Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
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VIENI MECO LA DOTTRINA CRISTIANA ESPOSTA CON ESEMPI IN QUARANTA DISCORSI FAMIGLIARI

Parte seconda LA SPERANZA CRISTIANA

II. O Padre!

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II.

O Padre!

  1. La più cara preghiera che salga all'alto è quella del Padre nostro121. Il divin Salvatore in un eccesso di amore si rivolse agli apostoli suoi e disse: "Perché non domandate più cose al mio celeste Padre? Domandate e otterrete, ma finora non avrete ancor supplicato122. Quando abbisognate di qualsiasi favore pregate così: Padre nostro che siete ne' cieli, sia il vostro nome santificato, venga il regno vostro, sia fatta la volontà vostra come in cielo così in terra". E conchiuse dicendo: "Non dubitatene, pregando così voi otterrete". O Padre! O Padre! Possibile che non ci [138]ascoltiate quando noi vi dirigiamo la preghiera di Gesù vostro divin Figlio? Fratelli, poniamo attenzione a questa supplica ammirabile e consoliamo i cuori nostri.

  2. O Padre! Ecco la voce di Gesù, vero Figliuol di Dio per natura. Ecco la voce di Gesù, nostro maggior fratello, figlio unigenito di Maria, nostra sorella. O Padre! Voi siete nell'alto dei cieli, siete nel trono ammirabile che è nel mezzo del paradiso beato. E Gesù vostro divin Figlio è su questa terra. V'è calato a fine di rintracciare i minori fratelli vostri figli, e condurli al cielo parimenti. Padre! Padre! Pietà per

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tanto Figlio; guardate ai sudori del suo volto, alla stanchezza della sua persona, guardate ai gemiti del cuor suo. Noi, o fratelli, uniamo la nostra alla voce di Gesù. Ci incamminiamo all'alto, appoggiati alla destra di Gesù Cristo e sclamiamo alla nostra volta: "Padre, o Padre nostro che siete nei cieli: pietà di noi che vi siam figli. Ci avete creati, o Signore, e per redimerci mandaste l'Unigenito vostro. Ci avete ammaestrati alla scuola [139]dell'Uomo Dio ed or ci attendete alla nostra eredità, il paradiso. Padre, voi che sedete su trono eccelso, pietà dei miseri! Siamo tanti a supplicarvi. Vi preghiamo concordi. Padre, o Padre nostro che siete nei cieli, pietà di noi!

  3. Il vostro nome sia santificato. Il nome dell'Altissimo chi lo può degnamente lodare su questa terra? Gesù gli applaude con lode infinita. Qual lode quella di Gesù, Figlio dell'Eterno! Scorgetelo il Verbo incarnato, bambino infante nella capanna di Betlemme. Che lode gli tributano quei gemiti di pietà! Scorgetelo infante nel tempio. Che lode gli all'Eterno il sangue del suo Unigenito! E così scorgetelo obbediente figliuolo nella casa di Nazaret. Qual lode quella dell'Uomo Dio, che per trent'anni suda ed obbedisce per piacere all'eterno Padre. E quando Gesù, stanco di predicare, si raccoglie a pregare con le ginocchia piegate solo nella notte? E quando suda sangue, ovvero che agonizza sul Calvario? Cielo! Cielo! Aiutami tu perché io non so [140]dire. Ma ben di cuore noi uniamo i meschini affetti nostri per lodare il nome di Dio. Noi daremo gloria al Padre; insiem con il Padre già allo spuntar di ogni , gli daremo lode123 a tutte l'ore del . Venuta la sera, confesseremo per dargli lode una gran verità: "Signore, ecco i vostri servi inutili, che nulla possono fare se voi non porgete l'aiuto vostro".

  4. Padre! O Padre! Venga il regno vostro. Il regno del Padre si estende per mezzo di Gesù Cristo. Gesù Cristo chiama il paradiso della grazia celeste dal cielo in terra. Questa grazia espande nel regno della Chiesa, sua sposa immacolata- 337 -. Questa grazia la pone, come in trono più diletto, in cuore ai cristiani. Padre! O Padre! Noi con Gesù Cristo bramiamo che il vostro regno si estenda a tutta la terra. Che faremo noi intanto? Con Gesù ci rallegreremo che il vostro regno sia beato nel paradiso. Con Gesù Cristo ci uniremo per estendere il vostro regno nelle anime del nostro prossimo. Uniremo preghiere colle limosine per guadagnare i cuori. Alle azioni congiungeremo [141]il desiderio più vivo per meritare al vostro cospetto. Padre, o Padre! Rimunerate a seconda del buon volere. Noi vorremmo avere il cuore del Saverio per intendere la vostra gloria, vorremmo avere il cuore dei Girolami per difendere la vostra gloria. Miseri! Che facciamo quaggiù? Che è la vita nostra se o con l'opera o con il martirio non la sacrifichiamo all'onor del Padre? Maria benedetta! Tante anime avete salvato. Porgeteci occasione a salvare noi medesimi. Santi apostoli del divin Salvatore, il cuor nostro perché non ardevivamente come il vostro? Scenda, scenda Gesù con la grazia sua nella povera casa del cuor nostro. Sia il nostro cuore ornato trono dell'Altissimo. Fratelli miei, uno sguardo al glorioso esercito dei figli di Dio. Marciano sotto la condotta del pontefice supremo. Di lui ne osservano i comandamenti, ne indovinano i desideri, ne compiono le brame. I vescovi come capitani, benché dipendenti, accompagnano le mosse. Succede lo stuolo dei sacerdoti che guidano i militi. Questi [142]oh come sono potenti per numero, grandi per virtù! E tutti offrono a Dio sollecitudini, e tutti offrono sudori e fatiche. Fortunati quelli che possono presentare in dono il proprio sangue. Intanto, di tutti, uno solo è il grido: "Avanti! Avanti! Alla conquista del paradiso! Avanti per estendere il regno di Dio fra gli uomini in questa terra!".

  5. E mentre si affaticano tanto, sclamano con accento di affetto pio: "Signore, che possiamo servirvi sempre! Noi non desideriamo che di fare in tutto il voler vostro". Il divin salvatore Gesù Cristo diceva: "Sono disceso quaggiù, non a far la mia, ma la volontà del Padre che mi ha mandato"124. Nell'Orto - 338 -degli olivi teneva gli occhi ondeggianti e diceva: "Padre, se è possibile, passi da me il calice di questa passione. Nondimeno non si faccia la mia, ma la vostra volontà"125. E pregava anche più intensamente. Sull'altar della croce Gesù Cristo chinò il capo per dire che aveva obbidito insino all'ultimo. Di poi chinò il capo e spirò. [143]E noi ci uniamo in ispirito a Gesù, e con Gesù al fianco ci sforziamo a dire al Padre: "Voi solo siete santo, voi solo sapiente. Il Signore del cielo e della terra siete voi. Gli uomini convien che vi obbediscano. Potessimo noi fare la volontà vostra, o Signore, come gli angeli la fanno in cielo". La gloria dei beati è compiere il divin volere. La felicità dei cristiani viatori è compiere la santa volontà di Dio. Il cristiano che pensa con quello che sa piacere a Dio, che ama con quello che sa piacere a Dio Signore, questi è cristiano santo. Mercé questa unione di mente e di cuore, si imparenta colla Trinità augustissima del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. A favor di cristianobuono si avverano le promesse del divin Salvatore quando diceva: "Mia madre e mio fratello è chi fa la volontà del Padre mio"126. Siate benedetto, o Signor nostro.

  6. Ed or, deh!, un pane anche al nostro corpo. Il meschinello lavora per compire il volere divino. Come al giumento la paglia, un peso e una sferzata, così al nostro corpo [144]un cibo, un lavoro, una disciplina. Ha lavorato Gesù Cristo. Buon Gesù, quanti sudori nell'esercizio di Nazaret! E quanti stenti nell'ufficio di una predicazione. E quando non ne poteva più dalla fame, stendeva la destra a chiederlo in elemosina. Fratelli miei, quanto lavoro e quanta povertà! Ma siamo nati per guadagnare il paradiso, la ricompensa alle opere buone non la aspettiamo di quaggiù. Noi ci accostiamo intorno ai doni di Dio e lo preghiamo. Dopo esserci saturati, gli diciamo come le turbe nel deserto: "Siate benedetto, o Signore". E intanto al poverello porgiamo il superfluo di cuore. Spesso lo invitiamo a sedere con noi e quando lo possiamo volentieri ci occupiamo

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per provvederlo di vestito. Quest'è il dover nostro. Dobbiamo lavorare, perché è scritto che un boccon di pane bisogna che lo guadagnamo con il sudor di fronte127. È scritto che chi lavora, prega. Buon Padre! Noi lavoriamo e voi ci provvederete un pane per vivere, non ci lascierete mancare una vestimenta per ricoprirci.

  7 [145]Siamo qui vostri figliuoli: ma siamo meschini di meriti, siamo dippiù peccatori per colpa. Ci perdonerete, o Padre? Volentieri e per amor vostro perdoniamo ai fratelli che ci hanno fatto torto nella roba. Che importa a noi di un pugno di terra? Volentieri e per amor vostro perdoniamo anche il dolore di una percossa. Tante percosse il corpo ha inflitto all'anima, e tante alla umanità sacrosanta del divin Salvatore. Padre, ci perdonate? Abbiamo veduto Gesù che non si vendicò di Erode, non di Pilato o di Caifasso. Dalla bocca di Gesù in croce abbiamo inteso queste parole: "Padre, perdonate a questi che mi crocifiggono, perché i meschini non sanno quello che si facciano"128. E voi, o Padre, accettate il gran sacrificio. Abbiamo trovato che san Carlo perdonò a chi gli ebbe tramato alla vita, e n'ebbe bene. N'ebbero bene tutti <quelli> che perdonarono. A Giovanni, che perdonò all'uccisor di suo fratello proprio, Gesù apparve in atto di staccar la destra dalla croce per abbracciarlo. [146]Padre! O Padre, come siete buono! Fateci intendere una parola che dica: "Io ti perdono! Io ti perdono!".

  8. Insieme difendeteci nel combattimento con Satanasso, con il mondo dei cattivi, con le pretese della carne. Noi ci castigheremo nel corpo perché il tiranno non ci uccida l'anima. Con gli uomini del mondo viaggeremo cauti. Contro alle insidie del demonio o contro a' suoi attacchi manifesti129 opporremo la croce e il santo nome di Gesù. Gesù Cristo l'ha vinto Satanasso nel deserto, l'ha sconfitto sul legno di croce ed or l'inimico può abbaiare, mordere non mai perché la destra

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dello Altissimo lo mantiene legato. Noi non saremo sì pazzi da avvicinarsegli disperatamente.

  9. E così, o Signore, liberateci dal peccato. Questo è male pessimo. Il peccato è l'unico male quaggiù. Padre! O Padre! Fateci ammalare, vivere in povertà, fateci stare nella confusione presso agli uomini, ma liberateci dal peccato. Così sia, o Signore, così sia. Alleluia al Padre, che ci provvede e che ci perdona. [147]Amen, Amen in sempiterno. Padre, o Padre! Avete ascoltato i nostri gemiti? Vi abbiamo pregato con Gesù vostro Unigenito. Amen, Amen. Sì sì, voi esaudite, voi esaudite.

 

Riflessi

  1. O Padre!

  2. Padre nostro che siete ne' cieli.

  3. Sia il vostro nome santificato.

  4. Venga il regno vostro.

  5. Sia fatta la volontà vostra, come in cielo così in terra.

  6.  Dateci oggi il nostro pane quotidiano.

  7.   Perdonate a noi i nostri debiti siccome noi li perdoniamo ai nostri debitori.

  8. Non ci inducete nella tentazione.

  9. Ma liberateci dal male. Così sia.





p. 335
121   Il Pater è in Mt 6, 9-13. Nel capitolo non verranno più indicate le citazioni di questo brano evangelico.



122   Cfr. Gv 16, 23s.



p. 336
123   Nell'ed. 1928, p. 162: «gloria al Padre; come già allo spuntar di ogni giorno, gli daremo lode».



p. 337
124   Gv 6, 38.



p. 338
125   Mt 26, 39.



126   Cfr. Mt 12, 50.



p. 339
127   Cfr. Gen 3, 19.



128   Cfr. Lc 23, 34.



129   Originale: a' suoi manifesti; cfr. ed. 1928, p. 168.



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