Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione prima DEL GOVERNO DELLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA

XI. DEL DIRETTORE SPIRITUALE

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XI.

DEL DIRETTORE SPIRITUALE

 

Il direttore spirituale deve essere doppiamente l'uomo di Dio e il buon profeta e padre per il santo governo delle anime.

Esplica poi la sua azione 1) con il buon esempio,

2) con il ministero della predicazione, 3) nel ministero dei santi Sacramenti.

1. Quanto al buon esempio, sia

a) sacerdote di senno maturo, di orazione fervida, di solitudine e di studio appassionato.

b) Nel conversare sia facile, soave, persuasivo. Sia dignitoso in atto[55] del sacro ministero e fuori esso sia amico e fratello a tutti.

c) Sia austero con sé, benigno con gli altri, ami molto e si guardi non solo dalle cadute, ma anche dalle imperfezioni contro la santa carità, come sono la ruvidità di tratto, il sussiego e simili.

d) Si informi allo spirito di S. Francesco di Sales, come si trova ricopiato dall'incomparabile don Giovanni Bosco e dal venerabile Cottolengo.

2. Quanto al ministero della divina Parola, osservi le norme seguenti.

a) Impingui lo spirito e la mente sua nello studio e nella meditazione dei libri santi dell'Antico Testamento e del Nuovo sovrattutto.

Studi e mediti nella dottrina e nell'esempio i santi.

Si raccomandano i libri di S. Francesco di Sales e di S. Alfonso.

b) [56]Nella massima «Abstine et sustine», insinuata e replicata in più modi e tempi, si compendia la sostanza della vita religiosa. Studi teologia, ascetica ed anche la mistica per casi non comuni, nei quali il Signore conduca un'anima nelle vie di perfezione.

c) Dopo aver studiato e pregato, predichi come il cuore gli suggerisca, con molta semplicità di affetto, e si valga assai - 990 -di parabole, di esempi, di tratti storici, di fatti contemporanei, per tenere raccolti ed intenti i propri uditori.

d) Adoperi diverse forme di predicazione: i fervorini, le conferenze, i racconti, gli esempi santi, le parabole al modo evangelico. Ne scriva discorsi e ne formi una tessera chiara nella mente avanti parlare. Non predichi se stesso, ma Gesù Cristo sempre e si guardi[57] dalle compiacenze di un predicare piaciuto o dal mendicare approvazioni.

e) Non accenni giammai a cose udite in confessione e non faccia mai allusioni personali.

Predichi ai suoi uditori Gesù Cristo e non si immischi in argomenti polemici o politici, per quanto si può, parlando ai giovani ed ai novizi della casa.

3. In conferire i santi Sacramenti e in compiere le sacre funzioni il sacerdote è alter Christus e però

a) si umilii considerando la propria miseria e confidi guardando all'Altissimo che rappresenta.

b) Sia sovrattutto paziente e misericordioso nel sacramento di Penitenza.

Parli con breve discorso al cuore e sia prudente nell'interrogare in materia contro il sesto comandamento.

c) [58]Distingua fra lebbra e lebbra, fra colpa formale e colpa materiale, fra colpa e tentazione o imperfezione.

d) Renda facile il ricevimento del sacramento, perché sia frequente, e imponga penitenza leggera.

e) Si faccia rendere conto soavemente del profitto nella meditazione, nella santa Comunione, nell'esame di coscienza, nella pratica dell'ora di adorazione al Santissimo Sacramento, nella diligenza in compiere i propri uffici, specie di funzioni sacre e della santa Messa.

Egli stesso nell'esercizio delle sacre funzioni sia modello di fede e di pietà.

f) Sia facile e soave in ricevere tutti coloro che vengono a lui, ma si guardi da ogni senso di compiacenza sensibile.

Al confessionale indossi cotta e stola, per quanto si può.

g) Nelle sacre funzioni congiunga[59] la brevità con la proprietà e santità, non smozzichi parola o sillaba veruna e nel canto si ammaestri alla vera nota liturgica.- 991 -

h) Coltivi con decoro il piccolo clero, come è in uso nella casa; ammetta sol quelli che si sono resi atti dopo facile esame.

i) Curi la solennità delle prime Comunioni, delle Comunioni ad intervallo delle persone deficienti e serbi il massimo decoro e carità in amministrare i santi Sacramenti agli infermi.

l) Il direttore spirituale è il confessore ordinario dei confratelli della casa, ma possono questi confessarsi ad altri confratelli secondo l'opportunità, procurando per altro di avere un direttore stabile al quale ognuno possa accostarsi almeno di tempo in tempo.

m) Il direttore spirituale, con il[60] consenso del superiore generale che ottiene volta per volta, si occupa in ministeri sacri ancor fuori di casa, ma procuri che non soffrano detrimento i doveri e gli uffici che tiene in congregazione.


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