Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione terza. DELLE OPERE DI CULTO SACRO

I. DELLA SANTA MEDITAZIONE

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I.

DELLA SANTA MEDITAZIONE

 

I Figli del sacro Cuore devono esercitarsi in ogni nella santa meditazione almeno per mezz'ora.

Fanno consistere la meditazione.

a) nel scegliere un argomento di verità santa;

b) nel pregare il Signore di poterlo ben comprendere;

c) [102]nell'immergersi nella verità che si vuol penetrare e nuotare in essa come il pesce nell'acqua e rispecchiarsi dentro come in uno specchio e col divino aiuto restarne illuminati, riscaldati, ristorati, come il mendico alle fiamme di un bel sole primaverile. Il ben meditare richiede sforzo di mente e di cuore e il ben riuscirvi è una grazia singolare di Dio.

d) La meditazione per quanto si può compiesi dal direttor generale, in ogni mattino almeno per mezz'ora, oralmente e quasi in forma di conferenza, per inserire negli ascoltanti sempre più addentro lo spirito della Regola.

e) Altra volta e da altri si legge un libro dei più accreditati di meditazione e entro vi si riflettono le divine virtù e- 1009 - verità, se non sarà per caso più utile che[103] ognuno esponga oralmente i pensieri prima letti nel libro.

f) Il Gersone20 bene interpretato e gli autori Da Ponte21, Da Bergamo22 e consimili sono i libri su cui si forma il religioso di proposito.

Per i principianti si consigliano i libri di S. Alfonso, La Filotea di S. Francesco di Sales, il Pensateci bene ed altri di facile intelligenza e ricchi di esempi pratici.

g) Al principio di ogni meditazione è costume di ricordare in riepilogo la meditazione del giorno antecedente, quando il superiore generale lo creda.

h) Il meditare versi soprattutto sopra la vita di Gesù Cristo, sopra la materia dei voti, sopra la sostanza della vita religiosa.

i) Del frutto delle quotidiane meditazioni convien riferire ai superiori nel resoconto mensile.

l) [104]Se nel meditare provisi aridità, la si sopporti come un purgatorio in questa vita e si sforzi la mente finché Dio provveda.

m) Si ricordi che ponno stare assieme orazioni vocali e peccato, Sacramenti e peccato, ma meditazione e peccato non si accordano, perché è scritto: «Memorare novissima tua et in aeternum non peccabis»23.

n) Lungo la giornata convien riandare i punti meditati.

o) La meditazione è eccellente apparecchio alla santa Comunione.

p) Chi per pigrizia trascura la santa meditazione deve temere della propria vocazione e dell'aiuto della divina grazia.- 1010 -

q) Per qualunque pretesto di maggior bene non è mai a trascurare la santa meditazione.

Nel giorno in cui riesca moralmente impossibile, allora si supplisca[105] con dei soavi pensieri e con delle giaculatorie più sovente ripetute.

r) Per la santa meditazione si scelgano le primizie della giornata, che sono le ore più opportune e maggiormente accette a Dio.





p. 1009
20 Giovanni Gersone (1363-1429), cancelliere dell’Università di Parigi. Oltre che di numerose opere teologiche e di sermoni, fu autore anche di sritti ascetici e mistici.



21 Luis de la Puente (1554-1624), gesuita spagnolo. Scrittore ascetico e mistico, è l’autore delle Meditaciones de los Misterios de nuestra santa Fe (1605), opera che ebbe numerose edizioni e versioni.



22 Gaetano Maria da Bergamo (1672-1752), cappuccino. La sua opera Pensieri e affetti sulla passione di Gesù Cristo per ogni giorno dell’anno (1733) ebbe grande successo e numerose edizioni.



23 Sir 7,40.



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