Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione terza. DELLE OPERE DI CULTO SACRO

X. DELLE PROCESSIONI E DELLE SACRE CERIMONIE

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X.

DELLE PROCESSIONI E DELLE SACRE CERIMONIE

 

a) Si fa solennemente la processione col Santissimo Sacramento in ogni terza domenica del mese e nella solennità del Corpus Domini.[137] Si fanno processioni colle statue della beata Vergine e di S. Luigi in talune ricorrenze di festività e di solennità straordinarie, come nella festività del ringraziamento al termine d'ogni anno, in azione di grazia per i frutti della terra e per ogni grazia spirituale e temporale ottenuta. Nelle processioni si richiede decoro e maestà nelle sacre cerimonie. Si preparano con buoni canti musicali. Nella musica convien attenersi diligentemente alla forma liturgica. Si raccomanda tanto tanto il canto gregoriano e le arie popolari divote, che si possono facilmente trasmettere- 1024 - nell'uso della casa. Canti sfarzosi e che richiedono molto apparecchio sono per intanto da eliminare. Si raccomanda una schola cantorum[138] modesta e ben fondata.

Si preferiscono maestri ciechi, perché riescono al doppio intento della carità e della buona riuscita. Si raccomanda, oltre al canto strettamente liturgico ecclesiastico, il canto popolare di sacri inni da usarsi nei giardini dinanzi alle sacre statue e avanti le orazioni del mattino o della sera, allo entrare ed all'uscire di chiesa. L'esercizio del canto come aiuto di morale educazione si raccomanda soprattutto fra i giovani studenti ed operai.

b) Lo studio e la pratica delle sacre cerimonie è pure raccomandato ed è obbligatoria un'ora di istruzione alla settimana, specialmente fra gli studenti e fra gli artigiani che sono nella Compagnia di S. Luigi40. Le sacre cerimonie si compiono[139] con sentimento di molta fede. Vi si iniziano i giovani proclivi alla pietà e che sono atti al buon esempio.

c) Il sacerdote assistente della chiesa ha cura dello insegnamento delle sacre cerimonie e di tutto ciò che si riferisce al divin culto ed alla pulitezza della chiesa.

d) La chiesa si scopa una volta in ogni e si conserva monda dalla polvere e da qualsiasi difetto di decenza.

e) Gli ornati alla chiesa si fanno modestamente e si preferiscono ornati istoriati, simboli e simili, acciocché la pittura riesca scuola di ammaestramento e di educazione.

In tale proposito molto conferisce l'invenzione piuttosto che la semplice imitazione.

f) Si raccomanda pur anche un'invenzione utile e ragionevole da parte dei giovani e ricoverati in[140] genere in tutto ciò che conferisca alle processioni ed al sacro culto in genere.





p. 1024
40 cfr. Nota 2 a p. 77.



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