Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1894

21. Alla veneranda memoria dei sacerdoti monsignor Giuseppe Della Cagnoletta e don Edoardo Tarra.acapo.Anno II, n. 7, giugno 1894, pp. 158-159

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Alla veneranda memoria dei sacerdoti mons‹ignor› Giuseppe Della Cagnoletta e don Edoardo Tarra
Anno II, n. 7, giugno 1894, pp. 158-159. Presentato al processo.
Il sacerd‹ote› Giuseppe Della Cagnoletta fu dapprima coadiutore a Teglio e poi prevosto a Campodolcino. Passò professore e vicerettore nel seminario liceale. Nel 1875 fu assunto all’arcipretura di Chiavenna dove si meritò le insegne prelatizie. Nel 1883 con universale applauso fu chiamato a succedere a mons‹ignor› Miotti nell’arcipretura di Sondrio, finché nel decorso ottobre sua eccellenza l’amatissimo nostro vescovo, nel pietoso intento di curarne la salute logora per grandi fatiche, lo assegnò al rettorato del seminario teologico. Ma fu invano, perché il male cardiaco che da pezza affliggeva il monsignor nostro non accennava a diminuire. Verso sera della domenica quarta dopo Pasqua, 22 aprile, confortato già più volte dai santi Sacramenti, aiutato dalle preghiere del vescovo cardinale, dalla benedizione del Santo Padre, spirava nel bacio del Signore.
Poche settimane di poi, a mezzodì cioè del 12 maggio, spirava pure nel Signore il carissimo confratello ed amico il sac‹erdote› Edoardo Tarra, prevosto di Cremia. Era compagno di classe ed amico intimo a mons‹ignor› Giuseppe Della Cagnoletta. Nato in Cremia nel 1836, percorse con merito di lode suoi studi; si distinse nelle scienze fisiche e botaniche, che coltivò [159] poi con amore finché visse. Questi studi, nei quali fu anche inspirato dalla professione medica del proprio padre, aiutarono d‹on› Edoardo per rendersi in varii ed efficaci modi utile al prossimo in genere, ai parocchiani in ispecie. Nel 1890 con i tipi di questa Piccola Casa diede in luce il suo Ricettario igienico 41, che per le molte domande che se ne fanno verrà in breve ristampato. Il sacerdote Tarra fu canonico a Chiavenna e - 105 -poi priore al santuario di Gallivaggio; passò prevosto a Cavallasca e infine prevosto a Cremia.
In questi ultimi anni un insieme di mali cardiaci affliggevano parimenti il caro don Edoardo e cagionavano dolorose sospensioni d’animo nella persona dei parocchiani, dei parenti, degli amici numerosi. Negli ultimi del decorso marzo, venuto il prevosto Tarra al letto di mons‹ignor› Della Cagnoletta, si abbracciò a lui con tenerissimo affetto e in accommiatarsi disse: « Ci rivedremo presto in cielo ».
I funerali di mons‹ignor› Della Cagnoletta commossero tutta la vasta diocesi. Personaggi illustri ne salutarono la salma venerata con infuocate parole. Salutolla con carissimi accenti sua eccellenza il vescovo cardinale. I funerali del prevosto Tarra furono pure commoventi da parte dei parocchiani che accompagnarono con sincero e comune pianto. Trassero pure in numero dai paesi vicini e fin da Gallivaggio, da Chiavenna, da Como per deporre una lagrima di compianto sulla tomba dell’amico e del benefattore.
Monsign‹or› Giuseppe Della Cagnoletta si era guadagnata la pubblica stima ed ammirazione per le sue eccellenti doti di mente e di cuore. Le virtù sacerdotali di pietà, di sapienza, di zelo e di operosità furono altamente commendate dai giornali diocesani e regionali.
Il sac‹erdote› Moioli d‹on› Leopoldo, prevosto di Musso, commendò le virtù del compianto Tarra rappresentandocelo innanzi quasi redivivo e parlante. La presenza del prevosto Tarra ravvivava in noi l’ammirazione del venerando parente, il p‹adre› barnabita Michelangelo Manzi, e conservava viva la memoria illustre dei compianti prof‹essore› Marchetti e della celebreCandida› Medina Coeli Perpenti, sepolta in Pianello Lario. I popoli industri di Cremia e di Pianello trovino chi scolpisca nel loro animo profondi i sensi di gratitudine e vive le tracce di imitazione degli illustri che colla fede, col sapere, colla beneficenza lasciarono di sé preziosa eredità.
Si sa del Tarra che, generoso con tutti in vita, fu prodigo in morte in pro dei poverelli nella parocchia e patria sua ed in favore del culto sacro. Il sac‹erdote› Edoardo Tarra, di cuore sincero, di mente spigliata, retto nelle sue intenzioni, desideroso - 106 -di piacere a tutti per fare a ciascuno un po’ di bene, egli dimostrò con il fatto il suo programma di condotta così: « Il sacerdote oggidì, per sinistre influenze dei tempi, mentre è fuggito dagli uni, dagli altri non è stimato pari al dovere: per questo malo spirito invadente, il sacerdote prenderà argomento d’umiliarsene e pazientare; insieme s’adopererà con tutte le forze per fare ogni sorta di bene temporale o spirituale con disinteresse pieno, finché il mondo tolga a riamare il suo benefattore ed a riconoscere nel sacerdote il ministro di Dio ».
Monsignor Giuseppe Della Cagnoletta e d‹on› Edoardo Tarra furono amici sinceri e benefattori della Piccola Casa in Como, all’ospizio nostro in Pianello Lario. Mons‹ignor› Della Cagnoletta poi non ‹fu› solo amico e benefattore, ma padre e pastore stando nella cura di Campodolcino. Or le preghiere che la Piccola Casa indirizza a Dio nella persona di cuori innocenti e di cuori tribolati affrettino il riposo all’anima bella di mons‹ignor› Giuseppe Della Cagnoletta, all’anima pia del prevosto d‹on› Edoardo Tarra, e quelle due anime amiche, congiunte in paradiso, guardino sempre pietose a noi ed a queste minime opere, nelle quali la Providenza del Signore speriamo che ne guidi costantemente a buon porto di salute.




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Riferimento a Edoardo Tarra, Ricettario di igiene ed economia domestica. Strenna per il 1890 della Piccola Casa divina Provvidenza in Como, Como 1889, 165 p.


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