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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899) Sezione seconda. DELLE DIREZIONI MEDIATE VI. DEGLI ASSISTENTI AI BUONI FIGLI |
VI.
DEGLI ASSISTENTI AI BUONI FIGLI
I "buoni figli" nella Casa della divina Provvidenza sono- 1007 - quei giovanetti od adulti che, avendo impedite le facoltà intellettuali, vivono in una perpetua infanzia.
a) Sono deficienti, ma il più delle volte sono capaci di qualche miglioramento.
b) Convien accudirli e studiare il modo di giovar loro.
c) La casa si è già occupata in dare alle stampe qualche opuscolo di incoraggiamento.
d) Si continui un po' di istruzione[99] da parte di chi è più atto nella casa e specialmente degli assistenti.
e) Quei "buoni figli" che sono suscettivi di qualche conoscenza religiosa son da ammettere ai santi Sacramenti almeno nelle principali solennità dell'anno.
f) Si consulti in proposito le belle lezioni che ne dà il Frassinetti19 nel suo Parroco novello.
g) I "buoni figli" quanto mancano nella mente, tanto sono generosi di cuore.
Sono sensibili alle benevolenze che loro Si usano.
h) Con bei modi si impiegano in qualche ufficio utile nella casa.
i) Son già tanto sofferenti; non si tormentino con restringere troppo gli atti della loro libertà con il pretesto dell'ordine disciplinare.
m) Si difendano debitamente dai freddi rigidi, dai calori affocati.
n) [100]Gran carità è da usare con gli idioti più bisognosi.
o) Alle suore, vedove di condizione e avanzate in età, si può affidare la cura dei fanciulli idioti, perché sieno loro vere madri cristiane.
p) Devono codeste suore studiare i bisogni dei meschinelli, lenire le loro pene.
q) Scelgono per protettore il venerabile servo di Dio Giuseppe Cottolengo.- 1008 -
r) Si valgono di immagini, di altarini e di cosiffatti segni sensibili per ispirar loro qualche conoscenza religiosa e disporli a poco a poco per ricevere i santi Sacramenti almeno una volta nell'anno ed in morte.