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DELLA PROVVIDENZA
(1896)
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Con questo Statuto don Luigi Guanella iniziò le pratiche per ottenere dalla Santa Sede l’approvazione della congregazione femminile. Tale approvazione era richiesta contemporaneamente anche per i religiosi e, a questo fine, egli aveva composto lo Statuto dei Figli del sacro Cuore, riprodotto in questo volume alle pp. 875-885.
Possediamo il fascicolo a stampa (cm 29x19,5; pp. 8), che non presenta data né luogo di edizione. La sua stesura va però collocata nel 1896, perché una lettera dell’A. al vescovo di Como, monsignor Teodoro Valfré di Bonzo (1853-1922), del 19 settembre 1896, ci rivela che in quel momento il presule aveva già in mano questo testo. Esso fu stampato con ogni probabilità dalla Tipografia della Casa della divina Provvidenza a Como.
Il contenuto, formulato in 43 brevi articoli, fissa in modo schematico i cardini giuridici della congregazione. È caratteristica di questo testo lo stretto vincolo di unione giuridica fra le Figlie di santa Maria della Provvidenza (nome che qui appare per la prima volta) e l’incipiente istituto maschile dei Figli del sacro Cuore. Su questo punto la Santa Sede farà ripetutamente le sue osservazioni negative.
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1
Le Figlie di santa Maria della Provvidenza fanno parte della istituzione denominata Casa della divina Provvidenza.
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La Casa della divina Provvidenza comprende due congregazioni: - i Figli del sacro Cuore - le Figlie di santa Maria della Provvidenza.
3
Scopo di questa istituzione è in genere di esercitare le opere tutte di carità, in ispecie di ricoverare le orfanelle per esservi educate, le sceme, le vecchie, le croniche, le inferme per esservi curate.
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La congregazione delle Figlie di santa Maria della Provvidenza accoglie, come religiose, le donne e le fanciulle che dimostrano d'aver attitudine per investirsi dello spirito della casa e per curarne lo sviluppo.
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Le Figlie di santa Maria della Provvidenza sono divise in tre famiglie.- 184 -
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La prima famiglia si denomina del sacro Cuore. Vestono in casa un semplice abito nero con pellegrina nera e cuffia nera; portano al petto un crocifisso.
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La seconda famiglia si dice della Immacolata.
Vestono in casa come le figlie della prima famiglia, ma non hanno la cuffia e, in sua vece, si coprono il capo con una reticella nera.
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La terza famiglia è detta della Sacra Famiglia.
Vestono in casa abito nero - grigio con collarina turchina, portano al petto la medaglia della Sacra Famiglia.
9
Tutte le Figlie di santa Maria della Provvidenza in chiesa e fuori dell'istituto vanno col capo coperto di un velo nero.
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Le Figlie di santa Maria della Provvidenza sono congiunte fra di loro da speciale vincolo di carità e dai voti religiosi di povertà, di castità, di obbedienza, di pubblica assistenza agli ammalati di contagio.
I voti sono semplici e sono temporanei per il primo triennio, perpetui dopo il primo triennio.- 185 -
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I voti obbligano a un modo i membri di ciascuna famiglia, ma gli uffici variano secondo la età, le attitudini e i particolari bisogni della casa.
13
Le Figlie di santa Maria della Provvidenza possono ereditare e possedere, ma non possono disporre dei propri beni senza il consenso del direttore.
14
Ciascuna figlia è <ascritta alla> Guardia d'onore del sacro Cuore1 e ne compie gli uffici.
15
Ciascuna figlia, ogni giorno e per la durata di un'ora, è obbligata all'adorazione del Santissimo Sacramento e deve prestarsi, cedendo o prendendo il posto di una consorella, perché questa adorazione sia continuata in ogni ora del giorno e, per quanto sarà possibile, in ogni ora della notte.- 186 -
16
Le Figlie di santa Maria della Provvidenza sono rette da un Consiglio superiore che risiede nella casa madre e comprende:
3) una assistente,
6) una maestra per i lavori femminili,
7) una economa,
8) una consigliera.
17
Nel Consiglio superiore il solo direttore generale ha voto deliberativo; tutti gli altri membri del Consiglio hanno il semplice voto consultivo.
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I membri del Consiglio superiore sono nominati e deposti dal direttore generale; si fa eccezione per la madre superiora.
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[1]Alla morte della madre superiora e nel caso della sua scadenza o rinuncia, funge da madre superiora, fino alla nuova nomina, la assistente del Consiglio superiore delle Figlie di santa Maria della Provvidenza.- 187 -
20
La nuova madre superiora dev'essere nominata, al più tardi, entro tre mesi.
a) Per questa nomina il direttore generale propone alle consorelle, aventi diritto di voto, non meno di due e non più di tre candidate ben accette alla competente autorità ecclesiastica. b) Le candidate devono essere scelte fra le Figlie di santa Maria della Provvidenza e devono avere almeno dieci anni di professione.
21
Hanno diritto di voto deliberativo per la nomina della madre superiora:
1) i membri del Consiglio superiore delle Figlie di santa Maria; 2) i membri dei Consigli inferiori delle case filiali della congregazione delle Figlie di santa Maria; 3) tutte le consorelle professe da quindici anni.
22
La votazione si fa per isquittinio2 segreto; la nomina si conferisce a chi ottiene la maggioranza sopra i due terzi delle consorelle votanti.
23
La nomina della madre superiora dev'essere confermata dalla competente autorità ecclesiastica; entra in carica appena abbia ottenuto codesta conferma.- 188 -
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[2]Le Figlie di santa Maria della Provvidenza, aventi diritto di voto per la nomina della madre superiora, si devono trovare nella loro casa madre nel giorno stabilito per la votazione.
Chi per forza maggiore non può in persona prendere parte a codesta votazione, fa pervenire, in quel modo che crede migliore e a chi crede, il suo voto in ischeda suggellata; questa sarà aperta e deposta nell'urna durante la seduta, di maniera che non sia violato il segreto della votazione.
25
La madre superiora dura in carica per anni sei; può essere rieletta. L'attuale madre superiora3, fondatrice della congregazione, può restare in carica a vita.
26
Alla morte del direttore generale e nel caso della sua scadenza o rinuncia, l'assistente del Consiglio superiore dei Figli del sacro Cuore dirige la congregazione delle Figlie di santa Maria della Provvidenza con l'assistenza del Consiglio superiore della congregazione stessa.
In questa occasione e per tutto il tempo che dura la vacanza del direttore generale, ogni membro del predetto Consiglio superiore delle Figlie di santa Maria ha voto deliberativo e tutte le deliberazioni devono essere prese a maggioranza assoluta di voti.
27
L'assistente del Consiglio superiore dei Figli del sacro Cuore, nel più breve tempo possibile e non più tardi di un - 189 -mese dalla morte del direttore generale, raccoglie di pieno accordo con la madre superiora delle Figlie di santa Maria:
a) il Consiglio superiore dei Figli del sacro Cuore,
b) [3]il Consiglio superiore delle Figlie di santa Maria della Provvidenza,
c) tutti gli assistenti e tutte le assistenti delle diverse case filiali, per scegliere, fra i sacerdoti Figli del sacro Cuore, tre candidati alla carica di direttore generale.
28
I tre candidati alla carica di direttore generale sono nominati a uno a uno con successive votazioni segrete.
a) In ogni votazione i votanti scrivono sulla loro scheda un solo nome.
b) Si ritiene eletto chi ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei votanti.
29
La competente autorità ecclesiastica deve approvare la terna prima di essere comunicata agli aventi diritto di voto per la nomina del direttore generale. Se la competente autorità ecclesiastica riducesse a due soli candidati la terna, sopra questi due candidati cadrà la nomina del direttore generale.
30
Per la nomina del direttore generale hanno diritto di voto deliberativo:
a) fra i Figli del sacro Cuore
1) tutti i sacerdoti professi,- 190 -
2) tutti i membri del Consiglio superiore,
3) tutti i membri del Consiglio inferiore,
4) tutti i laici professi da quindici anni;
b) fra le Figlie di santa Maria della Provvidenza:
2) tutti i membri del Consiglio superiore,
3) tutti i membri del Consiglio inferiore,
4) tutte le consorelle professe da quindici anni.
31
Il nuovo direttore generale dev'essere nominato entro un mese della proclamazione[4] della terna; si nomina per isquittinio4 segreto; deve avere per sé favorevoli almeno i due terzi dei voti; entra in carica appena abbia ottenuta l'approvazione dalla competente autorità ecclesiastica.
32
Il direttore generale dura in carica per anni sei; può essere rieletto. L'attuale direttore generale5, fondatore della congregazione, può restare in carica a vita.
33
Il noviziato dura per anni due e comincia dal giorno dell'ingresso di una aspirante nell'istituto.- 191 -
34
Il noviziato abbraccia due periodi.
35
Il primo è quello nel quale la aspirante si ascrive alla Pia Unione delle Figlie di Maria6; si applica alle opere di pietà, allo studio e presta mano ai servizi umili della casa. Questo periodo non può durare meno di un anno.
36
Nel secondo periodo si ascrivono al Terz'ordine di S. Francesco e vestono l'abito religioso della famiglia alla quale saranno destinate, meno il crocifisso o la medaglia.
37
Spirato il noviziato, le aspiranti sono ammesse alla professione, se ottengono la maggioranza dei voti del Consiglio superiore.
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[5]La casa del noviziato è nella casa madre e deve avere locali speciali e convenienti.- 192 -
39
Le novizie sono assistite dalla propria maestra; solo per eccezione, abbisognando, possono essere mandate per breve tempo nelle case filiali.
40
Le novizie che non furono ammesse alla professione, per i giorni vissuti nella casa,
a) pagano una lira al giorno, se in deposito di dote hanno versato una somma superiore alle lire mille; b) pagano cinquanta centesimi se versarono mille o meno di mille lire.
41
Per essere ammesse al noviziato occorrono i seguenti documenti: 1) fede di nascita, 2) attestato di buona condotta, 3) attestato di vocazione, 4) attestato di sana costituzione fisica, 5) attestato di vaccinazione.
42
Le Figlie di santa Maria della Provvidenza possono aprire case filiali.
43
Le case filiali sono rette da un Consiglio inferiore, il quale - 193 -dipende dalla madre superiora e dal direttore generale e comprende: 1) una assistente, 2) una maestra di disciplina, 3) una maestra degli studi, 4) una maestra per i lavori femminili, 5) una economa.