Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regolamento interno - F. s. C. - 1899
Lettura del testo

REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899)

Sezione quarta. DEL SISTEMA PREVENTIVO IN USO NELLA CASA

XIX. DI UN ALLOGGIO PEI FORASTIERI

«»

[- 1065 -]

XIX.

DI UN ALLOGGIO PEI FORASTIERI

 

[235]La foresteria è propria di ogni ordinata e caritativa comunità religiosa.

In essa è da notare 1) le persone ad ospitare,

2) il locale d'alloggio, 3) il trattamento economico, 4) il trattamento ospitaliero.

1. Quanto alle persone,.

a) sono persone benefattrici dell'opera;

b) o sono ecclesiastici che bramano ospitare in casa amica e loro conveniente;

c) religiosi di passaggio ovvero questuanti;- 1066 -

d) cattolici praticanti che bramano conoscere la casa;

e) forastieri che altrove non trovano alloggio conveniente;

f) [236]i parenti dei confratelli della casa ovvero dei pensionanti della stessa;

g) i genitori o benefattori dei ricoverati in genere.

2. Il locale di alloggio.

a) dev'essere conveniente allo stato degli ospiti e della casa ospitante;

b) la casa convien che disponga di locali molto opportuni;

c) perché i forastieri conviene o non ammetterli ovvero ammessi trattarli come si conviene.

d) Il tratto cortese di urbanità e di carità che si usa non tarderà ad essere compensato come opera buona.

e) La lingeria dei letti sia sempre pulita.

f) Il mobilio della camera <sia> a sufficienza e purgato dalla polvere.

g) Sia in luogo appartato, onde[237] il forastiero non sia disturbato nel riposo suo.

h) Nulla manchi del necessario relativamente allo stato della casa e delle persone.

3. Il trattamento economico.

a) sia in conformità delle persone e della casa.

b) È meglio abbondare che mancare.

c) Una pietanza in più del solito si al forastiero ed ai due sacerdoti che gli siedono al fianco.

d) E si porge a loro una bottiglia riservata, se fa uopo.

e) Si offre il caffè a chi ne ha l'uso.

f) Se sono persone distinte, si fanno servire in luogo distinto con uno o due sacerdoti della casa.

g) Il miglior trattamento è sempre pei forastieri, perché quei della casa sempre si hanno compagni nella vita.

4. [238]Quanto al trattamento ospitaliero,.

a) si usano le regole di carità e di civiltà conveniente alle persone ed al decoro della casa.

b) Sovrattutto deve spiccare la carità del cuore, la semplicità dei modi.- 1067 -

c) Si offrono i primi posti ed i primi onori della casa.

d) Il superiore generale per altro non cede il suo posto che a persone superiori a sé, per conservare il principio dell'unità di direzione.

e) Si offrono posti distinti alla mensa, alla chiesa e alla ricreazione.

f) Un sacerdote è destinato per presentare gli onori di casa.

g) Il sacerdote a ciò deputato per sé o per altri accompagna il forastiero e lo assiste nel corso della giornata.

h) Avverte i gusti dell'ospite, se[239] brami essere accompagnato sempre o star solo in casa o fuori.

i) Non sia di peso all'ospite giammai.

l) Mostri i locali della casa, additi i diversi compartimenti; data occasione, porga saggio del canto, della scuola, dei trattenimenti dei ricoverati.

m) Parli con piacere della casa e racconti aneddoti interessanti, ma senza ostentazione.

n) Dimostri sempre volto ilare, conversazione piacevole e non gli rincresca trattenersi così perché è scritto: «Age quod agis», tutto è bene e buono quello che è voluto dai superiori e dalla Regola.

o) Regali qualche memoria della casa al forastiero.

p) Lo associ all'abbonamento del periodico La divina Provvidenza56.

q) Parli, data opportunitate, delle[240] opere della casa, delle pie unioni della chiesa nostra e se ne valga per ogni profitto spirituale o temporale.

r) Scriva il nome, data la convenienza, all'album degli amici e benefattori della casa.

s) Corrisponda (se fa uopo) per lettera anche di poi, se vi sia un sicuro vantaggio di anima e di corpo.

t) Dia il sacerdote che compie l'ufficio di ospitante ogni buon esempio di modestia e di spirito semplice e buono sempre.

u) Si faccia supplire da altro sacerdote, quando per necessità di ufficio debbasi assentare.- 1068 -

v) Finalmente dovendo accommiatare il forastiero, lo faccia con un ultimo tratto squisito di carità e di buone e belle maniere e ringrazi poi il Signore se la coscienza[241] gli dice che abbia compiuto degnamente un ufficio di carità e di ospitalità cristiana.





p. 1067
56 Cfr. nota 27 a p. 140.



«»

IntraText® (VA2) Copyright 2015-2025 EuloTech SRL
Copyright 2015 Nuove Frontiere Editrice - Vicolo Clementi 41 - 00148 Roma