Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
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VIENI MECO LA DOTTRINA CRISTIANA ESPOSTA CON ESEMPI IN QUARANTA DISCORSI FAMIGLIARI

Parte prima <LA FEDE>

Ottavo, nono e decimo art<icolo> del Simbolo Una sola è la nostra Madre

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Ottavo, nono e decimo art<icolo> del Simbolo

Una sola è la nostra Madre

  1. [84]Noi camminiamo lieti per la via nostra. Ci incontrano avversari e liberali e ci dicono: "Perché aderitestretti a quella donna?". E noi loro rispondiamo: "Ella è la Madre nostra". Vengano gli increduli, gli empi, i bestemmiatori e ci rimproverino: "Siete pure incivili in voler rifiutare altra compagnia che quella la quale vi accompagna ad ogni passo?". A questi rispondiamo: "Una sola è la nostra Madre". Vengono protestanti e scismatici e ci beffino con dire: "Che importa a voi che noi ci siamo staccati dalla Chiesa di Roma?". Ah, sciagurati: ditelo ad una madre se nulla le importa che i figli si strappino dal suo seno. E tutto il mondo dei fuorusciti vengano per rimproverarci: "Credereste di esser salvi voi soli". A questi rispondiamo "Una sola è la Madre dei figli che ottengono salute". Santa Chiesa di Gesù Cristo! Voi siete la [85]Madre nostra, vi veneriamo Madre benedetta. Voi amate perché siete figlia del cielo. Voi istruite i figli vostri perché siete sapiente. Voi siete buona epperciò vi sacrificate per i figli vostri.

  2. Gesù Cristo dall'altare della croce gridò: "Consummatum est82: il gran sacrificio è compiuto. La morte è superata, il

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peccato è distrutto, l'inferno è vinto". In dirlo chinò il capo e spirò. Il petto santissimo del divin Redentore si aprì presso al cuore. Fuori da quello uscì la Chiesa che è nostra Madre. E Madre unica che ha una sede sola, quella del romano pontefice. Ha un capo solo, il Vicario del divin Salvatore in terra. Ha un sacrificio solo. È la Madre che con il cuore proprio offre il Cuore di Gesù al Padre eterno. La Madre nostra è genitrice santa. Scorgetela. Ella sta sopra un monte d'oro perché posa sopra il santo Evangelo dell'Uomo Dio. Spande intorno raggi di divina luce. Tutti la possono vedere ed ammirare. Ella attinge forza e santità da una fonte divina, i santi Sacramenti che a guisa di fiumi prodigiosi scendono in argentee acque [86]dal monte e si spandono in altri fiumi e si dividono in rigagnoli a tutti gli angoli della terra. Ornamento di questa Madre ammirabile sono molte membra di suoi figli che sono cresciuti alla santità. Il cielo si è abbassato verso a loro per colmarli di favori, ha poi aperte le porte e li ha introdotti in un pianto della terra al paradiso. Di lassù hanno fatta quaggiù sentire la loro voce e dire: "Noi stiamo bene, domandate voi stessi benefici che vi occorrano da Dio e noi ve li impetreremo". Allora è un grido universale dei fratelli quaggiù che sclama: "Santi del paradiso, pregate per noi". E la Chiesa benedetta, perché ama di amore immenso, volge le mani in atto di pietosa verso a quelli e dice: "Santi del paradiso, pregate pei vostri fratelli quaggiù, pregate molto pei fratelli che sono in purgatorio". Poi volgendosi a tutti i suoi figli in terra dice: "Giungete le mani tutti. Pregate voi stessi per le anime dei defunti del purgatorio. Quelle supplicano per voi; dite all'alto, ai beati, che intercedino83 per tutti noi". E prosegue: "Fra voi medesimi quaggiù [87]pregate a vicenda, preghino sovra tutti i buoni84 a pro dei cattivi perché si convertano". Intanto nella Chiesa di Gesù Cristo è un gemito universale, è una supplicazione che carissima ascende al cielo, che consolante ritorna - 309 -al cuore di una Madre santa. Una sola è la Madre nostra. Ella è figlia del cielo ed è feconda, i suoi figli si estendono a tutta la terra. I figli della Chiesa hanno origine con Adamo e con il popolo di Dio che credette nel Salvatore promesso. Continua oggidì e sino alla fin dei secoli con i figli del popolo fedele di Gesù Cristo. Santa Chiesa del divin Salvatore! Ella benedice per suoi quelli stessi che essendo lontani col corpo, gli eretici ed i turchi che <si> sono allontanati dal suo grembo, pur le stanno accanto con l'affetto. Questa Madre santa ha stanza ferma sopra il fondamento degli apostoli. Questi le servono di sgabello e di sostegno, di ornamento e di trono. Alla lor volta gli apostoli sono ben assicurati intorno la persona adorabile del salvatore Gesù Cristo.

  Una sola è la Madre nostra. Oh come ci ama! Dopo averli85 rigenerati con una generazione [88]spirituale, la virtù che Gesù Cristo opera nel santo Battesimo, pensa poi ad armare i suoi figli contro agli inimici con un'armatura forte, la virtù dei doni dello Spirito Santo. E se nel combattere cadono feriti subito li guarisce, poi li pasce con un cibo celeste perché prendano forza a non ricadere più mai. Dona poi, ai figli combattenti, capitani strenui fortificandoli di virtù86 soprannaturale. E perché sieno molti i valorosi a combattere le battaglie del Signore, la Chiesa ha in pronto un sacramento grande, che è come la provvidenza nella stessa Chiesa del Salvatore. Ma quando un figlio sia chiamato a lasciar la terra, oh come geme il cuor della Madre. Si prostra supplichevole dinanzi allo sposo Gesù. Lo supplica ad aver pietà dei sospiri del figlio, pietà dei gemiti del cristiano il quale credette e sperò in Dio. Intanto chiama l'arcangelo Michele che l'assista nell'ultimo combattimento. Ella medesima porge un sacramento di conforto altissimo e poi continua: "Pietà, o Signore, delle lacrime del misero che muore!". [89]Chiama poi tutti a supplicar per lui. Quando è morto, quasi madre desolata, l'avvolge - 310 -o nella gramaglia o nel candido lino, e venuta presso alla tomba dimora in lacrime continue, in preghiere sino alla fine. Povera Madre! Quanto ama i figli suoi!

  3. La pietosa è genitrice che ama i figli suoi per farli santi. Li educa alla parola del santo Evangelo di Gesù Cristo. Vedetela quand'ella accompagna i figli al tempio santo. Dice la saggia: "Questo tempio è la casa del Signore in terra, è il paradiso nostro quaggiù". Amiamo in questo paradiso, amiamo Gesù Cristo e struggiamoci in pio affetto, come si consuma l'olio di quella lampada che arde dinanzi a Gesù nel Santissimo Sacramento. Eccolo Gesù, eccolo. È il nostro Salvatore che viene con brama nello Avvento, è Gesù che si presenta con doglia nella Quaresima, è Gesù che ci incorona glorioso nella Risurrezione. Sempre viene per benedirci, accorriamogli incontro. Rivestiamo l'anima di sante virtù come i fiori che ornano l'altare santo. Prostriamoci a' suoi piedi e stiamo riverenti come la Madre insegna ne' riti sacri. Siamo [90]qui tutti! Amiamoci a vicenda; i figli amino la Madre come questa ama i figli suoi, abbracciamoci nella pace del Signore. Carissima Madre, come siete pia e sapiente! Le vostre parole mi sono balsamo al cuore e mi fanno piovere lacrime dagli occhi.

  4. Lo so. Lo so. Benedetta Madre del mio Salvatore, voi vi sacrificate per i figli vostri. Un rumor di guerra si fa intendere intorno, il rimbombo del cannone già risuona, un esercito di prodi si abbraccia alla Madre e grida: "Madre aiutateci, madre aiutateci!". La forte estende la sua destra e dice: "In nome di Dio vi perdono i vostri peccati". "Ma sono molti". "Non importa". "Ma sono gravi". "Non importa. Io vi perdono, io vi perdono". Poi continua: "Può la madre abbandonare il figlio nel pericolo87? Sono qui e voglio patire e morir con voi. Ed ecco stuoli di sacerdoti intrepidi che accompagnano nella mischia. Ecco religiosi e religiose, santi e sante della Chiesa di Gesù che insieme soffrono, che combattono, che pregano. L'esercito contrario ha ancor esso una [91]madre. Le domandano i figli: "E voi quale aiuto ci

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porgete?". Risponde: "Non ho di che donarvi, non sono madre, ma matrigna". Intanto arrossa e si nasconde. Ma la Madre vera rintraccia la matrigna e ne cerca i figli sbrancati. Cerca per terra, si affida al mare. Quando è sola, sbattuta dall'onde sovra uno scoglio, ella grida con la voce del suo missionario: "Cielo! Cielo! Fammi ritrovare un fratello smarrito". O quando nella persona del suo sacerdote attraversa le sabbie infuocate del mare e che le si affacciano selvaggi armati, ella pone di rincontro il crocifisso Signore, dona il regno di pace e si abbraccia all'indo ed all'arabo od al cafro per salvarlo. Madre benedetta! Tu ti sacrifichi a modo di Gesù in croce, non puoi non trionfare come Gesù dalla croce trionfò. Tu stessa trionferai sull'altare dei patimenti. Voleva crocifiggerti Giuliano, ma un dardo di divina maledizione lo percosse. Osò insultarti: "Che fa il tuo Gesù di Nazaret?". E gli rispose un figliol suo: "Gesù costruisce la bara che ti riceverà all'indomani". Fu vero. Giuliano morendo imprecava: "Hai vinto, Galileo; hai vinto, Galileo!". [92]Volevano crocifiggerti molti altri sino a Napoleone. E questi come un Faraone novello gridava: "Non obbedirò alla voce della Chiesa". E come un Nabucco novello si erigeva in superbia a dire: "Chi mi può eguagliare sulla terra?...". E trovò subito chi lo superasse. Quando fuggiva ramingo dai ghiacci e dalle nevi di Russia, e quando si vide solo e prigioniero in un'isola deserta, allora sclamava di cuore: "Gesù Cristo solo è Dio. La Chiesa del pontefice è la sposa del Salvatore". Godi, o benedetta. Anche questi sono trionfi, sono trionfi che tu additi con amore ai figli che ami. Li additi come scuola ai figli che educhi. Quei trionfi sono il guadagno della Madre che si sacrifica pe' figli suoi.

Riflessi

  1. Una sola è la nostra Madre.

  2. Chiesa santa è madre che ama.

  3. Che ammaestra i figli suoi.

  4. È Madre che si sacrifica pe' suoi figli.

 

 





p. 307
82     Gv 19, 30.



p. 308
83     Nell'ed. 1928, p. 102: «per voi, dicon all'alto ai beati che intercedano».



84     Originale: preghino sovratutti i buoni.



p. 309
85     Originale: avervi; cfr. ed. 1928, p. 103.



86     Originale: strenui, che fortificandoli di virtù. Nell'ed. 1883, p. 87: «strenui, che fortificati eglino stessi di virtù»; nell'ed. 1928, p. 103: «strenui, fortificati eglino stessi di virtù».



p. 310
87     Cfr. Is 49,15.



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