nello stesso campo non è a seminar due anni consecutivi lo stesso genere di patata o di frumento o di checches‹s›ia, ma convien avvicendare. E nello avvicendare altresì sono a notare talune circostanze. Hanno dei semi che hanno dell’antipatia vicendevole, e dove uno ha66 maturato la messe testé, l’altro seme benché di specie differente mal s’adagia entro a quel campo, per ciò appunto che è mancante di principii a sé conformi. [28] Gli avvicendamenti giovano altresì - 278 -per estirpar meglio le radici, a fibra od a fittone, che giù sprofondano avide a succhiare il migliore ingrasso.
5. Hanno però circostanze le quali fanno derogare dalle regole accennate. Nell’ordine di agricoltura scrive il Liebig: « I metodi dell’agricoltura son diversi secondo le diversità dei luoghi e delle regioni, e quando si domandi la causa di tali differenze, si ha in risposta che esse dipendono dalle circostanze; non v’ha risposta in cui non si annunci maggior ignoranza. Oltre alle condizioni generali per la vegetazione d’ogni pianta, quali sono l’umidità, la luce, il calorico e gli elementi dell’atmosfera, ve ne ha delle speciali, che esercitano distintissimo influsso nello sviluppo [29] dei vegetali ». La pratica giudiziosa deve distinguere in questo proposito. Nelle parti settentrionali d’Italia v‹erbi›g‹razia› si potano il pero, il pomo, il pesco, il mandorlo, l’albicocco, e nelle regioni meridionali non mai. E così avvien che da noi prosperi il ‹cavologambuso67, il quale nulla fa nelle regioni di Genova. Nelle tendenze dell’uomo il più spesso si danno norme di direzione; rara volta e per circostanze che mal si comprendono la guida generica non ottiene, e in questo caso un savio criterio deve venire in aiuto e supplire quanto è possibile.
6. Così la Provvidenza dispose le cose perché l’uomo avesse argomento ad un lavoro continuo e occuparsene a gloria di Dio. E quanto a noi, se è vero che la vita ci è cara, quanto ci [30] deve esser caro il tempo che è parte della vita? Il tempo è specialmente utile quando s’occupi con la fatica del lavoro. Chi col lavoro ha domato un suolo di terra si è assicurato un tesoro di prosperità, a quella stessa guisa che chi ha saputo domare il suolo ingrato delle proprie passioni si è reso capace a dominare in pro sui cuori degli uomini.
- 279 - riflessi
1. Le inclinazioni degli uomini varie come le diversità dei climi68.
2. Le temperature della terra come i caratteri degli uomini sono a studiare.
3. Isforzare le atmosfere è fatica vana, come costringere le inclinazioni umane.
4. Meglio è avvicendare i semi nei terreni, come gli uffici nel giovine di lavoro o di studio.
5. Circostanze pratiche possono [31] peraltro derogare alle regole di atmosfera.
6. In tutto è da ammirar la Provvidenza che con soavità dispone le cose.




p. 276
58
Originale: dell’uomo /e le/.


59
Originale: clima.


60
Dall’originale si rileva la precedente versione del brano: « esso è più secco in Piemonte ed in Lombardia ».


p. 277
61
Originale: sente /esservi/.


62
Originale: questo. /Il mal/.


63
Originale: lavoro /solo/.


64
Originale: le /man‹cano›/.


65
Originale: Però /do‹po›/.


66
Originale: ha /ge‹nerato›/.


p. 278
67
Per l’integrazione cfr. Giulio Cappi, Istruzione agraria, p. 81.


p. 279
68
Originale: clima.


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