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O PADRE! O MADRE! SECONDO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE (1884) FESTE DELLA BEATA VERGINE Assunzione di Maria vergine al cielo Il cuor di Maria fiamma d'amore |
Assunzione di Maria vergine al cielo
Il cuor di Maria fiamma d'amore
1. [115]Ci troviamo in questo solenne dì dinanzi ad una viva fiamma d'amore. Questa fiamma di santa dilezione è Maria benedetta. Scorgetela, ella non può sostenere in sé i
- 121 -vortici di fiamme che sono l'amor santo che tutta la strugge. Però in questo solennissimo dì ella in un atto di purissimo amore lascia questa terra. "Al cielo, al cielo!", grida lo spirito di Maria e si indirizza là. "Al cielo, al cielo!", grida l'anima di Maria al corpo suo e chiama la virtù dell'Onnipotente. Questi manda gli angeli suoi a levarne la salma incorrotta. Maria sale in alto nel corpo e nell'anima e giubila in esclamare: "Al paradiso, al paradiso, dove la fiamma di amore è più viva!".
Intanto ella dall'alto ci guarda. È possibile che non riguardi alla terra che l'ha ospitata per settantadue anni? Guarda Maria a' suoi che vivono tuttora quaggiù. [116]È possibile che il cuor di madre non si intenerisca alla vista dei figli suoi che sono miseri? Oh quanto si commuove, quanto! Commoviamoci noi stessi a tanto amore di Maria. La Vergine benedetta, o guardi a sé o levi lo sguardo a Dio ovvero che lo abbassi alla terra nostra, ella non fa che amare. Vediamo subito che la più bella consolazione dei figli è contemplare quella fiamma di amore che viva arde in cuore della madre. 2. Ponetevi dinanzi una madre con una turba di figli che gridano, che scor<r>azzano, che stordiscono, ed ella paziente a dire una buona parola a ciascuno ed a tutti. Poi figli ammalati che gemono ed ella viene alla culla e guarda entro con due occhi che tutto esprimono, viene al letticciuolo e stende due braccia che tutto vorrebbero fare. E se intanto un figlio scapestratello minacci di fuggire di casa per darsi al bel tempo, la pietosa dimentica per un momento tutto e tutti e se medesima e gli viene innanzi in atto di supplichevole a pregare che abbia pietà di un cuor di madre. Voi attoniti le domandate: "Donna, donde attingete tanto amore e tanta pazienza?". [117]Ella vi guarda in volto quasi in atto di compatirvi e risponde: "Nol sapete che io sono madre?". Ah madre, ah madre! Cieco chi non ti conosce, snaturato chi non ti intende!
Ed ora ritorniamo a Maria. Chi è dessa? È madre nostra perché fu madre di Gesù. Anime pie, considerate un poco attentamente: se Gesù ha fatto sì tenero il cuor delle madri comuni, quanto più pio avrà fatto il cuore di Maria sua madre? E Maria in allevare il suo unigenito quanto ne avrà
- 122 -appreso di amore e di pietà divina! Io non vel so dire. Solamente aggiungo che Gesù in dipartirsi dalla terra e in luogo pietosissimo, che fu dalla croce, disse alla madre sua: "Pochi momenti e poi sarete priva del figliuol vostro. Or io vi lascio Giovanni e con lui i figli della terra". Maria accettò. Generolli dunque tutti moralmente con il supplizio delle agonie sue. Accettò di esser madre di tutti e volle aver in sé unite le sollecitudini e le cure e i dolori che tutte le madri possono concepire per i loro figli.
Vede ben ella, la Vergine, le innumerabili miserie che ne circondano. Ed ella compatisce e soccorre con affetto incomparabile.[118] Se voi le domandaste: "Perché tante cure e tante sofferenze, perché?...", vi risponderebbe: "Nol sapete già che tutti questi mi sono figliuoli".
3. E già voi il sapete che i figli gli son cari tanto perché la madre tanto deve patire per essi. Anzi, quanto più soffre per un figlio, tanto più gli si accresce l'affetto in amare.
Or pensate a Maria. Chi mi sa dire quanto la Vergine amasse il suo Gesù, e quanto per conseguenza patisse per lui in più riprese, ma sovrat<t>utto dopo che Simeone le predisse i tormenti di lui fino alla morte in croce? Maria è salutata con tutta ragione regina dei martiri, ed è per questo medesimo regina di amore. Ma con quello stesso amore con cui ama Gesù, con quello stesso ama e soffre per noi. Sicché Maria conservava il cuor suo come diviso in due parti: l'una dentro di sé per amare Gesù, l'altra fuori di sé per amare noi.
Gesù era dal cielo lasciato in balia dei tormenti perché pagasse la giustizia divina; in terra era non che compatito, insultato. Era bisogno che Maria ella sola amasse [119]e si dolesse quanto meritava la passione e la morte del divin Salvatore. Noi non possiamo mirare in cuore a questa madre santa. Il suo amore e il suo patimento non si può da qualsiasi mente misurare. Ma se non possiamo intenderlo, come sarebbe caro, almeno proviamoci ad amare ed a compatire, come è di ragione altissima.
4. Nondimeno aggiungiamo qui altra riflessione che vieppiù ci farà intendere dell'amor di Maria a nostro riguardo. La Vergine è vicinissima al sole di giustizia Cristo Gesù.
- 123 -Però da lui ne riceve in cuore un calore vivissimo più che tutte insieme l'altre creature. Ma avvertite, di grazia: questo fuoco d'amor divino è strettamente congiunto col fuoco di amor del prossimo. L'amor di Dio e del prossimo son due fiamme che escon dalla stessa fornace, l'amore infinito dello Altissimo.
Conchiudiamo dunque così: se Maria ci ama con eguale amore con cui ella ama Dio, dunque ci ama con amore intenso, con amore veracissimo. Raro è che un figlio comprenda tutto l'affetto della genitrice sua. Impossibile poi è che un figlio [120]terreno appieno intenda la dilezione di Maria, genitrice nostra e madre di Dio. Però non cesseremo da ripetere: "Maria, godiamo che voi abbiate cuore sì grande per amare. Ne godiamo per voi, ne giubiliamo per noi, ne esultiamo per quella stessa gloria altissima che per ciò ne deriva a Dio ed al paradiso dei beati".
1. Il cuor di Maria è fiamma d'amore.
2. Ci ama perché è madre nostra.
3. Ci ama perché siamo suoi figliuoli miseri.
4. Ci ama con quello stesso amore con cui la fortunata ama Gesù suo figlio e Dio.