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PAROLE DI CONFORTO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1913) IX. DI UNA O PIÙ VISITATRICI |
IX.
DI UNA O PIÙ VISITATRICI
Le suore del Consiglio superiore sono poche e sono, come nol dovrebbero essere, cariche di occupazioni nell'interno della casa madre ovvero nelle case maggiori, onde poco tempo e poche forze loro rimangono per provvedere al bene universale delle varie case e delle suore in ciascuna casa.
Pertanto e fino a che tutte e singole le suore del Consiglio superiore non sieno in tutto o in parte esonerate da tali cure esteriori, è molto opportuno che desse scelgano o vengano formando delle suore visitatrici, capaci di rappresentare il Consiglio superiore per le visite alle case succursali, agli asili, agli ospedali e agli altri impegni assunti.
[23]Incarico di una o di più visitatrici sarebbe di informarsi circa lo stato fisico, morale, religioso delle case e delle religiose di esse, confortare e riferirne semplicemente al Consiglio superiore, il quale poi provvederà a quanto in Domino crederà di fare.
Questo provvedimento potrebbe essere non solamente utile, ma necessario.
Servirebbe poi provvidenzialmente per prevenire abusi o malintesi e disguidi nell'osservanza della Regola.
Non sarebbe però inopportuno scegliere infra molte quelle suore che a tale scopo hanno speciale attitudine e applicarle ad un po' di scuola di perfezionamento, per renderle all'atto maggiormente utili ed efficaci.
Può fra altro accadere che l'una o l'altra delle suore del Consiglio superiore, non esclusa la superiora generale, per- 847 - acciacchi di salute o[24] per peso di età, sentano il bisogno di essere sollevate.
Procurate a costoro ed a tutte in generale tale conforto e non sarà solo atto di pietà, ma di carità esimia.