Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione terza. DELLE OPERE DI CULTO SACRO

VIII. DEGLI SPIRITUALI ESERCIZI IN OGNI ANNO

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VIII.

DEGLI SPIRITUALI ESERCIZI IN OGNI ANNO

 

 [128]Gli spirituali Esercizi sono ordinati ad un riposo dell'animo ed a rifocillamento delle forze dello spirito, per riprendere con novella gagliardia le fatiche di un altro anno di vita.

Però gli spirituali Esercizi devono dirigersi.

a) da un sacerdote della casa, che si sia di proposito apparecchiato collo studio e colla preghiera;

b) ovvero da altro sacerdote che intimamente conosca lo spirito della casa.

c) Il predicatore deve saper illuminare, commuovere e dilettare.

d) Il predicatore è anche confessore.

e) Altri confessori allo infuori[129] vengono specialmente designati dai superiori. Gli esercitanti poi devono.

a) conservare silenzio allo infuori di quei momenti che, dopo la refezione, al superiore paresse di concedere;- 1020 -

b) ascoltare le meditazioni e approfondirle nel silenzio della solitudine e per quanto si può non occuparsi di cose o di uffici esteriori.

c) Devono assecondare perfettamente l'orario prescritto.

d) Si dispongono alla Confessione annuale

e) Nei ritagli di tempo si danno a buone letture ed a ripassare le sacre cerimonie.

f) Negli ultimi giorni di spirituali Esercizi, se al superiore piace, si trattano gli affari della casa o delle diverse case, raccoltisi i confratelli[130] in seduta nelle ore disponibili.

g) Le cose a trattarsi riflettono norme per rinvigorire lo spirito della Regola, provvisione o mutamento di personale delle diverse mansioni, apertura di nuove case, propositi e progetti di opere nuove e simili, secondo l'urgenza e l'opportunità del tempo.

h) Gli spirituali Esercizi si fanno per una o più mute in ogni anno. Tempo più opportuno sono i mesi di settembre e di ottobre.

i) Una muta di brevi Esercizi di tre giorni si predica pure agli studenti, agli artigianelli, ai ricoverati, all'aprirsi dell'anno scolastico e verso Pasqua.

l) Il triduo suddetto si compie pro rata30, colle regole già accennate, in modo soave ed energico.

m) Il medesimo triduo si può[131] compiere in una o più mute secondo le circostanze.

n) Col seguito di predicazioni e di esercizi pii, si attende perché nella casa si conservi vivido l'esempio di fede e animato lo spirito di preghiera e di carità.





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30 Significa: per quello che tocca a ciascuno; quindi, secondo i bisogni delle diverse categorie sopra menzionate.



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