Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione sesta. DELLE SUORE IN SERVIZIO NELLA CASA

II. DELLA SUORA ASSISTENTE ALLA CUCINA

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II.

DELLA SUORA ASSISTENTE ALLA CUCINA

 

[281]In assegnare le suore ai diversi uffici di cucina e di economia si intende seguire l'uso e le norme che a mano a mano si fanno comuni negli istituti di carità, nei seminari, nelle case collegiali maschili, nelle diverse regioni del Piemonte, della Lombardia e d'altrove.

 Or la suora assistente alla cucina 1) badi al locale ed agli arredi di cucina, 2) al cibo da cuocere, 3) al modo di farne distribuzione, 4) alle consorelle che tiene in aiuto all'ufficio proprio.

1. Quanto al locale di cucina, sia sempre pulito e almeno una volta in ogni anno imbiancato.

a) Sia spesso ventilato e difeso[282] dalle mosche e dagli insetti in ogni stagione.

b) Le macchine da cucina si regolino con intelligenza; gli utensili si conservino lucidi e ben lavati.

c) Una cucina pulita conferisce assai alla buona confezione dei cibi ed alla salubrità degli stessi.

2. Il cibo da ammannire sia

a) semplice sempre per essere più igienico e più facile ad essere digerito;

b) sia portato a buono stato di cottura;

c) non sia mai carico di grassume difficile a digerire.

d) Faccia uso di cereali, di verzure, di poca carne, di poco vino. La carne sia sempre contornata da cibi vegetali.- 1086 -

e) Nella quantità sia a sufficienza e piuttosto scarso che troppo abbondante per evitare le tentazioni di gola.

f) [283]Curi l'economia del combustibile.

g) Adoperi intelligenza e attenzione in usare le macchine di cucina.

3. Nel distribuire il cibo

a) serbi l'orario proprio dei pasti comuni e non permetta che, fuori l'orario e la refezione comune, altri sopraggiunga alla spicciolata, perché reca confusione e dispendio maggiore.

b) Tenga in pronto il cibo misurato per ogni refettorio e per ogni famiglia di refettorio.

c) Il pranzo e la cena dei sacerdoti e degli assistenti protraggasi a mezz'ora di poi.

d) Tenga disposte le porzioni di pane per ogni tavola, misurate e non oltre.

e) Pane e minestra e polenta abbiano a sufficienza ragionevole.

f) [284]Ma badi che specialmente i piccini sono a regolare e che più facile è ammalarsi per abbondanza piuttosto che per scarsezza di cibo.

g) Agli ammalati abbia speciale riguardo.

h) Vino distribuisca il puro necessario.

i) Al vino si può facilmente surrogare con altra bevanda.

l) Non accetti facilmente i pretesti per cambiare a taluno il cibo della comunità, a meno che non presenti un viglietto del sacerdote assistente.

m) Se sono forastieri, usi i primi riguardi e le prime attenzioni.

4. Quanto alle consorelle in aiuto alla cucina, badi

a) che sieno attente ai propri uffici;

b) che non ingenerino confusione.

c) [285]Spesso preghino avanti l'immagine od altarino di S. Gaetano66, ripetendo la coroncina della Provvidenza67.- 1087 -

d) Conservino quanto si può silenzio ed evitino i rumori anche per non disturbare l'ufficio e il raccoglimento della chiesa68 che è sopra alla cucina ed ai refettori.

e) Il cibo si distribuisca a mezzo della ruota fin dove si può.

f) Nessun uomo, fosse pur sacerdote, metta piede in cucina mai.

g) La cuciniera avverta per tempo l'economo per le provviste necessarie.

h) Terminato il servizio del pranzo o della cena comune, le suore di cucina si servono esse stesse e smaltiscono di preferenza i cibi sopravanzati e che potrebbero andare a male.

i) Le suore devono essere specialmente sobrie.

l) [286]È bene che si dieno la muta quelle che devono stare al calor della macchina.

m) Terminato il servizio delle somministrazioni, si chiudono gli sportelli e non si aprono che in caso di straordinaria necessità.

n) Le suore che sono comandate eseguiscono la pulizia delle tavole.

o) Si scelgono periodi di tempo per le preghiere di Regola.

Loro protettori sono S. Marta e S. Gaetano.

p) La cuciniera ha affinità d'ufficio colla suora cantiniera e colla suora infermiera.

q) Eviti qualunque tentazione di sospetto, di antipatia o di simpatia per le varie classi di persone o per gli individui delle stesse classi.

r) Nel cuocere e distribuire le vettovaglie stia nel cammino di mezzo fra i due sentimenti di carità viva e di povertà virtuosa.[287] Tanto il Signore provvederà, quanto più i poveri suoi figli in lui confidano, ma non è giusto che- 1088 - per sentimento di povertà il fratello soffra gli stenti della fame.





p. 1086
66 S. Gaetano da Thiene (1480-1547), sacerdote italiano, fondatore dei Chierici Regolari detti Teatini. Oltre ad un lavoro indefesso per la riforma della Chiesa, esercitò una generosa carità verso i poveri, dando testimonianza di fiducioso abbandono alla Provvidenza divina.



67 Su questa ed altre «coroncine», raccomandate spesso dall'A., cfr.nota 29 a p. 239.



p. 1087
68 La chiesa del sacro Cuore, nella Casa della divina Provvidenza, consacrata il 6 aprile 1893.



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