Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione quarta. DEL SISTEMA PREVENTIVO IN USO NELLA CASA

I. INDIRIZZO FRA SACERDOTI E SACERDOTI

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I.

INDIRIZZO FRA SACERDOTI E SACERDOTI

 

Sacerdos alter Christus.I sacerdoti considerino l'alta loro dignità, si tengano nell'onore di santità di vita e osservino norme

1) nella condotta individuale, 2) nella celebrazione dei santi misteri, 3) nelle relazioni reciproche, 4) nella condotta col prossimo di casa e di fuori.

 1. Quanto alla condotta individuale,

a) [158]siano specchiatissimi nel decoro del buon costume;

b) si guardino ab omni specie mala45;

c) nello sguardo, nelle parole, nel gesto, nel portamento della persona mostrino in tutto e sempre santità di costume;

d) sieno e appariscano ministri di orazione, preghino sempre colla bocca e col cuore.

e) La probità della vita si ha da mostrare coi buoni fatti della carità in parole ed in opere.

f) Si abbia in mente quello di S. Bernardo che dice: «Nugae, nugae in ore saecularium, in ore sacerdotum blasphemiae», e si avverta che come delle parole, così è delle opere.

Certi difetti di carattere, certe imperfezioni di civiltà e di garbo impediscono nel sacerdote buona riuscita del sacro ministero.

Soprattutto professi alta la dignità del proprio ministero e si guardi da ogni rispetto umano.

g) [159]Soprattutto professi alta la dignità del proprio ministero e si guardi da ogni rispetto umano.- 1033 -

h) Il sacerdote, che per rispetto umano omette certe pratiche pubbliche di culto e di preghiera, perde molto del suo ministero sacro.

2. Nella celebrazione dei santi ministeri i sacerdoti.

a) si guardino dalla fretta che scandalezza e dalla lentezza che annoia;

b) osservino con puntualità i riti sacri;

c) serbino silenzio nella sagrestia;

d) dovendo parlar in chiesa, usino voce sommessa;

e) nella sagrestia dispongano il messale per la celebrazione della santa Messa.

f) Non permettano che sul messale o sulla balaustra della santa[160] Comunione depositino il berretto.

g) Messale, breviari e libri sacri non si depositino in luogo basso di sedili e simili.

h) Si abbiano riguardi di fede per ogni stampato o scritto che porti il santo nome del Signore.

i) Si tratti con rispetto la materia dei santi Sacramenti, le ostie, il vino, l'olio santo.

l) Pei vasi sacri e per il decoro degli altari si usi diligenza attenta.

m) Si curi il decoro e la venerazione delle sacre reliquie.

n) Delle sacre reliquie si tenga un elenco da conservare nella sagrestia e alla ricorrenza delle singole feste si esponga per tutto il giorno la reliquia santa.

o) Si esponga pur anche nella sagrestia l'elenco di tutte le feste e tridui e novene e mesi divoti in uso nella casa.

p) [161]Lungo le scale si tenga in venerazione l'immagine del Crocefisso ed in uso le pile d'acqua santa.

q) Nei dormitori, nello studio, nei laboratori si adattino altarini ed immagini divote, atte a richiamare la fede.

r) Si usi rito decoroso nel portare la santa Comunione agli infermi.

s) Decoro e maestà si usi nelle processioni della terza del mese col Santissimo Sacramento e nelle funzioni sacre.

t) La recita del divino Ufficio si faccia divotamente in chiesa dinanzi al Santissimo Sacramento.- 1034 -

u) Dopo la visita al Santissimo Sacramento non si dimentichi mai una breve visita alla beata Vergine ed a S. Giuseppe.

v) Si abbia pure speciale divozione all'altare dalla divina Provvidenza.

z) [162]Non si passi mai dinanzi a chiesa qualsiasi senza inchino profondo e, se è possibile, per la divozione propria e per il buon esempio dei fedeli, si entri per adorare il Sacramento augustissimo.

3. Nelle relazioni reciproche fra sacerdoti e sacerdoti notisi.

a) di non usare troppa confidenza;

b) né assentazione46 o sussiego qualsiasi.

c) Si parli e si tratti sempre con semplicità di modi, con effusioni di cuore, con serietà di tratto.

d) I confratelli si usino a vicenda i migliori servigi di carità e di vicendevole aiuto nel disbrigo delle proprie mansioni.

e) Stando a conversazione, non si interrompano il discorso l'un l'altro.

f) Stando a mensa, non omettano[163] mai la lettura spirituale e usino a vicenda tratti garbati, sieno pronti agli orari della mensa come agli orari delle conferenze e delle funzioni sacre.

g) Usino dovuti riguardi nelle precedenze e non se ne offendano quando per inavvertenza si pretermettano.

h) Ognuno sia convinto della retta intenzione dei propri confratelli, anche negli atti minuti della vita.

i) In momenti di malattia ed anche di leggera indisposizione si possono e si devono esercitare importanti atti di carità e di benevolenza fraterna.

l) Sieno scrupolosi sul non sorpassare le regole di povertà nella persona, nella camera, nelle provviste, secondo l'indole della casa.

m) Si guardino dal permettersi[164] privilegi di passeggiate, di visite o di trattamento speciale.- 1035 -

n) Nelle visite che riceve la casa, in mancanza del superiore generale o dell'assistente, i primi che si incontrano sieno cortesi a porgere gli onori di casa.

4. I medesimi sacerdoti trattino il prossimo 1) dei propri ricoverati interni, 2) dei visitatori esterni, 3) delle suore, 4) delle donne in generale colle regole seguenti.

 1. Cogl'interni della casa usino.

a) tratti di confidenza paterna;

b) si facciano amare sempre, temere non mai o quasi mai;

c) usino il tratto schietto e caritativo;

d) evitino il parlare misterioso, il trattare angoloso che aliena gli animi;

e) provvedano quanto si può nelle urgenze e nelle cose necessarie agli individui ed alla casa.

f) [165]Di tempo in tempo e date speciali circostanze si dia segno di speciale cura per loro.

g) Nel caso di malattia si affrettino le cure e le sollecitudini proprie di un cuore amante e previdente.

h) Tutti i ricoverati si abbiano in estimazione di amici cari e di buoni fratelli in Gesù Cristo.

2. I visitatori esterni.

a) ricevano il primo e più promettente ricevimento allo ingresso dal portinaio,

b) il quale introduce il visitatore alla sala di aspetto ovvero alla sala di direzione a seconda delle circostanze.

c) Coi visitatori si usano tratti semplici e cordiali di cortesia e di attenzione.

d) Si ascoltano con rispetto, si risponde loro con delicatezza e con franchezza pari di modi, quando lo richieda la circostanza.

e) [166]Se si prevede che il desiderino, si accompagnano alla visita della casa.

f) Quando si crede opportuno, si offre il servizio di cucina e di alloggio.

g) In tal caso i primi posti ed i migliori sono per i visitatori ospiti.- 1036 -

h) Si usi tal costume di ospitalità in modo speciale coi parenti dei ricoverati

i) Si profitti con garbata industria di cotali visite per acquistarsi buoni protettori dell'opera.

l) Se appena è possibile, si assegna un piccolo compartimento od almeno una o due camere, che si dicono Alla carità, per alloggiare viandanti e pellegrini che non trovano altrove accoglienza.

m) Ai viandanti e pellegrini si vitto ed alloggio secondo le circostanze, ma non mai offerta di danaro.

n) [167]Si trattano sempre con soavità di modi.

o) Particolare attenzione si usa ai fornitori della casa ed agli operai della stessa.

3. Con le suore si usino le seguenti norme.

a) si abbia per esse il rispetto che si addice a persone consacrate a Dio.

b) Ma non si mostri ai fatti od alle parole speciale estimazione per ogni loro buon atto o buona virtù.

c) Si usi con loro discorsi brevi sempre.

d) Non si ricevono in direzione che per grave necessità, in camera propria mai, per qualsiasi ragione non riconosciuta dal superiore generale.

e) I negozi che sono a trattare con esse si trattano a mezzo della loro superiora.

f) [168]I servizi loro di cucina o di guardaroba si fanno a mezzo dello sportello, detto comunemente la ruota.

g) Dovendo per malattia visitarle in camera, si tenga sempre l'uscio aperto.

h) Il parlatorio sia pur sempre aperto e non mai chiuso a chiave in momento di confabulazione qualsiasi.

i) Nella chiesa parimente abbiano il loro compartimento separato.

4. Quanto alla visita di donne in genere,.

a) si usino le regole di cautela e di prudenza che richiede il caso.

b) Il riserbo decoroso è da usare tanto con donne di mondo che con donne di chiesa.- 1037 -

c) Non si perda tempo per ascoltare le loro angustie.

d) Non rara volta soffrono agitazioni[169] nervose e allora facilmente ampliano e stravolgono i fatti delle persone e delle cose.

e) Non si replichino facilmente le visite di donne e si abbiano cautele assai, quando con esse abbiansi a trattare opere di carità, imprese di beneficenza.

f) Dovendo scrivere si usino con molta brevità le formole di civiltà e di convenienza volute dalla circostanza.

g) Raramente si restituiscono visite.

h) Raramente si invitano alla visita delle nostre case in compagnia di uomini.

i) Il sacerdote raro è che conversi con donne senza perdere qualche cosa di merito e di estimazione.

Il sacerdote è in tale dignità che meglio si vede e si onora quando si fissa da lungi.





p. 1032
45 1 Ts 5, 22.



p. 1034
46 Adulazione.



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