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II
Alle Figlie di santa Maria della Provvidenza.
Vi accompagno la benedizione del Santo Padre, che in udienza privata del Mercoledì Santo6 mi lasciò comunicarvi. La benedizione del Santo Padre è per tutte in generale e la è in particolare per quelle che hanno speciale bisogno di robustezza di spirito come pure di corpo. Desidera il Santo Padre che voi cresciate in numero ed in virtù parimente, se volete che il Signore vi chiami a fare un po' di bene anche in regioni più lontane. A tale scopo voi dovete staccarvi da voi, ossia dalle inclinazioni che in qualsiasi modo possono in voi ritardare il progresso nelle virtù di povertà, di purezza, di obbedienza, come vi siete consacrate al divino servizio nei voti religiosi. Superate quanto è in voi di tentazioni di malinconia o di tristezza in obbedire e fare il bene.
Guardatevi dai discorsi inutili e tanto più dalle insinuazioni che portano poi alle piccole mormorazioni, alle critiche e non forse ai giudizi temerari e tutto questo al raffreddamento della carità religiosa. Se taluna di voi non attendesse di continuo alla perfezione, la casa che vi accoglie si potrebbe cambiare da un luogo di paradiso sacro in luogo di purgatorio sofferente. Faranno sempre bene quelle Figlie della Provvidenza- 864 - che non cercano mutamenti di luogo o di ufficio senza grave motivo, ma che in allegrezza di spirito servono al Signore in qualunque ministero anche più umile. Siete fragili e avete l'alto obbligo di compatirvi e di pregare le une per le altre. Fa dispiacere quando due o più figlie, congiunte per un ufficio, non si accordano. Pregate il Signore a darvi forza per vincere le tentazioni di antipatia come quelle di simpatia. Pensate che ognuna di voi può parimente cadere in maggiori difetti ed essere di pena alle sorelle nella comunità. Fra le opere di misericordia si ascrive pur questa, di tollerare e di compatire le persone moleste. Per questo dispone il Signore che in ogni comunità vi sia una persona molesta.
Siamo per entrare nel mese di Maria, tanto caro alle anime buone. S. Maria, che da noi si venera sotto il titolo della Provvidenza, la santa Madonna nostra, che tutti conosce i nostri bisogni, che trova modo facile a sovvenirci, che pure ha cuore grande per venirne in aiuto, la buona celeste Madre pensate che dal cielo ne guarda piena di santi desideri.
Avanti conchiudere, mi piace riferirvi l'alta soddisfazione del Santo Padre in risapere che procede alacremente il processo diocesano in favore della serva di Dio, quasi consorella vostra, Caterina Guanella7. Abbiate speciale venerazione, invocatela e continuate le vostre relazioni se e come può essere del caso. Per mezzo della stessa serva di Dio, continuate a raccomandare al Signore l'opera di costruzione della chiesa di S. Giuseppe8 in Roma. La vostra Superiora generale, che il Signore ne conservi a molti anni ancora, vi augura e vi raccomanda pure quanto qui vi è detto.
Vi sono nei cuori benedetti di Gesù, di Maria e di Giuseppe.
Vostro