IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
1. [10]Al noviziato per regola si ammettono i giovanetti cresciuti in casa; per eccezione si accettano i forastieri, quando si vede in essi vocazione alle particolari occupazioni della casa, spirito di ubbidienza, di sacrificio e di abnegazione.
2. I novizi abitano un quartiere proprio; hanno quindi un dormitorio proprio, un proprio cortile per la ricreazione, un posto proprio in chiesa, vanno a passeggio col loro maestro e mangiano con lui.
Si devono però avvezzare alla povertà, a trovare superfluo anche il necessario e quindi povertà nel vitto, nel vestito, nell'alloggio.
Mai devono tenere danaro per proprio uso e, loro abbisognandone, lo domandano specificatamente di volta in volta.
a) ha cura di scegliersi, d'accordo col Consiglio superiore, un coadiutore che possa cooperare nello studiare l'indole, le attitudini, i costumi dei giovani a lui affidati;
b) tiene nota di tutto ciò che deve essere ricordato a classificare la condotta di ciascun novizio;
c) accompagna i novizi alla chiesa, al lavoro, alla scuola, al passeggio, e li sorveglia durante la ricreazione;
d) ogni giorno intrattiene i novizi con letture spirituali, con meditazioni o discorsetti acconci ad accrescere la loro pietà e a formare il loro cuore conformemente allo spirito della casa;
e) almeno una volta al mese espone lo stato del noviziato al direttore generale;
f) sorveglia direttamente l'igiene delle persone e dei locali che da lui dipendono;
g) accorgendosi che un novizio non fa per la casa, ne dà avviso immediato, perché sia rimandato col minor danno possibile delle parti.
4. Solamente nella casa madre si accettano postulanti al noviziato.