Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione prima DEL GOVERNO DELLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA

IV. ALTRE NORME UTILI PER L'UNITÀ DI DIREZIONE

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IV.

ALTRE NORME UTILI

PER L'UNITÀ DI DIREZIONE

 

Sono norme che riguardano 1) i modi, 2) le persone, 3) gli uffici.

1. Quanto ai modi è da osservare.

a) Sono delle anime virtuose, ma pusille, che si sottomettono, però a condizione di atti soavi oppure anche di tratto severo.

b) Sono da studiare i momenti e le circostanze per influire sull'animo altrui.

c) I superiori devono saper proporzionare il peso del comando alla forza degli individui.

d) Per premiare uno e innalzarlo[30] ad una carica non è troppo lo spazio di più mesi di lavoro, per disporlo degnamente al posto suo.

e) Parimente vuolsi per il medesimo caso contrario di sollevare uno da un particolare ufficio.

f) Si profitta di più circostanze di tempo, di luogo, di accidenti, per mutar luogo ad un superiore immediato o mediato.

g) Sacerdoti e superiori sono soggetti preziosi come il diamante, ma appunto perché preziosi, sono talvolta duri a piegarsi.

h) Vuolsi avvedutezza nel circondare gli individui, persuaderli con discorso insinuante ed indurli ad un ufficio che loro costa fatica.

i) Arte importantissima è quella di sapere, per le vie dell'amore, ottenere i più importanti sacrifici in pro dell'Opera.

In questo consiste spesso l'arte di ben governare una comunità religiosa.

l) [31]A tale scopo bisogna che i superiori si facciano amare nel Signore e per il Signore e che loro pei primi dieno esempio di abnegazione e di virtù soave.- 979 -

2. Quanto alle persone è da notare.

a) Con molta serietà e con rispetto pari si devono trattar a vicenda i superiori immediati.

b) Questi è bene che abbiano almeno una cognizione generale di tutti gli uffici della casa, per sapere e per poter supplire in caso di bisogno.

c) Onde ogni superiore in generale deve godere che i confratelli abbiano in mano e sappiano maneggiare la chiave degli uffici propri.

d) Sotto questo rapporto è bene che i diversi uffici sieno spesso scambiati fra le persone, benché sia[32] desiderabile ed anzi necessario che ogni superiore, che riesce con frutto in un ufficio, in quello perseveri costantemente.

e) In affidare gli uffici vari deve apparire l'opera dei superiori e non mai degli intermediari.

f) De minimis non curat praetor. È una gran tentazione il far caso de' difetti e delle imperfezioni personali o di governo, che dalle persone e dai governi è impossibile eliminare.

g) Un compatimento reciproco in ciò ed un'umile gara di carità e di pazienza in argomento conviene insinuarla sempre e sempre raccomandare la fraterna carità.

3. Quanto agli uffici notisi.

a) Devono essere uffici compatibili all'età, all'indole, alle forze morali e fisiche degli individui.

b) Di regola generale non si dia[33] ufficio a persona che troppo gravemente vi ripugna.

c) I superiori porgano indirizzo generale ad un ufficio e poi lascino che gli incaricati a poco a poco e come meglio si disimpegnino. Bisogna tollerare anche degli sbagli, perché intanto errando discitur.

d) Giova una gara di emulazione fra i diversi uffici, ma non deve degenerare in passione di egoismo e di invidia.

e) I superiori porgono all'individuo i mezzi di libri, d'insegnanti e di indirizzi, perché ognuno si perfezioni nell'ufficio suo.

f) È facile l'abitudine ad un ufficio e coll'abitudine che si - 980 -ingeneri l'abito di pigrizia, di presunzione e simili.

Bisogna però studiare e faticar sempre per dare novità e interessamento all'ufficio proprio.

g) [34]Se per ottenere la perfezione dell'ufficio occorrono anche de' sacrifizi di spese e di fatica, si sostengano pazientemente.

h) Per tener in alta estimazione gli uffici, giovano gli elementi divini della divina grazia e gli elementi umani dell'incoraggiamento.


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