Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione quinta. DELLE ACCETTAZIONI IN GENERE

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Sezione quinta.

DELLE ACCETTAZIONI IN GENERE

 

Nelle accettazioni son da considerare le persone ricoverande, le persone che raccomandano, le condizioni morali dei postulanti, le condizioni economiche.

Quanto alle persone ricoverande, si badi quanto segue.

a) Sieno, per quanto si può conoscere, meritevoli del ricovero.

b) Si ricevano come dalla mano di Dio quelle che si giudicano tali.

c) L'accettante è il superior generale o chi per esso.

d) Il superiore accettante dev'esser libero da qualunque influenza.

e) [242]Non conviene che verun della casa raccomandi dei protetti.

f) Specialmente se sia parente o attinente per qualsiasi titolo di sangue o di patria.

g) Possono semplicemente porgere le informazioni coscienziose che sanno o delle quali son richiesti.

h) Si possono e si devono strettamente ricoverare le persone che son mandate dalla divina Provvidenza.

i) Si ricevono le persone innocenti e si ricevono le penitenti o che almeno dieno speranza di resipiscenza.

l) Nelle accettazioni è da aver riguardo alla provvidenza ed alla misericordia del Signore ed insieme alla prudenza ed alla previdenza della casa.

m) In medio stat virtus. Il superiore[243] accettante ponderi in Domino, richieda informazioni minute e poi porga le risoluzioni sue e non le muti di leggeri.- 1069 -

n) Non è conveniente lasciar adito alle sospensioni di giudizio.

o) Né è conveniente rimandare con facilità le accettazioni ad un tempo futuro alquanto lontano.

p) Non son da accettare le persone che si prevede non faranno dimora considerevole e che in entrare si pretendono comodità di tempo e di agi particolari.

q) Si ricevono le persone che si spera sieno per profittare nello spirito; un pane materiale si trova facilmente ed ovunque.

r) Temasi che, introducendo nella casa un immeritevole, non abbia ad iniziare una condotta piena di ipocrisia ovvero di scandalo.

s) Temasi che persone siffatte[244] non attirino sulla casa la disapprovazione del Cielo.

t) Una casa di beneficenza è come una chiesa.

Nel luogo santo una delle due: uno si fa santo ovvero si fa peggior cristiano a seconda delle disposizioni.

u) Non è mai sufficiente la prudenza nello interrogare delle indoli e dei costumi delle persone.

v) Il mondo giudica della fama della casa e delle persone e non è giudice sempre serio ed attendibile.

z) Badisi infine a lasciare il vuoto a qualche domanda che si reputi soprammodo di urgenza ovvero di convenienza al buon progresso della casa.


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