Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1895

45. Per il centenario XV dal glorioso transito di sant'Ambrogio.acapo.Anno III, n. XII, novembre 1895, p. 309

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Per il centenario XV dal glorioso transito di sant’Ambrogio
Anno III, n. XII, novembre 1895, p. 309. Presentato al processo.
Volano rapidi i giorni. Sua em‹inenza› il cardinale Carlo Andrea Ferrari in conchiudere le solennità del Congresso eucaristico di Milano fece voti di poter raddoppiare siffatte festività nelle prossime ricorrenze del XV centenario di sant’Ambrogio. Un comitato di personaggi distintissimi di Milano già si era radunato prenunziando l’efficace protezione del successore di Ambrogio prossimo ad eleggersi.
La Piccola Casa, venuta in possesso di quella gloriosa eredità del santo dottore, la chiesa ed il monastero di sant’Ambrogio ad Nemus, pensò alla sua volta d’incominciare l’impresa di un monumento che sopra quel luogo benedetto ricordasse le glorie del grande dottore. Prese pertanto consiglio ed incoraggiamenti sì dal comitato onorevole per le feste, sì dalla persona di sua eminenza reverendissima, e pose mano alle funzioni e benedizione della pietra fondamentale per lo ampliamento della chiesa di sant’Ambrogio ad Nemus. Richiedevano questo ampliamento l’agglomerarsi sempre più crescente di quell’immensa popolazione nel sobborgo di Porta Tenaglia.
La benedizione della pietra fondamentale avveniva il 25 agosto decorso. Grazie all’intercessione di sant’Ambrogio, ora si è già eseguita la copertura di quello ampliamento mercé di un solido tetto. Non andrà guari e l’interno spazio di recente coperto verrà consacrato pel culto pubblico. Allora si farà festa ancor più solenne e si procurerà perché questa casa del Signore divenga più frequentemente vera casa di orazione e di salute 60.
Divoti di sant’Ambrogio! La Piccola nostra Casa, povera com’essa è, si è pure sforzata di dare un principio a quel monumento di fede e di carità che mercé il comune concorso di - 197 -buoni verrà innalzato alle glorie del santo protettore. La Piccola Casa ha messo innanzi un piccolo principio. Ora tocca a voi, o buoni ambrosiani, a voi, fervidi divoti dello splendido luminare milanese, a voi tutti si augura che vi assumiate a cuore l’opera descritta siccome opera vostra.
Che se all’ingrandimento della chiesa vorrete che si aggiunga anche l’ingrandimento dell’ospizio annesso, subito troverete non solo approvazione ma applauso nei membri della Piccola Casa. La ragione è che le domande di ricovero sono quasi d’ogni giorno ed i locali dall’antico convento sono ormai gremiti di derelitti di varie classi. Qual gloria a sant’Ambrogio il risuscitargli un tempio! Quale conforto alla società ridonargli uno di quegli antichi ricoveri che sono sempre stati decoro della religione, la sicurezza dei popoli!
Nel decorso numero abbiamo esposto il programma dell’Amicizia 61, con il quale un gruppo di cooperatori energici si propongono di far bene a sé cooperando agli interessi morali ed economici dalle opere della Piccola Casa. Questi sono ben intenzionati di impiantare per la prossima vernata una fiera di beneficenza, la quale raccogliendo su larga scala molti oggetti che nelle famiglie sono superati, aiutino al buon cominciamento delle opere che anche nel locale di Sant’Ambrogio ad Nemus si spera sorgeranno per onorare il XV centenario del dottore› sant’Ambrogio.




p. 196
60
Cfr. Is 56, 7.


p. 197
61
Pubblicato ne I cooperatori della Piccola Casa, pp. 182-183.


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