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BREVE STATUTO DELLE FIGLIE DEL SACRO CUORE CHIAMATE CROCINE IN COMO (1893) Parte prima SCOPO GENERALE DELLE CROCINE DEL VOTO DI CASTITÀ |
Si prega il Signore che non sol caste, ma vergini siano almeno il maggior numero delle figlie che il Signore stesso chiama nella famiglia delle Crocine.
Ma almeno devono essere caste a tutta prova.
Nella congregazione si potranno tollerare più difetti e mancanze di fragilità, ma non in questo genere di offesa alla purezza cristiana e religiosa.
Mezzi a conservarsi nella virtù per le consorelle, oltre la preghiera, la mortificazione, la fuga delle occasioni pericolose, sono:
1) un'occupazione continua corporale[12] nei diversi uffici della casa;
2) un'occupazione altresì morale continua, onde le potenze dell'anima, la memoria, l'intelletto, il cuore sieno tutto e sempre intenti al perfezionare se stessi, in giovare al prossimo dei fratelli bisognosi.
Né questo duplice capo di lavoro deve essere rimesso5, ma energico ed efficace, come è proprio di chi propostasi un'impresa la vuole ad ogni modo coronare.
Le consorelle non usano a vicenda verun tratto di tenerezza e non accarezzano le orfanelle. Dovendole consolare, basterà che s'appressino colle mani a stringere le loro manine. Non per altro devono mostrarsi chiuse ed impacciate trattando con[13] chicchessia. Tengano alto il capo, modesti gli occhi, disinvolta la persona e dovendo accostare uomini o donne, sani od ammalati, operino con retta intenzione e non temano.
In questo limite cerchino di piacere a tutti per fare a tutti un po' di bene in Gesù Cristo.- 86 -
Nei ricoveri dovendo usare uffici di carità a giovanetti ovvero ad adulti, usino certa spigliatezza che le faccia sollecite nel disbrigo degli uffici stessi e sappiano ispirare di se stesse affetto rispettoso, come di sorelle e fratelli che non hanno altro di mira che di salvar l'anima e dar gloria al Signore.