Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Statuto Crocine - 1893
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BREVE STATUTO DELLE FIGLIE DEL SACRO CUORE CHIAMATE CROCINE IN COMO (1893)

Parte seconda ATTITUDINI E UFFICI DELLE CROCINE

DEL NOVIZIATO

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DEL NOVIZIATO

 

 [38]Una suora si sceglie dai superiori, la quale sia specialmente atta per essere la maestra delle novizie.

La maestra delle novizie dev'essere fra le più intime della congregazione, specchio di pietà, di prudenza, di zelo.

Deve poi circondare le sue novizie con affetto di madre spirituale e d'un subito guadagnarsi i loro cuori.

Deve trattare con carità e con rispetto grande l'alto interesse della educazione e della vocazione loro.

 Le spinge al bene quasi insensibilmente e, piuttosto che proporre le pratiche di avanzamento nel bene, aspetta di essere domandata.

[39]Nei primi tempi della istituzione le novizie, urgendo - 94 -le domande ed i bisogni della casa, si incamminano al servizio nelle famiglie della città, restituendosi poi alla casa alla sera per le pratiche di pietà vespertine e del mattino seguente.

Questo costume ha spesse volte giovato alle individue ed alla istituzione.

Le figlie, che pur stando fuori moltiplicano di affetto al ritiro, perfezionano nel cuore la vocazione sacra.

Quelle novizie che, mostrando per tempo vocazione sicura, mostrano parimente attitudine e inclinazione speciale vengono di preferenza applicate allo studio ovvero ad un'arte.

Lo studio in questa parte dev'essere molto accurato, perché troppo[40] importa che le figlie siano applicate in quello speciale ufficio a cui più da vicino appaiono chiamate dalla divina Provvidenza.

Per intanto le novizie s'applicano ai diversi uffici ed alle pratiche di pietà con le professe, benché sia desiderabile che in progresso s'abbiano una particolare casa di noviziato.

A decorrere nove mesi od al più un anno dopo la vestizione, le novizie sono ammesse alla professione.

Il giudizio della idoneità viene formato dai superiori del Capitolo ed è proposto per votazione in adunanza di un maggior numero delle suore professe.

Il giorno della professione è distinto come giorno di particolare fervore[41] e di letizia in tutta la casa, benché si raccomandi di non perdere nulla di quel raccoglimento e di quel contegno che è proprio di persona che si consacra al divino servizio.

Le nuove professe sono salutate con carità dalle consorelle anziane, ascoltano speciali parole di conforto dai superiori e proseguono con alacrità nelle vie del bene, cercando di avere sempre presente quel primo e di crescere in fervore.


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