Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
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VIENI MECO LA DOTTRINA CRISTIANA ESPOSTA CON ESEMPI IN QUARANTA DISCORSI FAMIGLIARI

Parte prima <LA FEDE>

Quinto e sesto articolo <del Simbolo> Un sepolcro scoperchiato. Gesù Cristo vive, comanda e regna

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Quinto e sesto articolo <del Simbolo>

Un sepolcro scoperchiato.

Gesù Cristo vive, comanda e regna

  1. [51]Mi accosto ai sepolcri dei grandi del mondo, Alessandro, Cesare, Annibale, Napoleone. Interrogo l'epitaffio, mi risponde: "Qui giace". Scopro la tomba: entro è solitudine e mestizia. Un legger strato di polvere umana indica che dentro in un tempo fu seppellito un uomo. Mi accosto al sepolcro - 291 -di Gesù Cristo. Guardo: è scoperchiato, le guardie che custodivano il sepolcro son cadute a terra come morte. Una mano dall'alto ha scritto sull'avello: "Cristo è risorto". Or dove è desso? Eccolo con la Maddalena, eccolo con gli apostoli suoi, eccolo con la turba di cinquecento persone che in ammirare sclamano con giubilo: "Cristo vive, Cristo comanda, Cristo regna". Giocondissima esclamazione! Proviamoci a dimostrare come essa è tutta vera.

  2. Gesù Cristo vive! Meste pendici di Sionne, rallegratevi. Già è spuntata la luna [52]del terzo . Il divin Salvatore l'ha promesso: "Dopo tre giorni risorgerò". Or udite come accadde il giocondissimo avvenimento. L'anima santissima del Redentore, alla morte di Gesù, discese a modo di luce e penetrò nel limbo dei santi Padri, i giusti dell'Antico Testamento. Salutò quelle anime desiose perché si disponessero pure ad ascendere in breve all'alto. Intanto vennero gli albori di prima luce del terzo . L'anima santissima del Salvatore come luce vivificante entrò attraverso al sepolcro custodito. S'inchinò al corpo del Salvatore che stava unito con la divinità santissima. Entrò poi in quel corpo e rianimollo. Allora Gesù Cristo per virtù propria risorse e fu glorioso e trionfante. Glorioso nel corpo, trionfante nella mente e giulivo nel cuore. Gesù Cristo più non muore, il corpo è risuscitato glorioso. È corpo che si porta da luogo a luogo e attraverso le muraglie. È corpo che non soffre più in eterno un male di sorta. È corpo splendente che rifulge di beatifica luce. Chi lo vede è imparadisato. La Maddalena che scorse la [53]prima, parve morirne di dolcezza. I discepoli che lo riceverono andavano poi ricordando per tutta la vita: "Oh come i nostri cuori erano ardenti alla vista ed alle parole di Gesù!" 52. Gesù Cristo vive. La memoria dell'Uomo Dio ricorda con immenso gaudio i patimenti sofferti. La mente gioconda alla vista del trionfo dell'umana redenzione. Il cuore è ricolmo dalla gioia ineffabile che è la beatitudine di Dio altissimo. Gesù Cristo vive. Quale gioia a trovarci con lui! E noi saremo i figli che partecipano

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della gloria del Padre. Il trionfo che toccò a Gesù sarà il trionfo nostro. Risorgeremo un . Allora i corpi dei giusti saranno ricchi delle doti dei corpi gloriosi. La mente godrà in contemplare la beatitudine del Signore, il cuore <sarà> felicissimo in amare, la memoria lietissima in ricordare i patimenti che ci hanno fatto meritare tanto godimento. Gesù Cristo vive. Quale consolazione!

  3. Dippiù, Gesù Cristo comanda. Gesù rivolto agli apostoli dice loro: "La terra è mia ed io la dono a voi. Andate e predicate [54]il mio Evangelo a tutta la terra"53. Gesù Cristo ha parlato ed ecco i filosofi umani a chinare la fronte, i ministri del demonio a rovesciare gli altari degli idoli falsi, dare luogo all'altare di Dio vero. Gesù Cristo comanda. I giudici degli ebrei paventano la presenza degli apostoli, che si mostrano avvalorati dalla virtù di Gesù. I tribunali dei pagani ammutoliscono. Gesù Cristo comanda. Alla voce dell'Uomo Dio risorto da morte, i venti e le procelle e tutti i pericoli di terra o di mare si allontanano riverenti al passaggio degli apostoli. Questi in nome di Gesù impongono le mani e mettono in fuga i demonii o guariscono gli ammalati o fanno risuscitare i morti, e in tutto operano meraviglie ancor maggiori di quelle eseguite da Gesù. Cristo comanda. Un impostore e sacrilego Simone Mago con suoi incantesimi ammalia Roma capitale. Allora Pietro segna una croce in alto, fa cadere l'indemoniato che precipitando imbrodola del sangue e delle viscere sue la maggior piazza della città. Un bestemmiatore impreca: "Cristo non è Dio". Allora un Alessandro vescovo gli [55]impone: "In nome di Gesù, taci". Quegli ammutolisce e poco stante perde le viscere in luogo immondo. Attila si intitola il flagello di Dio e grida alla falange de' suoi: "All'Italia, per sedere sopra il soglio del pontefice di Roma". E questi viene a incontrarlo a Mantova e gli intima: "In nome di Gesù te lo impongo: ritorna alle tue gelate sponde". Attila volge addietro il guardo e grida: "Ritorniamo, ritorniamo, che un angelo ci percuote!" E dalle arse sponde del mare africano un capitano Genserico grida alla

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sua volta a' suoi: "Alle navi! Alle navi!". Il pilota dalla calva fronte gli domanda: "A qual parte comandate che io diriga le vele?". E quegli: "Dirigetele a quella parte che il cielo vuole che io punisca, all'Italia". E già toccava i nostri confini. Ma la voce del nome di Gesù risuona come rimbombo di tuono alle sue orecchie. Un fulmine par che lo percuota e Genserico ritorna alle sue sabbie infuocate. Gesù Cristo comanda. Un pescator di Galilea si presenta a Nerone, il massimo [56]cesare di Roma, e gli intima: "Lasciate quel trono. Ve lo impongo in nome di Gesù. Il soglio dei cesari è fisso che sia la sede dei pontefici del Crocifisso". Gesù Cristo comanda. Meschini potenti che vi prendete onori di divinità, tacete, tacete: un solo comanda54, Gesù Cristo. E i giusti comandano con lui. Scorgete gli apostoli come si imposero agli uomini del mondo. Vedete oggidì ancora i buoni fedeli come si impongono alle massime dei tristi ed agli sforzi degli iniqui. Gli apostoli con frutto giudicheranno un la terra, e insieme con gli apostoli saranno tutti i buoni seguaci del Redentore. Fedeli cristiani, non temete. Voi con Cristo comandate alla terra.

  4. Gesù Cristo regna. Scorgetelo Gesù nella sua ascensione. Erano trascorsi quaranta giorni dacché era risorto ed egli disse a<i> suoi: "Venite, che io dal colle di Sion ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"55. Si volsero gli apostoli. Ma Gesù venuto li benedisse e poi spiccò legger leggero un volo e su ascese. Una nube lucida venne incontro e Gesù si [57]tolse dagli occhi loro. "Paradiso! Paradiso!" gridava Gesù. E dal paradiso rispondeva una voce: "Viva il Re nostro in sempiterno", e ricevevalo per invitarlo a sedere alla destra del Padre eterno. Il paradiso risuona di applausi e Gesù, sempre buono nella misericordia, presenta all'Eterno la memoria dei patimenti sofferti. Mostra le piaghe e dice: "Perdonate, o Padre, perdonate!". "Io perdono, io perdono", accenna il Padre. Questa voce di giubilo e di perdono Gesù la fa intendere ai suoi fratelli sulla terra, ed eccoli tutti al colle di Sion

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sclamando: "Paradiso! Paradiso! Gesù salvatore, ci salvate!". Intanto fiso fiso tengono lo sguardo intento a Gesù. Gli apostoli per i primi andavano sclamando: "Non ci glorieremo in altro che nei patimenti del Signor nostro Gesù Cristo. In ogni tribulazione nostra sovrabbondiamo di gaudio56. Lo desideriamo vivamente di morire per trovarci con Cristo"57. Intanto imploravano una croce, una mannaia, una caldaia bollente, un tormento che dando loro la morte facesseli entrare con Cristo in cielo. E tutti si ebbero un martirio, tutti una palma ed un trionfo. [58]I cristiani fedeli da tutto il mondo non cessarono poi mai58 da guardare a Gesù Cristo. Chi poté noverare i seguaci che nei primi trecento anni domandarono un martirio per congiungersi a Cristo, trovò che erano almeno undici milioni. E si affrettavano festosi sclamando: "I patimenti per noi sono un guadagno, la morte è un trionfo"59.

  "Fanciulla -- domanda il figlio del prefetto ad Agnese -- tu hai trovato la mano di uno sposo". "Io ho lo sposo mio". "Chi è desso?...". "È sposo che non muore, è sposo santo... Lo sposo mio è Gesù". "Sciagurata! Non sai che le figlie che si disposano a Gesù hanno per anello le catene, per letto il supplizio?". "Lo so. Lo so". "E tu non temi?". "Nulla... Taglia pur questo capo e mandami al mio sposo Gesù!". E sol ieri un fanciullo si presentava al tiranno di Corea per dirgli: "Mandatemi con il padre e con la madre mia". "Dove son essi?". "Sono in paradiso... li avete inviati voi testé". "Che vuoi darmi, ed io con un colpo ti invio ?...". "Se con uno o con più colpi, a me poco importa, il denaro mio l'ho distribuito [59]ai poveri. Deh, dammi un colpo di spada e mandami al cielo".

  Carissime anime! Chi vi mette sulle labbra questi discorsi e nel cuore tanto fervore? È la carità di Gesù Cristo. Anzi è Gesù Cristo che regna nel cuore degli uomini. Napoleone primo guardava ai popoli della terra. Scorgevali pieni di terrore - 295 -e Napoleone si tolse con dire: "Io vorrei comandare alle anime come comando ai corpi di questi". Soggiunse un adulatore: "Sire, imponete una religione per tutti, e tutti vi ameranno". "Stolto, stolto -- sclamò Napoleone -- Per imporre una religione bisogna aver salito il Calvario". Nascondetevi, superbi del secolo! Un solo regna, Gesù Cristo. Con lui e per mezzo suo regnano i buoni seguaci del Salvatore. Come sono amati da tutti i padri nostri nella fede, gli apostoli di Gesù Cristo60! Come sono ben amati i Padri, i dottori santi che ci hanno illuminati con le loro dottrine! Come si61 amano tuttora di [60]cuore i pontefici illuminati, i vescovi forti, i confessori intrepidi! Si amano i vergini, si amano i santi e le sante della Chiesa che sono congiunti intimamente con la carità di Cristo. Fortunati gli occhi che tuttodì primo scontrano62 lo sguardo con l'occhio di persona santa. E come i giusti regnano in terra, così regnano beati nel paradiso. Alla buona novella che un fratello di questa terra ha raggiunto la sede del paradiso, dugentomilioni di cattolici piegano riverenti il ginocchio ed esclamano: "Santo del paradiso, pregate per noi". Ve lo ripeto: superbi del secolo, nascondetevi. Gesù Cristo solo vive, egli solo comanda, egli solo regna.

Riflessi

  1. Un sepolcro scoperchiato. Gesù Cristo comanda e regna.

  2. Gesù Cristo vive, risorge glorioso, ed i fedeli giusti con lui.

  3. Gesù Cristo comanda. I giusti nel nome di lui trionfano63 sulla terra.

  4. Gesù Cristo regna nel cuore degli apostoli e dei martiri, dei santi e delle sante che gli rimangono fedeli sino alla fine.

 

 





p. 291
52     Cfr. Lc 24, 32.



p. 292
53     Cfr. Mc 16, 15.



p. 293
54     Originale: comando; cfr. ed. 1883, p. 56.



55     Gv 20, 17.



p. 294
56     2 Cor 7, 4.



57     Fil 1, 23.



58     Originale: men; cfr. ed. 1928, p. 72.



59     Cfr. Fil 1, 21.



p. 295
60     Nell'originale e nell'ed. 1883, p. 59, il brano Con lui e per mezzo suo [...] apostoli di Gesù Cristo! è ripetuto due volte; cfr. ed. 1928, p. 73.



61     Originale: ci; cfr. ed. 1883, p. 59.



62     Originale: scontrare; cfr. ed. 1928, p. 74.



63     Originale: trionfando; cfr. ed. 1883, p. 60.



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