IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
REGOLAMENTO DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1911) Capitolo XXII UN'ORA DI ADORAZIONE NOTTURNA Secondo quarto d'ora |
Ma ahimè! Quando rimiro a me stessa, come me ne confondo e me ne addoloro! Io misera cotanto! Io nella mente un vulcano di pensieri vani! Io nel cuore un abisso di incostanza e di leggerezza...
Io nel corpo un vaso coperto di tanta polvere, non forse vaso spezzato per grave fallo.
La memoria vi deve ricordare le leggerezze della infanzia, i capricci della adolescenza,[162] le freddezze della vita religiosa.
Mi sono confessata... ho promesso... ho proposto e poi ricaddi... e ricado e prevedo che ricadrò tuttavia. Sono stata concepita nella colpa75... e continuo a peccare per mia colpa, per mia massima colpa. La Vergine benedetta supplichi per me, il beato arcangelo Michele implori, i santi apostoli Pietro e Paolo e tutti i santi interpellino per me al Signore, perché io mi trovo desolata e tutta coperta di rossore.
E poi conosco io tutti e singoli i peccati e difetti miei? E non ho ragione di piangere? Ab occultis meis munda76... Le colpe che io nemmeno so conoscere, saranno tante... Oh, se voi badate alle mie iniquità, chi può comparirvi dinanzi? Sostenetemi alla vostra presenza, che io son dolente della mia pochezza,[163] desolata per tanta mia malizia...
Io mi confondo a starvi dinanzi, ma se mi allontano da voi, dove me ne andrei raminga? Lascerei voi, fonte di vita, per scavarmi delle cisterne non atte a contener acque. Non mai sarà, che certo ne sarebbero desolati gli angeli, scandalizzati gli uomini e farei ridere i demoni d 'inferno. Lo so che un cuor contrito ed umiliato voi non lo sprezzate.
Lavatemi, lavatemi sempre più...
mondatemi da ogni iniquità, perché io viva e non muoia alla vostra divina grazia.