Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento F. s. M. P. - 1911 - Manoscritto
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REGOLAMENTO DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1911)

Capitolo XIX DELLA SANTA COMUNIONE

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Capitolo XIX

DELLA SANTA COMUNIONE

 

[137]Le anime spirituali naturalmente della santa Comunione hanno amore e timore.

Nutrono amore e vorrebbero anzi poter consumare in fiamme di amore e, quando questo amore non lo vedono e non lo sentono, allora tremano per timore di esserne indegne.

Ma questo non è e basta umiliarsi e sperare.

Pensate piuttosto che il Signore ama le sue creature.

Mettetevi innanzi il Cuor di Gesù in quel vesuvio di fiamme- 570 - come è e come apparve alla beata Alacoque61 e poi risolvete; possibile che noi non ci riscaldiamo a quel fuoco? Accostiamoci e non ce ne stacchiamo giammai.

Quale torto ad un amante divino il fuggire per male intesa paura! Accostatevi, che l'amore vuol essere corrisposto da amore.

E Gesù Cristo che batte alla porta del vostro cuore per entrar dentro; orsù che dubitate? Apritegli tosto l'adito, che è l'ospite divino che sen viene.

E sen viene pieno di amore e di bontà per espandere molte grazie nel vostro cuore.

[138]La maestà del Signore vi farà pur anche paura.

E come no? «Nessuno può vedermi e poi vivere ancora»62,- 572 - disse il Signore a Mosè.

E quantunque nella santa Comunione non si pretenda vedere Iddio coll'occhio umano, tuttavia veduto pur anche coll'occhio semplice della fede e di una fede per quanto si può viva ed ardente, certo che l'anima meschinella e peccatrice, trovandosi dinanzi a Dio tre volte santo, non può non rimanerne santamente sbigottita; e allora che fare? Allora guardate in alto assai al vicario di Gesù Cristo.

Voi vi trovate dinanzi al santo altare e per tre volte interrogate sbigottite: «Signore, non siamo degne», e l'ostia santa tace.

Voi allora sentite il bisogno di una voce viva, reale, che vi porti il volere di Dio e vi incoraggi.

Ed eccolo il Signore buono che vi ha dato il suo rappresentante in terra, uomo ancor egli e figlio di Adamo, ma rivestito dell'autorità suprema del sacerdote dei sacerdoti, il pontefice sommo, vicario di Gesù Cristo.

Ed egli, il vicario di Gesù Cristo, erede della carità del divin Salvatore, vi dirige parole di alto conforto.

Pio IX lasciò in testamento ai parroci di Roma il libretto del Ségur63 sulla Comunione frequente.

 In quel libro,[139] che è di oro puro, è detto che tutti quei cristiani i quali hanno almeno un poco di buona volontà, tutti possono comunicarsi frequentemente e sempre il faranno con frutto delle loro anime.

Papa Leone XIII, di felice memoria, si rivolgeva spesso ai fedeli esortandoli parimente alla Comunione frequente.

E Pio X dalla mente vasta, dal cuore caritativo, Pio X che per tempo attinse alla carità di Gesù Cristo, egli Pio X conferma: «Sì, sì; voglia il Cielo che tutti i cristiani si comunichino - 574 -pur anche quotidianamente.

Lo desidera il Cuore di Gesù Cristo; lo consiglia il cuore del Vicario di Gesù Cristo».

E se uno non possa star digiuno e sia da qualche tempo ammalato, ebbene per alcune volte nella settimana la persona spirituale che desidera la santa Comunione vi si accosti ancora non digiuna.

E quelli che vogliono lucrare tutte le indulgenze e non possono in ogni settimana accostarsi alla sacramentale Confessione, ebbene che vi si accostino ogni quindici giorni e basterà all'uopo di lucrare tutte le indulgenze annesse alle varie pratiche pie.

[140]E non cessa il Pontefice regnante di invitare gloriosamente ogni ceto di persone alla santa Comunione frequente e quotidiana.

In modo poi affatto particolare per le Figlie di santa Maria della Provvidenza, Pio X approva che sì, che sì, si accostino pure tutti i giorni della settimana alla santa Comunione.

Bene sta! Voi avete scelto il Signore per vostra porzione.

Gesù ha accettato e voi dunque state con Gesù benedetto, perché Gesù ha scelto sua dimora diletta il tabernacolo del cuor vostro.

Gesù benedetto nel Santissimo Sacramento è fratello vostro.

Maggior fratello, ma sempre fratello, perché Gesù è figlio di Dio e di Maria insieme, di Maria che è ancor essa figlia di Eva, benché immacolata.

Gesù Cristo è il compagno vostro nel cammino della virtù, è il medico pietoso delle anime vostre.

Sarà vostro compagno e guida nel cammino all'eternità.

Or come ognun vede, Gesù è tutto vostro, come voi volete essere tutte di Gesù.

Eccolo il Pane degli angeli, fatto cibo ai viatori.

Voi pregate come il Signore ve ne ha ammaestrate: «Dateci il nostro pane quotidiano»64. Il pane[141] di quell'anima che unicamente- 576 - trova di saturarsi in Dio, il pane dell'anima è Gesù sacramentato, che ha eletto il suo tabernacolo santo in cuore a voi, che, dedicate al divino servizio nella pratica della sacra verginità, dovrete emulare la innocenza e il fervore degli angeli.

Direte che vi sentite peccatrici; è vero questo purtroppo.

 Chi è santo come il Signore? E le vostre opere buone, quantunque buone, son sempre miste a difetti, come un panno mestruato65. Ma se il Signore si vuol dilettare di stare coi poveri; ma se il Signore vuol far veder che da un pugno di terra vuol suscitare un figlio di Abramo santo? Lucifero e gli angeli ribelli pareva che avessero potuto diminuir al Signore la gloria e il Signore confonde perpetuamente i demoni con far loro vedere che dalle pietre sa cavare le anime sante. Lasciate il pensiero a Dio che desso è grande, desso è potente. Il Signore è buono. Oh, quanto buono è il Signore!

 Voi siete inferme? Eccolo il medico! Siete povere di virtù? Eccolo Iddio santo! Siete fredde? Eccolo il fuoco divino disceso dal cielo! Siete ignoranti? Ecco la voce del Padre eterno che addita Gesù Cristo e dice: «Questi è il mio Figlio diletto, ascoltatelo, ascoltatelo66.

[142]Siete peccatrici? Ma non è bello essere umili e piacere al Signore?- 578 -

Siete peccatrici, ma voi non avete i sacramentali: l'acqua santa, il Pater noster, il Gesù mio, misericordia, il Domine, non sum dignus della santa Comunione, per estirpare i peccati veniali di cui per caso possiate essere macchiate? Più che ad altro, badate a vivere in tale purezza di intenzione che possiate ad ogni ora meritare la santa Comunione.

Apparecchio prossimo e ringraziamento prossimo fatene quanto vi è possibile, ossia quanto vi permette la Regola di ordinaria consuetudine e quanto vi permettono gli uffici di carità dai quali siete circondate.

Buona compagnia al buon Gesù ne farete poi in tutte le ore del giorno, perché ad ogni momento il vostro cuore fuggirà col desiderio, ad ogni incontro la vostra povera persona si prostrerà dinanzi al santo altare, sentirete la voce dell'angelo che vi dice: «Venite, adoremus Dominum!».

Con la vostra mente, illuminata dalla luce della fede di questi insegnamenti, accostatevi pure al grande Sacramento[143] con fiducia. Con la fiamma di carità che sentite ardere nel vostro cuore, mostratevi pure al Signore della santità e voi ne avrete calore di vita spirituale.

La santa Comunione forma le vergini. La santa Comunione prepara le martiri. La santa Comunione è il cibo dei forti che educa le eroine ai campi della carità. Dio sia dunque benedetto e benedetto sia il suo santo nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Benedetto il suo sacratissimo Cuore. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare... Benedetto Iddio nei suoi angeli e nei suoi santi. Così sia.





p. 570
61 S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690), monaca francese dell'ordine della Visitazione, a Paray-le-Monial ricevette le celebri rivelazioni del sacro Cuore di Gesù. Fu beatificata da Pio IX nel 1864, mentre la canonizzazione ebbe luogo nel 1920.



62 Es 33, 20.



p. 572
63 Gaston de Ségur (1820-1881), sacerdote francese, scrittore di ascetica e mistica. Nel 1860 pubblicò l'opuscolo La très sainte Communion, nel quale, contrapponendosi alla mentalità allora dominante, raccomandava ai fedeli di ricevere con frequenza la Comunione eucaristica.



p. 574
64 Lc 11, 3.



p. 576
65 Cfr. Is 64, 6.



66 Mt 17, 5.



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