Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento Serve Povere 1886
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REGOLAMENTO PER L'ISTITUTO DI SERVE POVERE IN COMO

III. PICCOLA CASA DELLA PROVVIDENZA

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III.

PICCOLA CASA DELLA PROVVIDENZA

 

[8]E' aperta in Como, sul viale di santa Croce, una casa di ricovero ed istruzione per le domestiche, diretta da alcune istitutrici5 tolte dalla Piccola Casa di Pianello Lario, che - 12 -sotto la guida del parroco locale ricovera le figlie più abbandonate del popolo. Essa si intitola: "La Provvidenza".

Scopo di tale istituzione è di perfezionare le istitutrici nell'esercizio di carità, di moralizzare la classe a loro affidata e di educare ed allevare buone serventi a vantaggio delle famiglie civili.

Una commissione di signore benefattrici visiterà sovente la casa, allo scopo principalmente di darle quell'indirizzo pratico necessario al suo sviluppo, e si riunirà in seduta una volta al mese per conferire in proposito.

Faranno parte della Piccola Casa della Provvidenza tutte quelle persone che contribuiranno all'incremento della pia opera con offerte ordinarie o straordinarie in danaro, commestibili, combustibili, lingerie, oggetti di vestiario, mobili ecc.

Le persone che aiutano l'opera si distingueranno in benefattrici onorarie, perpetue, temporarie e contribuenti.

Saranno benefattrici onorarie quelle persone che, a titolo di ampliamento e rassodamento della Piccola Casa, le presteranno opera, consiglio e qualche somma di danaro.

Perpetue si diranno le persone benefattrici,[9] che elargiranno una volta tanto una somma almeno di lire settantacinque, e queste costituiranno il fondo.

Temporarie si diranno quelle che pagheranno lire dieci annuali.

Contribuenti infine si chiameranno quelle persone che promuoveranno, con qualunque offerta e con la sorveglianza, il prosperamento della casa.

"La Provvidenza" riceve le ragazze di sana costituzione fisica dai dodici ai trent'anni, purché siano atte al servizio domestico e dotate di buon volere di crescere giovani religiose, oneste e fedeli.

Si ammetteranno anche ragazze che non abbiano raggiunta l'età prescritta, mediante però un compenso mensile da convenirsi all'uopo.

Saranno preferibilmente accettate le fanciulle orfane, quelle che hanno bisogno di speciale sorveglianza e quelle che si sentono chiamate da uno spirito particolare di fede.

Per l'accettazione si richiedono le fedi di Battesimo, di superato vaccino, di buona condotta e di sana costituzione fisica, più il consenso dei genitori o di chi per essi.

Le accettate porteranno seco, al loro ingresso nella Piccola Casa, - 13 -un discreto corredo di lingeria ed abiti ed una somma non inferiore a lire cinquanta.

L'istituto riceverà come mezzo di sussistenza e di istruzione delle ragazze lavori ad ago, a maglia, di filatura ecc.

Le famiglie signorili, che ritireranno da "La Provvidenza" le domestiche, faranno, se credono, una piccola oblazione alla casa.

Qualora si verificasse il caso di licenziamento delle domestiche, i signori padroni ne daranno tosto relativo avviso alla superiora della casa.

[10]Si accorderanno domestiche anche provvisoriamente ed in casi di urgenza, senza corrispettivo obbligato alle domestiche, ma solo con un'offerta spontanea all'istituto.

Nei periodi in cui le domestiche si trovano, senza loro grave colpa, fuori servizio, si riceveranno nell'istituto, pagando una diaria da convenirsi. Lo stesso dicasi di quelle serventi, i cui padroni dovessero temporaneamente allontanarsi dalla loro casa.

Per l'opportuna pratica si collocheranno le principianti presso famiglie oneste, che caritatevolmente si presteranno ad istruirle; e qualora le ragazze corrispondano alle loro cure, le famiglie faran

no all'istituto quell'elemosina che troveranno opportuna.

Le bambine, che entrano nella Casa della Provvidenza prima dell'età prescritta, verranno consegnate a richiesta dei signori, incominciando dai dodici anni.

 

Intratext





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5 Cfr. nota 2.



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