Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione quinta. DELLE ACCETTAZIONI IN GENERE

VI. DELL'ACCETTAZIONE DEI POVERI SCEMI DETTI BUONI FIGLI

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VI.

DELL'ACCETTAZIONE DEI POVERI SCEMI

DETTI BUONI FIGLI

 

Si chiamano "buoni figli" gli scemi, perché essi conservano la battesimale innocenza e sono per ciò buoni e cari a Dio.

Con essi si hanno le norme seguenti.

a) [265]Si nutre verso di loro vera stima come a creature di Dio, vero amore come a membra di Gesù Cristo.

b) Si usa con loro grandissima benevolenza e pazienza pari.

c) Si distinguono in varie classi e si usano loro speciali- 1078 - cure, come nel libretto del professor Parise58 edito dalla casa.

d) Si accettano quelli che sono compatibili coll'indole della casa.

e) Si ricevono dai Comuni o dalle congregazioni di carità59, previ accordi.

f) Per quanto si può e per non gravare di troppo la casa, si pattuisce un accordo mensile.

g) Si badi che non riescano di scandalo nella casa.

h) Gli incorreggibili si rimandano.

i) Chi fosse a rimandare, convien[266] sollecitare poco di poi od all'atto del ricevimento, quando apertamente appaia il caso.

l) Sempre poi s'abbia in mente che beatus qui intelligit super egenum, et pauperem, perché in die mala liberabit eum Dominus60.

m) Tutti i membri della casa si educhino ad un vivo senso di compatimento verso ogni classe di sofferenti, perché un cuor dabbene, compassionevole, è cuor buono che Dio benedice.

n) Si ricordi che alla fin del mondo noi saremo giudicati nel giudizio universale conforme la misericordia che avremo usata ai poveri.





p. 1078
58 Cfr. nota 14 a p. 300.



59 Cfr. nota 14 a p. 438.



60 Sal 40, 2.



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