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<8....> [1]Si raccomanda l'uso del latte puro per condimento, l'uso del siero come bevanda, l'uso della farina gialla da confezionarsi in più guise.
La polenta si desidera che sia il cibo quotidiano, come dai ricoverati così anche dalle suore, perché cibo dei poveri ed igienico.
9. L'acquisto delle derrate si fa all'ingrosso, quando c'è una convenienza evidente, specialmente nell'acquisto di carbone, legna e vino ecc.
Ma bisogna essere cauti nell'acquisto delle altre materie, che si possono facilmente deperire o usare con poco economia.
Gran cosa è che le suore s'abbiano a regolare conforme la preghiera che tante volte ripetono nel giorno: «Dateci il pane quotidiano».
10. Non è spirito di povertà lesinare il soldo all'operaio, al venditore.
Non è punto edificante che una religiosa si mostri rigida nella trattazione degli affari.
Cerchi di piacere a tutti per quanto si può e ne avrà da Dio mercede.
11. Una certa larghezza usino le suore specialmente con i loro parenti, riguardo ad affari temporali.
Cotali affari si trattano con carità e con sollecitudine e si conchiudono del tutto, onde la religiosa non abbia motivi di distrazione.
12. Le religiose, che intendono disporre per testamento di beni ragguardevoli, se la intendano perfettamente colle superiore e nel disporre abbiano di mira che la prima carità deve essere verso la propria madre, la congregazione, e poi verso gli altri.
13. Una suora non può senza consenso superiore disporre di qualsiasi oggetto considerevole per regalare a chicchessia.
Non s'intende però il voto di povertà strettamente, così che le religiose abbiano da dipendere per ogni minuzia.[2] Si reputa più opportuno dirigere le suore con una certa libertà di spirito, per non impacciare troppo le azioni della vita religiosa.
14. Dovendo incontrare spese grandiose di acquisto o di costruzioni, è massima cosa vedere ed accertarsi che Dio - 320 -voglia quell'opera; dopo di che, è bene lasciarsi portare dalle strade della divina Provvidenza ed agire con fede e coraggio.
15. Nel caso di decesso di una suora o di persona intestata in qualche bene temporale, si guardino bene le consorelle di nutrire in cuore e molto meno di fare apparire segni di sollecitudini angustiose.
Si provveda sempre al meglio per l'anima, che quanto alle cose temporali esse sono un bene troppo piccolo in confronto dei beni spirituali.
16. Si usino cure speciali per l'uso di abiti e di altri oggetti, pervenuti a persone inferme di mali pericolosi.
Per un falso sentimento di povertà e di economia si attenda a non pregiudicare la salute degli altri sani.
Ciò stesso è da avvertire circa cibi o bevande di facile acquisto, ma che non devono causare danni alla salute dei corpi.
17. La povertà è madre spirituale, madre prudente, figlia della carità che tutto vede e a tutto intende.